CATALLENA

di Ellen


Parte 1

-Era carina la tipa di ieri sera … come si chiamava? – gli chiese curioso mentre finiva di riguardare i fogli del processo …
Non sentendo risposta, Jet alzò lo sguardo verso di lui … -Hey … mi hai sentito? –
-Come scusa? – sobbalzò sulla sedia …
Quando era concentrato su un caso, ne veniva assorbito al punto da estraniarsi da tutto e da tutti …
-Ho detto … - disse stancamente … -Carina la tipa di ieri sera! … come si chiamava?-
Joe lo guardò leggermente stordito ed interdetto, non comprendendo il perché di quella domanda …
-Boh … non saprei … - concluse con indifferenza, prendendo la sua tazza di caffè …
-Fammi indovinare … non glielo hai neanche chiesto! – appoggiò la schiena contro lo schienale della poltrona, rilassandosi e aspettando una sua risposta …
-Perché lo avrei dovuto fare?- sorseggiò con calma il suo caffè ... –Tanto … per i miei fini, non era importante … -
L’amico scosse contrariato la testa … -Quando la smetterai di fare così? –
-Così come? –
-Di passare da una gonna ad un’altra … come se niente fosse! Come se non te ne fregasse nulla!–
-Ma infatti, non me ne frega nulla! … è solo divertente! – fece spallucce con disinteresse, contrariando ancor di più l’amico …
-Quando parli in questo modo … non ti riconosco proprio! … una volta non eri così… - obiettò, guardandolo cupo …
-Già … una volta, ero solo un patetico coglione … ma ora non lo sono più!–
-A dire il vero, a me sembri più coglione adesso! -
-A me no, invece! Anzi, sono molto più soddisfatto!E la mia vita va a gonfie vele!- esordì convinto delle proprie parole, prima di guardare l’ora … -Uhm … che ne dici? … andiamo a berci qualcosa insieme, dopo? –
-Sì, perché no? – sospirò … - … tanto ormai è la prassi! –
-No … la prassi è andare a bere … rimorchiare due ragazze … divertirci … e poi scaricarle!-
Jet alzò un sopracciglio e lo guardò attonito …
Eppure fino a qualche tempo fa, non era quel playboy senza scrupoli che era diventato …
-Certo … avevo dimenticato … ok … finiamo di stendere l’arringa finale per il caso Kosman e poi, andiamo … a divertirci … come dici tu … -

 

Quando entrarono al Blue Jasmine, erano le sette passate … e il locale era estremamente affollato …
-C’è più casino del solito … -
-Strano … è metà settimana! -
Si fecero largo tra la gente e si diressero verso il bancone …
-Heyla! Chi si vede! I miei due clienti preferiti!–la bella e solare barista, mora e ricciola, fece loro l’occhiolino, sorridendo allegramente ..
-Ciao Carly … - Jet le rispose affabilmente mentre l’altro mormorò appena qualche parola incomprensibile, appoggiandosi svogliatamente al banco …
-Allora ragazzi? Che vi preparo, stasera? –
-Uhm … qualcosa di molto forte … - esclamò Link con tono stanco …
-Giornata difficile? –
-Di merda!-
-Ah! … sempre coinciso tu! – Carly rise … finì di servire due aperitivi ordinati da altri clienti e poi, iniziò a trafficare con alcune bottiglie …
-Devo preparare qualcosa di forte anche per te, Joe? –gli chiese distrattamente mentre versava della vodka nello shaker …
-Fai un po’ tu … per me è uguale … - disse senza prestarle troppa attenzione e allontanandosi subito dopo, senza dire neanche una parola all’amico …
-Per lui, è sempre tutto uguale … da allora … - sospirò con un certo dispiacere, biasimandolo …
-Già … -
-Ma tu non glielo hai mai fatto presente, che non sarà né il primo né l’ultimo uomo ad essere tradito dalla propria donna? Che sono cose che accadono a tutti? … e che se è successo, magari non è un male?Intendo per lui … – versò il cocktail in un bicchiere e glielo porse  … -Sai, non sempre tutto il male vien per nuocere … probabilmente, non erano fatti per stare insieme! … e se avessero continuato così, un giorno sarebbero stati infelici entrambi!-          
-Ti assicuro che ho provato a parlarci molte volte … e a farlo riflettere anche su ciò che hai appena detto, ma … non è servito a nulla .. -
-No, infatti! E’ palese! – disse dando un occhio di sfuggita a Joe che si stava intrattenendo con una bella ragazza avvenente e molto disponibile …
Il ragazzo annuì sovrappensiero, mandando giù un sorso abbondante del suo drink …
Ci fu un attimo di silenzio tra loro, ma … un po’ come quello che precede la tempesta …
-Jet? –
-Uhm … dimmi … -
Carly abbassò mestamente gli occhi e con voce tremante, sussurrò debolmente … -Devo dirti una cosa … -
Il ragazzo la guardò preoccupato …
-Ecco … questa … è l’ultima sera … che faccio servizio qui … - posò le mani sul bancone … e alzò lo sguardo verso di lui, mordendosi le labbra … -Mi hanno offerto un posto fisso da barman in uno dei locali più lussuosi e chic di Manhattan … -
Jet rimase muto e impassibile , lasciandola continuare …
-E’ un’occasione irripetibile … per una come me … avrò la completa gestione del bancone … e anche parola sull’organizzazione delle serate … - cominciò a dire con tono concitato, velato da una certa nota di giustificazione ...
Link mandò giù l’ultimo sorso … -Bene. Sono contento per te . –
-Jet … -
-Se è questo, ciò che desideri … è bene che tu lo faccia .- posò il bicchiere ormai vuoto con freddezza e distacco e senza dire altro, si allontanò …

 

Un paio di ore dopo, i due ragazzi erano in auto e stavano tornando a casa …
-Che hai? … perché quella faccia? –
-Niente . Tutto a posto … -
-Sicuro? … non sei passato neanche a salutare Carly … -
-L’avevo già salutata … - rispose vago, sospirando e guardando con aria assente fuori dal finestrino dell’auto …
-Uhm … quindi che è successo? –
-Non ho voglia di parlarne . –
-Ok … come vuoi … -
Fermò la sua Aston Martin DB9, grigio metallizzata, proprio di fronte a casa dell’amico …
-Siamo arrivati … -
-Grazie. – fece per scendere quando l’altro inaspettatamente disse con tono fievole …
-Se ne va … vero? –
Jet non si voltò neanche a guardarlo … - Se lo sai già … perché me lo chiedi? –
-Mi spiace … -
-Avresti dovuto dirmelo … -
-Carly … me lo ha detto solo l’altra sera … e mi ha chiesto di non farlo … voleva dirtelo lei, ma … l’altra sera non c’è riuscita … -
-Capisco … sei contento? –
Joe si voltò interdetto e stupito verso di lui … che continuava a dargli le spalle, senza guardarlo …
-Perché dovrei essere contento? –
-Perché … almeno, così, sarai ancora più convinto della tua tesi e … mi potrai dire che avevi ragione tu … -
Il ragazzo abbassò lo sguardo … -Il fatto che io … non abbia più alcuna fiducia nelle donne, non è una cosa che debba riguardare necessariamente anche te … -
-Ma è così, invece … - gli sfuggì una risata amara … -Grazie per il passaggio … notte … ci si vede domani, in ufficio … - dicendo così, richiuse la portiera dell’auto e si avviò, impassibile, verso casa sua …

 

-E il caso Kosman è chiuso! –
-Sì. –
-Abbiamo fatto un ottimo lavoro! Spencer sarà entusiasta! –
-Non c’è dubbio.- rispose secco e con indifferenza …
Joe lo guardò cupo … - Dovresti essere felice per questa vittoria tanto agognata … e non l’opposto, sai?–
-Sì, lo so … ma non ora … - concluse allentandosi la cravatta e scendendo le scale del Palazzo di Giustizia senza neanche aspettarlo …

 

Passarono alcuni giorni da allora e Jet, lentamente, riprese ad essere il solito di sempre …
-Allora? … a che punto sei con il caso Kaiman? –
-Finito! Domani ho l’ultima udienza! … così, possiamo archiviare anche questa pratica noiosa! E chiudere in bellezza la settimana! –
-Ottimo! … possiamo anche andare a festeggiare stasera! –
-Perché no! … una bella bevuta, in compagnia di un caro amico, è proprio ciò che ci vuole!-
-Quindi … dove andiamo? –
-Dove vuoi tu! … sono aperto a qualsiasi possibilità! … anche un pub di terza classe!-
-Addirittura! … e come mai così ben disposto? – gli chiese divertito …
-Dobbiamo festeggiare la nostra scalata al successo! Siamo ad un passo dal diventare membri soci dello studio!–
-Già … Spencer sembrerebbe molto ben predisposto a candidarci … -
-E fa bene ad esserlo! Siamo i suoi migliori avvocati! Nessuno degli altri colleghi ha la nostra velocità e professionalità! … siamo dei veri e propri squali! Divoriamo tutto come niente! Portando allo studio solo un gran successo … e tanti clienti ricchi e prestigiosi! –
-Da come ne parli … sembra che sia la tua unica e massima aspirazione! Il raggiungimento della vetta!–
-Beh … lo è! – concluse richiudendo alcune cartelline e infilandole nella sua borsa …
-Una volta però … non era così … - gli fece notare con tono basso e serio …
Joe si irrigidì bruscamente … -Una volta … ora non più. – rispose imperscrutabile e distaccato … - Quindi? Dove vuoi andare? –
-Per me … anche al Blue Jasmine … -
Il ragazzo alzò gli occhi verso di lui con aria sorpresa … -Ne sei proprio sicuro? –
-Sì … -
-Sai … che lei non c’è più, vero? –
-Certo. –
-Ok, allora … come vuoi tu … -

 

-Serata movimentata … -
-E’ venerdì sera … sono tutti fuori … -
-Già … me ne sono accorto … - disse svogliatamente mentre i suoi occhi si posavano su una bella ragazza castana … con i capelli lunghi e fluenti … e un tubino corto con la schiena scoperta, color champagne , seduta su una delle poltroncine del locale a parlare e a bere con le sue amiche … -Scusami Jet, ma … precedimi tu al bar … io … arrivo fra poco … - disse puntando dritto e sicuro verso la ragazza …
L’amico si accorse benissimo delle sue intenzioni e scosse la testa contrariato, allontanandosi da quella scena vista ormai migliaia di volte …
-Che idiota … - mormorò a bassa voce, accomodandosi al bar …
-Non abbiamo nessun drink che si chiami così! Anche se, se esistesse … potrebbe essere uno dei cocktail più in voga!–
Trasalì e si voltò verso il punto da cui proveniva quella voce sconosciuta e allegra …
-Salve! - una ragazza dai grandi occhi azzurri, capelli biondi e un viso solare e dolce, gli sorrise amichevolmente …
-Salve … - rispose stranito, guardandola con diffidenza  …
-Che posso offrirti? –
-Tu … sei la nuova barista? – non sapeva bene per quale strano meccanismo della sua mente glielo stesse chiedendo, visto l’ovvietà della risposta, ma … la sua bocca si era aperta prima che potesse impedirselo …
-Sì! Fran per gli amici! – disse versando alcuni cocktail in due flute dalla forma sinuosa e strana e ornandoli con dei fiori e della frutta …
-Fran? … -
-Sì … Françoise! – porse i drink alla coppia che glieli aveva ordinati e poi, si voltò nuovamente verso di lui … -Quindi? … che ti posso offrire? –
Jet rimase un attimo perplesso … -Non saprei … fai tu … -
-Ok … dimmi solo se … alcolico o no … e se secco o dolce … -
-Alcolico … molto alcolico … per il resto … una via di mezzo … -
-Va bene! Uhm … - si fermò … - Dimmi un colore … -
-Un colore?! – chiese stupito …
-Sì, dai … dimmi un colore! –
-Non so … verde? –
-Ok! Perfetto! Mi metto subito all’opera! –
La ragazza cominciò a prendere alcune bottiglie e a versare il loro contenuto in varie quantità nello shaker …
Inconsciamente, iniziò a fissarla curioso …
Non era molto alta … ma aveva un fisico ben proporzionato ... morbido e femminile … con gambe sinuose e toniche che spiccavano dagli shorts attillati di paillettes nere, sui vertiginosi tacchi a spillo dello stesso colore, impreziositi da un cinturino in Swarovski … fianchi armoniosi e seno prosperoso … almeno era quello che poteva intuire dalla camicetta smanicata bianca e avvitata, rifinita con dei volant proprio sul petto …
A concludere la mise, due bracciali alti, di piccole pietre nere brillanti che volevano dare l’idea di due polsini e i capelli raccolti all’in su, in un chignon morbido e leggermente scompigliato …
Non aveva neanche un trucco eccessivo … solo gli occhi marcati con della matita e del mascara … e un leggero velo rosso, accentuato con del gloss, sulle labbra …
-Et voila! … il tuo drink è pronto! – gli porse un bicchiere dalla forma alta e strana … quasi sinusoidale, in cui vi era del liquido verde e trasparente … adornato con una fetta di lime e alcune foglie di menta …
-E’ commestibile? – gli chiese scettico e un po’ sbalordito …
-Sì!- sorrise …
Il ragazzo guardò turbato il bicchiere …
-Su … assaggialo! Se non ti piace … prometto che te ne faccio un altro! Normale, però! –
Jet la guardò interdetto e poi, con coraggio, ne assaggiò un sorso … e poi un altro … -Non male … anzi, decisamente … buono! – esordì perplesso lui stesso …
-Sono contenta! – dicendo così, la ragazza prese in consegna altre ordinazioni di drink e si mise a prepararli, sotto gli occhi sempre più sorpresi del ragazzo …
Aveva una strana gestualità … ritmata e sensuale allo stesso tempo … che sembrava seguire il suono della musica di sottofondo …
E’ molto diversa da Carly …
Involontariamente, al pensiero dell’altra ragazza si rattristì …
-Hey? … come mai quell’aria triste? – la ragazza lo fece nuovamente sobbalzare …
-Niente … niente è solo che … - abbassò lo sguardo … - Mi fa uno strano effetto … non vedere più Carly … al di là del bancone … -
-Ah … - sospirò … - Sei … un amico di Carly? –
-Lo ero … -
-Capisco … - finì di preparare i cocktail richiesti e tornò da lui … -So che si è trasferita a Manhattan … e lavora al Golden Touch … uno dei locali più chic della grande mela!-
-Già … - mandò giù un altro sorso … e poi, frugò nelle tasche … alla ricerca del portafoglio …
Ma quando fece per pagare, la ragazza rifiutò il denaro … -Offre la casa!-
-Ma … -
-Nessun ma! … il barista può decidere di offrire da bere a chi vuole! E tu … mi stai simpatico! –
-Grazie … anche tu sei molto simpatica, ma … -
Gli sorrise dolcemente e con tono scherzoso, lo prese in giro mentre riceveva delle nuove ordinazioni … -Non devi adularmi! Ormai te l’ho già offerto da bere!-
Jet rise divertito … -Molto spiritosa! –
A Françoise sfuggì una risatina e gli fece l’occhiolino, accingendosi a preparare gli ordini … -Sei qui da solo? … o sei venuto in compagnia? – gli chiese mentre prendeva alcuni bicchieri e li riempiva con del ghiaccio tritato …
-Sono insieme ad un amico … -
-Immaginario? – scherzò …
-Beh … in un certo senso … sì! –
-Noto! … sei qui ormai da più di mezz’ora e ancora non si è visto! – riempì i bicchieri con il contenuto dello shaker, con un movimento dal basso verso l’alto  … - Non so se te l’aveva mai detto nessuno, ma … è bene non venire già ubriachi al bar!–
-Non sono ubriaco! Esiste veramente! … è solo che … - si interruppe … come avrebbe dovuto continuare la frase …
E’ a sedurre la povera sfortunata di turno?
Oppure … è a prendere in giro la povera sfortunata di turno?
O ancora … è a scopare la prima fortunata di turno, sulle scale antincendio?
-Beh … ecco … si è intrattenuto a bere con una ragazza … vista .. prima … mentre entravamo …  - mormorò con voce imbarazzata, riducendola appena ad un sospiro …
-Ah! Ho capito! … più che l’amico immaginario … hai l’amico playboy! –servì i cocktail richiesti e si mise a pulire i suoi utensili …
-Sì, definiamolo così … - concluse rassegnato e demoralizzato …

 

The small, dancing Catellena
(red sun) Without knowing,
I’m falling for you
Chic and proud,
Catellena (red sun)
Jutti meri oye hoi hoi,
I’m bewitched
The hands that brush by
are warm Is she actually nice
once you get to know her?
My temperamental Catallena
Everyone is falling for her
Chic and proud,
Catellena (red sun)
Jutti meri oye hoi hoi,
I’m bewitched
Softly, softly,
melting, melting
Shivering,
shivering, trembling
I want to
follow her1

Passò il resto della serata, da solo, a bere al bancone e a scambiare qualche parola con la nuova barista … che effettivamente, a parte la sua stranezza o originalità, come si volesse chiamare! … era molto di compagnia e sapeva come intrattenere la gente!
Era quasi chiusura … ormai era rimasta poca gente e il locale stava per chiudere, quando … finalmente … ricomparse Joe!
-Oh! Guarda chi si vede! Il mondo è piccolo! Non avrei mai detto che ci saremmo ritrovati proprio qui … tutti e due! – esordì sarcastico nel vederlo …
-Scusa … non mi sono accorto del tempo … -                                                           
-Per più di tre ore?! Che c’è? Non te la voleva dare? … strano! … in genere, appena sfoggi il tuo sguardo sexy, aprono subito le cosce!- continuò stizzito …
-Scusa … hai ragione … sono stato veramente … -
-Uno stronzo! –
-Sì … -
Gli si mise a sedere accanto, con espressione stanca e avvilita …
-Come si chiamava? –
-Chi? –
-La tipa che ti sei scopato … chissà dove, per il locale?! –
-Non saprei … -concluse distogliendo lo sguardo …
-Quando la smetterai di fare l’idiota? –
Joe sospirò nervosamente … -A me va bene così … e questo è tutto. Ok?-
Proprio in quel momento, una voce lo fece trasalire …
-Ah, ecco … sarebbe lui … il tuo famoso amico! –
Il ragazzo alzò di scatto gli occhi e si trovò davanti Françoise che lo scrutava con aria allegra e curiosa …
Involontariamente, turbato e sorpreso, rimase intontito a fissarla, perdendosi in quello sguardo così limpido e pulito …
-Già … proprio lui! Come l’avevi chiamato? … l’amico immaginario?! – esordì ironico Jet riscuotendolo dal suo torpore …
-Beh … mi vorresti dare torto?! … fra poco è ora di chiusura e non si era ancora fatto vedere! – concluse ridendo e rimettendo alcune bottiglie a posto …
-E tu … chi saresti? – chiese sospettoso, fissandola con un certo nervosismo …
-La nuova barista! Ta da! – e fece un inchino molto plateale … -Qui, al suo servizio per servirla, signore!-
Alzò un sopracciglio con disappunto e poi, si voltò verso l’amico … -E’ la sostituta di Carly? –
Jet annuì divertito …
-Uhm … anche lui conosce Carly? – chiese sorpresa …
-Sì … siamo entrambi assidui frequentatori, non che ottimi clienti, del Blue Jasmine!–
-Uhm … da quando presto servizio qui, non vi avevo mai visto … - si avvicinò al bancone , dove erano seduti i due … guardandoli con attenzione e circospezione, prima l’uno e poi l’altro … infine si rivolse nuovamente al ragazzo con cui aveva stretto amicizia … -Certo che … Carly aveva decisamente delle strane amicizie! –
-Probabile! – rise divertito …
-Bene … - sospirò guardandosi attorno … aveva quasi finito di pulire il banco … il locale era praticamente vuoto e i pochi clienti rimasti, stavano andando via … -Che ne dite di un ultimo giro? – esordì all’improvviso riscuotendoli …
-Un ultimo giro? … perché no? … ci sto! – Jet accettò subito …
-Ottimo! – gli sorrise e poi si rivolse all’altro … - E tu? –
Joe la guardò stranamente assente … e poi, annuì …
-Bene … allora … mi metto all’opera per chiudere in bellezza il servizio!-
Attimi dopo, porse i drink ai due ragazzi …
Ovviamente, l’ultimo arrivato, non ancora abituato ai cocktail della ragazza, guardò il bicchiere sconvolto …
-Che … cosa sarebbe? – chiese esitante …
L’amico scoppiò a ridere … -Tranquillo! E’ commestibile! Manda giù! Dopo il primo sorso, te lo assicuro, ne vorrai un altro! –
Lo guardò scettico e stizzito … -Ne dubito … - disse aggrottando la fronte … 
-Ma il tuo amico è sempre così mal disposto e sfiduciato nel prossimo? – intervenne la ragazza …
-No...anche peggio! È un avvocato, come me! Lo siamo per deformazione professionale!-
-Ahhhhhhhh! … Ora ho capito tutto!! Dio li fa … e poi li accoppia!!! … - piegò le labbra in un sorrisino sornione … - Comunque, ora sono a posto! … se per caso avveleno o intossico qualcuno, so a chi rivolgermi!-
Continuando a guardare turbato il drink, senza coraggio di berlo, Joe intervenne aspramente, senza essere interpellato e senza un ben preciso motivo ... –Improbabile ... ti costerebbe troppo assumerci! Anzi, credo che siamo proprio fuori budget per te.-concluse alzando il bicchiere e scrutandolo con disgusto ostentato ...
Jet lo guardò subito di sbieco, ammonendolo severamente con lo sguardo  ...
Da quando era diventato così venale e spregevole?
La ragazza invece, non aspettandosi una tale risposta così gretta, ammutolì ... e scese un imbarazzante e pesante silenzio...
-Stai scherzando Joe, vero?-gli chiese turbato...
L'altro senza scomporsi e riposando il bicchiere senza assaggiare, lo guardò tranquillamente e gli rispose con indifferenza ... -No. E' la verità. -
Jet lo fulminò con lo sguardo ... -Sei impazzito o cosa?-
-No, perché? Non ricordo che facessimo beneficenza! -
Notando che il clima stava diventando teso, la ragazza si intromise nel loro dialogo ...
-Scusate, ma vi devo chiedere di lasciare il locale ... il buttafuori mi sta facendo segno che abbiamo chiuso ...-concluse con molta nonchalance, facendo finta di non esser stata colpita da quella cattiveria gratuita.
I due si lanciarono un occhiataccia reciproca e poi si alzarono.
Joe prese il portafoglio dalla tasca per pagare ... -Metti in conto anche le sue bevute e dimmi quanto ti devo.-
Francoise lo guardò imperturbabile e con tono secco gli disse che offriva la casa..
Il ragazzo alzò un sopracciglio con disappunto...-No, grazie. Dimmi quanto ti devo.-ribadì irritato. ..
-Niente. Visto che non hai neanche voluto assaggiare il drink . E a lui offrivo io. -
L'ultima frase, inconsciamente, lo irritò profondamente ... e lo fece agire in modo alquanto insolito ...
Prese dal portafoglio una banconota da 100$ e gliela mise sul bancone e con indifferenza assoluta si voltò e se ne andò. ..
La ragazza, offesa, alzò la voce in sua direzione ...-Ti ho già detto che non li voglio.-
Jet era sconvolto ... non l'aveva mai visto reagire in quel modo così indisponente e cafone con nessuno...
L’altro, senza neanche voltarsi e continuando a camminare verso l'uscita, le rispose velenoso  … -Considerala come la mancia per aver intrattenuto il mio amico ... -
A quelle parole, la barista non riuscì a trattenere la rabbia e poco le importava se al cliente bisognava dare sempre ragione ...
-Guarda che sono una barista ... non una escort. -
Lui non batté ciglio, rimanendo imperturbabile e indifferente, e lei si infuriò ancora di più...
-Certo, ora ho capito ... a fine prestazione le paghi ... -
Joe si bloccò bruscamente, per alcuni istanti, con la mano sulla porta ... e poi, senza ribattere, aprì e se ne andò ... senza neanche aspettare il suo amico ...
Jet era attonito ... da quanto era rimasto sconcertato, non era riuscito neanche a proferire parola ...
Sì voltò imbarazzato verso di lei, guardandola mortificato ...
-Scusalo ... non so cosa gli sia preso ... non si è mai comportato così, con nessuno, prima d'ora ... - … mormorò dispiaciuto mentre lei gli dava le spalle ...
-Non c’è problema ... sono abituata ai clienti cafoni ... - disse fintamente, con un filo di voce incrinata dal pianto ...
-Mi spiace veramente Françoise ... io ... sono mortificato...-
-Tranquillo ... non è colpa tua ... e soprattutto, non sei tu che devi scusarti ... - deglutì con fatica, cacciando indietro le lacrime ...-Ora però, ti devo chiedere di lasciare il locale ... abbiamo già chiuso ...-
Il ragazzo annuì debolmente e se ne andò mesto...

 

Quando arrivò fuori, Joe era appoggiato, con le mani in tasca e l'aria turpe, alla sua auto...
-Ma che cazzo ti è preso? Ma sei impazzito? -gli ringhiò sul muso...
-Io?-chiese strafottente.
-Sì, tu! Razza di idiota! -
-A me non è preso nulla . Sei tu che dovresti sceglierti meglio quella che ti vuoi scopare!-
-E chi ti dice che me la voglio scopare? -
-La tua faccia ad ebete in astinenza, quando la guardavi?!-
-Tu stai male! Ma che stai dicendo?-
-Ma dai! Fammi il piacere! Ti si leggeva in faccia che te la saresti fatta, seduta stante!-
Jet sgranò gli occhi allibito. ..-Ma che diavolo ti prende? ! Ma ti senti come parli?!Ti sei bevuto il cervello?! Guarda che nella vita c’è altro che scoparsi tutte le puttanelle che ti passano sotto mano!–
-Ah, sì? … tipo Carly? … che dopo che siete stati a letto assieme ti ha mollato per un lavoro migliore? … e attenzione … per un lavoro migliore! Non per un uomo migliore!- sottolineò a spregio …
Sgranò gli occhi, incredulo … -Interessante … ora te le dici anche da solo? … Ammetti pubblicamente, che Mayumi ti ha mollato per uno meglio di te? – gli disse sfottendolo …
-Taci. –
-Perché? … visto che siamo a dire la verità! … siamo proprio una bell’accoppiata di amici! Ha ragione Françoise … Dio li fa e poi li accoppia! Infatti … io mollato per un lavoro migliore … e tu … per uno che scopava meglio di te! Davvero: non male come duo!–
Le parole dell’amico lo colpirono sul vivo, tanto che gli si fiondò addosso con irruenza, prendendolo per il bavero della giacca …
-Ti ho detto di tacere. –
Lo guardò con occhi rabbiosi ...
-Che c’è? … fa male la verità? –
-Non è la verità.- grugnì aumentando ancora di più la stretta …
-E allora … perché ti agiti per una cosa falsa? –
Joe lo lasciò bruscamente, dandogli poi, una spinta per allontanarlo da sé …
-Mi sono stufato delle tue cazzate. Tornatene a casa da solo.- e dicendo così, montò in auto … ma prima che riuscisse a richiudere lo sportello, Jet gli disse un’ultima cosa …
-Cosa c’è che non hai mandato giù? … che abbia considerato me invece di te?Che abbia sorriso a me, per primo?- il tono era strafottente e ironico … e l’altro gli lanciò un’occhiata turpe … -Io non mi abbasso ad andare con una come lei … di classe b … Tienitela pure. E poi … ormai … son tutte tue le bariste del Blue Jasmine. No?- dicendo così, sbatté lo sportello e se ne andò sgommando furioso …

 

Il giorno dopo, a lavoro, la situazione era molto tesa : i due si scambiavano appena alcune parole di cortesia … lasciando trasparire, all’intero studio, tutta la tensione e l’indisposizione che c’era tra loro dopo la lite della sera prima …
-Ho concluso il caso Ivory … se mi dai la pratica successiva, mi metto subito a lavoro.- gli disse con indifferenza e distacco, scrutando alcune carte …
Joe non gli rispose …
Restò un attimo ad aspettare un suo segno, ma … dopo alcuni minuti che non aveva ancora sentito una sua risposta …
-Mi hai sentito? Ti ho chiesto di darmi il caso successivo. – ribadì aspramente …
A quel punto, il ragazzo alzò lentamente lo sguardo verso di lui … -Non abbiamo altri casi perditempo per il momento. C’è solo l’Edison-Butch . – concluse secco …
-Ah, perfetto! Allora, con piacere estremo, ti lascio lavorare alla tua unica ragione di vita, da solo! E me ne torno a casa prima, oggi.– disse sarcastico, sfoggiando un sorriso di beffa e mal celata irritazione …
-Davvero? … vai a casa? … passando prima o dopo, per il Blue Jasmine ? –
L’amico rise ironico … -Ti rode, eh? –
-Stai scherzando vero? … te l’ho già detto … ho gusti più raffinati! Io non mi faccio una così!–
-Secondo me invece … ti rode … e tanto! - disse con tranquillità, accomodandosi a sedere davanti a lui, al di là della sua scrivania …
-No. – rispose con non curanza, continuando a tenere gli occhi sulla pratica che stava riguardando …
-Sì, invece. E odi il fatto che ci sia diventato amico .-
-No. E non me ne può fregare assolutamente niente. – alle sue parole, alzò bruscamente gli occhi verso di lui e lo guardò dritto in volto, con aria fredda …
-Cosa ti ha colpito così tanto in lei da farti reagire in questo modo ? –proseguì con il suo pensiero, senza neanche considerare le sue parole …
-Cosa non capisci delle mie parole? Non me ne può fregare niente, di quella ragazzina insulsa e indisponente!–
-Bugiardo … non ti ho mai visto comportarti così con nessuno … senza contare che quando l’hai vista, sei rimasto imbambolato a fissarla ... come se ti fossi perso in lei… -
Il ragazzo sospirò infastidito … -Mi sono stancato di queste chiacchiere inutili … vattene! E lasciami lavorare. Ho cose più importanti che perdermi in discussioni simili! Ho già perso troppo tempo a parlare di lei! –
-Ah, beh … secondo i tuoi standard … sì! Tu di una donna non ne vuoi sapere neanche il nome! Ti basta solo fartela!-
-E’ molto meno impegnativo! Oltre che divertente! –
-Certo … non avevo dubbi! – sottolineò stizzito per poi continuare acidamente … -A proposito,sai una cosa? … il tuo soprannome … lo squalo … quello con cui sei conosciuto nel nostro ambiente di lavoro … ti si addice sempre di più! Anche nella vita privata … - e così dicendo,sfoggiando un sorriso fasullo e forzato , si alzò e si diresse verso la porta, ma appena mise una mano sulla maniglia, Joe aggiunse astioso … -Divertiti … -
-Grazie … lo farò sicuramente! E ti penserò tantissimo! –

 

Quando la ragazza lo vide mettersi a sedere al bancone, gli sorrise appena, continuando a fare drink in silenzio …
-Ciao … -
-Ciao … - il tono era freddo e distaccato …
-Come va? … che si dice stasera? – le chiese in modo amichevole …
-Molta confusione … - rispose con tono vago … senza dargli troppa confidenza …
Françoise finì di preparare alcuni cocktail che le avevano ordinato e poi, con voce ed espressione seria, si rivolse a lui …
-Che cosa posso offrirti? –
-Non so … tu cosa mi consigli? –
-Non so … dimmi tu … - il tono con cui gli stava rispondendo era completamente differente da quello della sera prima … e lui percepì subito che c’era qualcosa che non andava …
-Nessun gioco con i colori? – provò a dire …
-Meglio di no … - gli disse abbassando lo sguardo … - Quindi? … cosa ti preparo? –
-Hai avuto problemi per causa nostra? – le chiese preoccupato, sentendo sempre più il suo disagio …
-I miei capi, non vogliono che perda tempo e … intrattenga i clienti a chiacchiere … quindi, se vuoi ordinare … dimmi adesso, altrimenti torno più tardi.  - disse freddamente …
-Ho capito … - mormorò mortificato, comprendendo perfettamente cosa fosse successo … -Se vuoi … parlo io con il tuo capo … e gli spiego che non è stata colpa tua, ma di … -
-Meglio di no. -  lo interruppe  bruscamente … - … vorrei continuare a lavorare ancora qui, domani … sai com’è … io non ho le disponibilità economiche di assumere un avvocato e di far causa per licenziamento ingiustificato …  - rispose tagliente e aspra …


Jet rimase un attimo in silenzio … -Scusa … - concluse debolmente, alzandosi e andandosene via completamente amareggiato …

 

Il giorno dopo, senza neanche passare a posare la sua roba nel suo ufficio, si diresse come una furia in quello dell’amico …
Entrò sbattendo la porta e facendolo trasalire …
-E’ questo il modo di entrare nel mio ufficio?! –
Senza grandi complimenti, Jet lo prese per il bavero della giacca, come aveva fatto lui la sera prima, e lo tirò su di peso …
-Tu stasera … vieni con me. –
-Dove? – gli chiese cupo ..
-Al Blue Jasmine. –
-Perché? … una volta come trofeo bastavano gli slip! Ora me la devi far vedere?!–
-Mi fai schifo. Sei un bastardo senza scrupoli! Sai che per colpa tua, è stata ripresa e ammonita pesantemente? … rischia di essere licenziata per il tuo comportamento, razza di un idiota! –
-Succede. – concluse tranquillamente come se la cosa non lo toccasse …
-Ascolta … - lo lasciò … guardandolo fisso negli occhi … - … tu, stasera, vai dal suo capo … e gli spieghi l’accaduto. Hai capito? – il tono era perentorio …
-Non ne ho la minima intenzione. Non mi interessa. Per me può buttarla fuori. C’è di meglio a giro. –
-Vuoi proprio che ti spacchi la faccia?- lo minacciò …
-Non credo che ci riusciresti … - sorrise ironico …
-Dici? – sorrise a sua volta, sferrandogli però un pugno in pieno stomaco … e lasciandolo senza fiato … -Ascolta … mi sono stufato di questo tuo atteggiamento saccente … cambia registro … o ti assicuro che dirai addio alla tua tanto amata promozione a socio dello studio! … sono il tuo braccio destro … e come tale, posso farti anche scendere dal tuo bel piedistallo  dorato, in qualsiasi momento, con una sola parola a Spencer … hai capito Shimamura?- e senza aggiungere altro o aspettare che l’altro gli dicesse qualcosa, se ne andò …
Quando Joe rimase solo, si portò una mano allo stomaco e si accasciò sulla poltrona … accusando in silenzio il colpo …

 

Quella sera, al Blue Jasmine, non c’erano molte persone … era una serata tranquilla … e per questo, aveva una buona visuale generale dell’intero locale …
E infatti, quando i due avvocati varcarono la porta dell’ingresso, Françoise li notò subito …
Involontariamente, si incupì e si irrigidì …
Accortasi subito della propria reazione, cercò di far finta di niente e di essere indifferente, ma la cosa peggiorò solo il suo stato ed iniziò a tremare …
Jet, con molta tranquillità, andò verso il bancone … mentre Joe si allontanò, andando per i fatti propri …
-Ciao … - la salutò …
-Ciao … -
Continuava ad essere fredda e distaccata …
-Posso chiederti un drink? –
-Certo. Sono qui per questo. –
-Ok … vorrei … quello che mi hai preparato l’altra sera … non so come si chiamava, ma … era molto buono … -
-Va bene … un attimo … finisco un paio di ordini e poi ti servo … -


Il ragazzo annuì … e si mise appoggiato al banco ad aspettare …

 

Tempo dopo, mentre sorseggiava il suo drink, lo raggiunse anche Joe …
-Sei stato rapido … -
-Per chi mi hai preso? … lo sai … agisco velocemente.- concluse stizzoso, evitando palesemente di guardarla … 
-Ottimo! E … ? … come è andata? –
-Secondo te? – gli chiese offeso …
Jet sospirò … -Non si sa mai … -
-Ti sbagli. Si sa sempre con me . – disse perentorio … non disposto assolutamente a scendere a compromessi con le sue capacità …
-Già dimenticavo … il tuo soprannome, lo squalo ! … rapido e spietato! La tua ferocia nel colpire, non lascia scampo … -
-Mi lusinghi in questo modo … - disse ironico …
-Sai che lo faccio con piacere .. – rispose sarcastico … fulminandolo con lo sguardo…
Con molta professionalità, la ragazza si avvicinò ai due e chiese all’ultimo arrivato se volesse qualcosa da bere …
-Posso offrirle qualcosa, signore? –
Gli diede del lei … e la cosa lo irritò profondamente …
-No. Grazie . – concluse senza neanche guardarla in faccia.
-Come desidera. –
Françoise si allontanò da loro e si concentrò sui nuovi ordini … senza dire una parola, ma lasciando trasparire tutto il suo nervosismo …
Jet allungò una mano sulla sua spalla, stringendogliela con una certa forza … -Dovresti essere più cortese … -
-No. Questo è il massimo che posso fare. – gli prese la mano dalla spalla, togliendosela di dosso con fastidio … - Non penserai mica di avermi spaventato oggi … vero? –
-No. Ti conosco abbastanza bene da sapere che, se non lo avessi voluto fare di tua spontanea volontà … non lo avresti fatto … -
-Bene. Allora, sia chiaro che non ho intenzione di scendere ad ulteriori compromessi. – si guardò attorno … e poi esordì secco … - Tornatene a casa in taxi, stasera. – e senza aggiungere altro, si allontanò … dirigendosi verso una ragazza che aveva attirato particolarmente la sua attenzione …

 

Per il resto della sera, Jet rimase al bancone … bevendo e cercando di scambiare qualche parola con  lei, ma senza grandi risultati … così, alla fine, rassegnato davanti all’evidenza che lei non volesse più avere niente a che fare con lui, se ne tornò triste a casa in taxi …

 

-Quindi? –
-Quindi cosa? –
Stavano prendendo il caffè …
-Te la sei scopata a fine serata? Il mio intervento è riuscito a spianarti la strada? … ops volevo dire … a farle aprire le gambe!–
Jet sospirò infastidito …
-No. –
-Ah … quanto mi dispiace! - concluse ironico …
-Immagino! … peccato però, che non mi sia mai passato per la mente di scoparmela! –
-Certo … - il suo tono era palesemente ironico …
-Per quanto a te possa sembrare improbabile e assurdo … io riesco a guardare una donna senza pensare che sia solo un oggetto per il mio divertimento! … e questo al contrario di te, caro amico mio! – sorrise beffardo …
-Figurati! Ognuno ha la sua filosofia! … per non ammettere di aver fallito … -
-Io non ho fallito … - ribadì guardandolo in volto …
-Ok …  non c’è problema … nessuno lo saprà mai! Terrò il segreto! – lo schernì …
Il ragazzo scosse la testa sbalordito ... –Sei proprio così fiero di te, per andare, ogni sera, con una ragazza diversa e non saperne neanche il nome? … non pensi che … sia solo molto pietoso e umiliante ? –
-No. Perché? –
-Già … perché ? … -
Joe lo guardò con aria superiore … -Della mia vita … faccio quello che mi pare. E non devo renderne conto a nessuno! Tantomeno a te, braccio destro.–
-Fai pure! – mandò giù l’ultimo sorso di caffè … -Scopati tutte le puttanelle che ti pare … e alla fine ... quando resterai solo … riderò tantissimo!- concluse andandosene, arrabbiato ...

 

Senza grandi complimenti, il suo capo, Spencer, entrò nel suo ufficio senza neanche avvisare o bussare …
-Shimamura. – tuonò sbattendo la porta alle sue spalle …
Il ragazzo sobbalzò sulla poltrona … impreparato al suo arrivo inaspettato …
-Capo … -
Si alzò in piedi …
-Che sta succedendo? – gli chiese l’uomo con aria inflessibile e cupa …
-In che senso? –
-Tra te e Link! … mi sono arrivate delle strane voci all’orecchio … - si mise a camminare per l’ufficio del ragazzo, con aria sufficiente e infastidita … - … tipo che le mie due galline, dalle uova d’oro, non vanno più d’accordo e si scozzano … pubblicamente … -
-Beh … ecco … -
-Non ti inventare scuse … con me non attaccano! … ne so molto più di te, ragazzo…-
Joe abbassò lo sguardo … -Ci sono state alcune divergenze, ma  … niente di grave…-
-Voglio sperare ! - sottolineò con una certa enfasi … -Presto ci sarà la riunione con gli altri soci e … se non mi convincerete … la vostra promozione … salterà! – concluse con un sorriso ironico … - Senza contare che … se mi farete screditare pubblicamente … farò saltare le vostre teste, senza alcuna esitazione … come se niente fosse! … e la vostra carriera … cadrebbe a picco in men che non si dica … - disse con molta leggerezza … abbozzando un sorriso divertito … -Ci siamo intesi? –
-Certo … signore … -
-Bene … vedi di fare pace con Link e di appianare le vostre divergenze … qualunque esse siano! Anche se ti avesse scopato la donna! … Hai capito? non me ne importa niente di come farai … ma fallo. – concluse perentorio …
Gli si avvicinò guardandolo negli occhi .. –Mi hai capito? –
Il ragazzo annuì …
-Bene … visto che ci siamo intesi … agisci … squalo … -
E senza dire altro, l’uomo se ne andò …

 

Joe parcheggiò la sua DB9 nel parcheggio del Blue Jasmine … e poi, si diresse verso l’entrata …
Era abbastanza sicuro che l’avrebbe trovato lì …
Appianare le nostre divergenze …
Si ripeteva nervosamente mentre vi entrava …
Impossibile …
Appena mise piede all’interno del locale, rivolse subito il suo sguardo verso il bancone … alla ricerca di Jet …
Come immaginavo … prevedibile come sempre …
Inspirando profondamente e imponendosi un’espressione tranquilla, si avvicinò verso il bar, con passo sicuro e con aria ancora più sicura e impassibile …
Che abbiano inizio i giochi …

 

Jet stava sorseggiando il suo drink , scambiando alcune parole con Françoise che preparava alcuni cocktail …
-Hey Jet … - esordì, facendo trasalire sia l’amico che la ragazza che quando lo vide impallidì …
L’amico si voltò a guardarlo … sorpreso di vederlo lì …
-Che ci fai qui? … -
-Non si saluta più? –
Link aggrottò la fronte mentre la ragazza si allontanò in silenzio e senza farsi notare…
-Che ci fai qui? –
Joe sospirò nervosamente … -Sono venuto a seppellire l’ascia di guerra … -
-Cosa? – lo guardò scettico …
-Anche se ti può sembrare impossibile … non ho intenzione di … perdere la tua amicizia per … un equivoco … -
-Equivoco? … io non lo chiamerei così … - gli fece notare …
-Ok … chiamalo come vuoi … ma dimentichiamocelo e torniamo ad essere amici come lo siamo sempre stati … -
Il ragazzo continuava ad essere scettico … non capiva perché, ma … non lo sentiva veramente sincero …
-Stai dicendo sul serio? –
-Certo! – sorrise …
-Ok … allora … comincia facendo le tue scuse ad una persona … - lo mise alla prova…
Joe accusò il colpo senza scomporsi … se lo poteva immaginare che gli avrebbe chiesto una cosa simile …
-Scusare ?… -
-Sì … scusare … - ribadì …
Sospirò … fingendo di essere irritato per la sua richiesta …
-Va bene … se è questo che vuoi …  lo farò … -
-Ottimo … allora fallo … subito. - lo esortò …
Annuì nervosamente … questa volta però, era veramente nervoso …
Così, quando la ragazza si avvicinò per chiedergli se volesse qualcosa da bere …
-Signore? … posso offrirle qualcosa da bere? – chiese con molta freddezza e distacco …
-Sì … grazie … -
-Ah … bene … - la sua affermazione la lasciò stupita … - Cosa desidera? … -
Jet lo stava osservando con attenzione … non lo aveva mai visto così teso! … neanche nei processi più difficili che avevano affrontato in passato, assieme! … ormai, ne aveva la certezza … quella ragazza aveva uno strano potere su di lui … ed ora, era molto curioso di scoprire fino a che punto lo potesse destabilizzare …
Joe continuava a non guardarla in volto ..
Perché diavolo non riesco a guardarla in faccia? …
Inconsciamente, si irrigidì, senza riuscire a parlare …
-Quindi? … - gli richiese la ragazza con voce malferma … - Cosa desidera? –
Avrebbe voluto rispondere, ma … sentiva la gola secca … tanto da bruciargli …
Link, notando la situazione critica e precaria tra i due, intervenne … togliendoli entrambi dagli impicci …
-Fran … perché non fai assaggiare una delle tue pozioni magiche a Joe? –
Françoise lo guardò leggermente interdetta, non comprendendo perché fosse intervenuto al suo posto … all’altro non mancava certo la lingua, per risponderle!
Tuttavia, non voleva fare polemica e quindi si limitò a fare solo il suo lavoro …         -Ok… -

 

Tempo dopo, Joe stava guardando ancora il suo drink con aria scettica e senza il coraggio di assaggiarlo …
Cominciava a pensare che i suoi propositi di appianare le loro divergenze, come gli aveva suggerito il suo capo, fossero decisamente impraticabili …
-Forza … bevi … - gli disse Jet avvicinandosi …
-Non ci riesco … ha un colore troppo inquietante … - disse sconvolto …
L’amico scoppiò a ridere … -Dai! … da quando lo squalo si fa impaurire così, da un drink?!-
-Questo … non è un drink … - si voltò verso di lui … - E’ sangue diluito! -
-Cioè? … - gli chiese divertito …
-Ha spremuto dentro il sangue di qualcosa! –
-Ma dai! Non dire sciocchezze! E’ solo colorato di rosso … sangue!- rise … - E comunque …  basta chiederglielo!- si voltò verso la ragazza … chiamandola …          -Fran? … -
La ragazza si voltò verso di lui e gli fece segno di aspettare un attimo …
Alcuni istanti dopo, li raggiunse … -Dimmi Jet … -
-Joe … vuole sapere di quale animale hai spremuto il sangue nel suo drink! – disse trattenendo una risata …
La ragazza alzò un sopracciglio contrariata … -Animale? … sangue? … -
-Sì … è convinto che tu abbia fatto un centrifugato di qualche povero essere vivente… -
Joe si portò nervosamente una mano alla fronte …
Voleva sprofondare!
Françoise si voltò verso di lui … guardandolo sconcertata … -Sarai anche uno dei migliori avvocati in circolazione, ma … hai l’acutezza di un criceto! –
Alzò di scatto lo sguardo verso di lei, guardandola stizzito  … -Cosa?! –
Lei scoppiò a ridere … -Ok … ok … ricominciamo da capo! - inspirò … e gli tese la mano … - Salve … piacere di conoscerti … io sono Françoise … la nuova barista del Blue Jasmine e … gli amici di Carly e di Jet … sono amici miei … - concluse con sguardo tranquillo, piegando le labbra dolcemente …
Di fronte al suo sguardo sincero e al suo gesto inaspettato, Joe sentì il sangue gelare nelle vene … era annichilito mentre fissava la sua mano, tesa e propensa verso di lui …
La sua mente era andata in tilt e aveva smesso di ragionare … non sapeva più cosa rispondere o cosa fare … quella situazione lo stava spiazzando totalmente … come non gli era mai successo in tutta la sua vita …
In maniera quasi meccanica, senza sapere bene neanche lui come fossero andate le cose, le diede la mano … -Piacere … io sono … Joe … -

 

Da quella sera in poi, le cose si appianarono … e i due ragazzi, tornarono ad essere affiatati come sempre … tanto che lo stesso Spencer andò a complimentarsi con lui…
-Ottimo lavoro, squalo! Non ti smentisci mai! –
Joe annuì con aria assente …
-Riesci sempre a soddisfare le mie richieste! … e questo … è una cosa che depone a tuo favore! - sorrise … -Alla prossima riunione … farò la proposta che tanto brami … contento? –
-Sì … - disse fievolmente, tenendo lo sguardo basso …
-Davvero? … non lo sembri! - gli fece notare stizzito il suo capo … -Eppure … non ti ho ancora detto tutto … - si interruppe, sorridendo con un ghigno … - … solo uno di voi due diventerà socio! –
Il ragazzo sgranò gli occhi e lo guardò attonito … -Cosa? … ma … -
-Perché ti stupisci? … Lo sai … le cose vanno così … -
-Ma … capo … -
L’uomo facendo finta di non averlo neanche sentito, prese e se ne andò … con una certa aria compiaciuta sul volto … che lo lasciò completamento vinto e amareggiato…

 

-Che ha? … perché è così silenzioso e apatico, stasera? – gli chiese mentre riempiva due grossi bicchieri dalla forma più insolita che avesse mai visto …
Il ragazzo si perse un attimo ad osservarli …
Ma dove li troverà?!? … a pensarci bene, però … solo bicchieri simili, possono contenere quella sorta di pozioni magiche assuefanti …
Ormai, non riusciva a chiamarli in altro modo, i suoi drink! Avevano colori assolutamente strani e improbabili … per non parlare del loro sapore … unico e additivo …
-Giornata pesante a lavoro … - disse Jet con non curanza, sorseggiando il suo drink …  -Senti, ma … mi dirai mai, cosa metti in questo intruglio verde? … dà dipendenza! –
Lei sorrise … -Segreti del mestiere! –
-Uhm … dì la verità … ci metti qualche droga! –
-Non dire sciocchezze! E soprattutto non dire queste cose a voce alta! Mi vuoi far passare nuovamente qualche guaio?! – lo rimproverò …
-Scusa … -  disse tornando a bere il suo cocktail e a concentrarsi sulla musica  …
La ragazza andò a riporre alcune bottiglie sul ripiano dietro alle sue spalle e, cogliendo l’occasione, si avvicinò a Joe …
-Hey … che c’è che ti turba? – si mise appoggiata con i gomiti sul bancone e le mani ad incorniciare il viso, davanti a lui … guardandolo curiosa …
-Niente … - rispose freddamente … distogliendo lo sguardo ed evitando accuratamente di guardarla …
-Non sembrerebbe … il tuo volto … dice altro … -
A quelle parole, Joe spostò gli occhi verso di lei … -Il mio voltodice altro? – chiese interdetto …
-Sì … - annuì …
-E cosa direbbe? – sospirò mestamente mandando giù un sorso abbondante del suo drink…
-Che c’è qualcosa che ti fa soffrire … - mormorò fievolmente …
Lui alzò un sopracciglio … - Solo una? … allora sono l’uomo più fortunato di questo mondo! – rispose ironico …
-Beh … non era quello che intendevo … comunque … interpretala come ti pare … - rispose risentita …
Senza dire altro e scuotendo la testa infastidito, il ragazzo si alzò e se ne andò …
La ragazza tornò da Jet ed esordì irritata … - Il tuo amico ha decisamente dei grossi problemi … -
-Lui … ha sempre … grossi problemi! – concluse, guardando con aria assente lo schermo del cellulare …
Françoise lo fissò un attimo … -Anche tu … a quanto pare, però … -
Lin alzò lo sguardo verso di lei … con aria triste … -Si vede così tanto? … -
-Sì … - si morse un labbro nervosamente … - Ti manca così tanto? –
Il ragazzo rimase un attimo in silenzio …  e poi annuì …
-Capisco … mi spiace Jet … -


-Non ti preoccupare … passerà … è solo un po’ di mal d’amore … male comune … -

 

Verso l’ora di chiusura, magicamente, ricomparse anche Joe …
-Oh … sei tornato! – gli disse ironico …
-Spiritoso … - si mise a sedere … in completo silenzio …
-Quindi? … come si chiamava la tipa a questo giro? –
Il ragazzo lo guardò di sbieco … -Taci. –
Françoise si avvicinò ai due, con due flute in mano, e facendo finta di non aver sentito quello che aveva detto Jet, propose loro un ultimo drink … -Vi va un ultimo giro, prima che pulisca tutto? –
Jet annuì e aggiunse … -Sì e falli belli forti! Di quelli che stendono, mi raccomando!–
Aggrottò la fronte, contrariata … -Uhm … non vorrei avervi sulla coscienza … - prese lo shaker … - Chi dei due guida? –
Link indicò l’altro …
-Ok … allora a lui lo farò più leggero! –
Il diretto interessato alzò gli occhi verso di lei, seccato … -Perché scusa?! –
-Se devi guidare … -
-Reggo benissimo!-
-Sarà, ma … non voglio rischiare! Quindi a questo giro ti tocca quello leggero!- concluse irremovibile …
-Barista … te lo hai mai detto nessuno che potresti essere eletta dittatrice dell’anno?! –
Lei rise … e qualche attimo dopo porse loro i drink rispettivi …
-Ecco a voi … ubriacatevi! –
Joe la fulminò … -Che fai? Sfotti pure?! –
-No … se ti sfottessi … ti chiederei come si chiamava la tipa con cui sei andato!-
Il ragazzo alzò un sopracciglio con disapprovazione … -Non credo che siano cose che ti riguardino! –
-Probabile! Ma infatti … non te l’ho chiesto! .. anche perché sicuramente non mi avresti saputo rispondere!- concluse lanciandogli una frecciatina cattiva …
Inspirò profondamente … trattenendosi dal risponderle male … mentre a Jet sfuggiva una debole risata …
-Che hai da ridere?! – gli chiese turpe …
-Niente … niente … - mandò giù un bel sorso di drink e poi si rivolse all’amica … -Fran? … ora che il locale è quasi vuoto e … ormai, è un bel po’ che ci conosciamo … perché non ci racconti qualcosa di te? –
-Uhm? … tipo? – lo guardò sorpresa …
-Che ne so? … tipo … sei fidanzata? –
-Domanda di riserva? – disse guardando il soffitto e sbuffando …
-Ah … ok … vediamo … - ci pensò un attimo … -Hai un amante? –
Storse il naso … -Domanda di riserva? –
Il ragazzo si mise a ridere … -Dai! Non ci vorrai raccontare che una bella ragazza come te, sia single?! … non è credibile! –
-Uhm … - mugolò mogia … - Diciamo di sì … -
Quello fu il La … la palla al balzo che aspettava a gloria! … e spinto da una irrefrenabile voglia di vendetta nei suoi confronti, per le battute acide ed inappropriate che gli aveva rivolto, Joe esordì compiaciuto … -Non avevo dubbi! –
La ragazza si voltò di scatto a guardarlo turpe … -Come , scusa? –
Lui fece finta di non averla sentita e continuò a bere il suo drink con indifferenza …
A Jet sfuggì nuovamente una risatina … -Dai! … per davvero! … dicci la verità! Promettiamo che non ti roviniamo la figura del personaggio pubblico, andando a dirlo a giro!-
-Non sto scherzando! … - insistette, demoralizzata …
Nuovamente, Joe intervenne allegro … -Non avevo dubbi! –
Françoise lo guardò irritata e poi si rivolse all’altro … -Se lo ridice … dico al buttafuori di sbatterlo fuori! –
Link scoppiò a ridere … -Dai! Non te la prendere! … quando gli girano, diventa un po’ scorbutico!-
-Un po’  scorbutico?! … io direi acido! – precisò lei …
-Senti chi parla! – aggiunse il diretto interessato … facendola alterare!
-Sentiamo! – gli disse piazzandosi decisa di fronte a lui … - Cosa c’è che non andrebbe in me?- fece una piroetta per farsi guardare … quella sera indossava un paio di pantaloni a sigaretta, a vita bassa, neri di raso … che le lasciava parte dell’addome scoperto … e un bustino di raso bianco, con una profonda scollatura a forma di cuore e le rifiniture in paillettes argentate … un paio di tacchi a spillo altissimi, con plateau color argento … i polsini in raso neri con dettaglio prezioso … i capelli legati in una front french braid che le lasciava i capelli sciolti e scarmigliati … le unghie rosse … le labbra tinte di rosa e gli occhi sottolineati dal gel eyeliner nero e dal mascara … secondo i suoi canoni … era una vera bomba, ma ... -Non sono sufficientemente carina?-
Lui la guardò di sfuggita … -Preferisco non pronunciarmi … -
-Cosa?!? – spalancò la bocca incredula e scioccata …
-Non è colpa mia … giudico solo ciò che vedo!E purtroppo … questa è la verità!-
-Wow! … Un avvocato che dice la verità?!? .. Cavolo! Sono proprio la donna più fortunata del mondo!- scosse la testa contrariata … - Forza! … dimmi cosa non va in me! Anche se non sono di tuo gradimento, non vuol dire che sia da buttare via!-
Joe ci pensò un attimo … indeciso se parlare o meno … e poi … -Parli troppo … e sei troppo esuberante! E … anche un po’ infantile nelle tue espressioni!Per non parlare dei tuoi atteggiamenti!– concluse semplicemente …
Lei lo guardò sconcertata … -Faccio la barista! Mica la fotomodella-manichino!E poi … hai mai visto una barista taciturna?!Fa parte del mestiere essere simpatica ed esuberante!–
-Certo, come no! … dai pure la colpa al tuo lavoro, tanto!- disse con naturalezza disarmante, alzando le braccia al cielo …
La ragazza si voltò verso Jet … -Ma che problemi ha il tuo amico?!? – gli chiese irritata …
Quest’ultimo, dal canto suo, continuava a ridere senza sosta, osservando la scena tragicomica tra i due …
-Io non ho alcun  problema!- tenne a precisare Shimamura …
-A me non sembra! … uno che se la fa, ogni sera, con una diversa, senza neanche sapere il nome della fortunata di turno … non mi sembra proprio sollevato dai problemi! –
-Fatti le tue! Te l’ho già detto! – rispose aspro …
Françoise rimase un attimo in silenzio, covando la vendetta a sua volta … -Senti , ma … per curiosità … dove le porti? … no, perché … se me lo dici, evito di venire a rovinarti il momento! … sai … non vorrei farti fare brutta figura, proprio sul più bello! Eh!- concluse innocentemente …
-Spiritosa … - grugnì indignato …
-Guarda che lo dico per te! … sarebbe imbarazzante se … ci fosse una defaillance proprio sul clou! – rise divertita …
Joe inspirò profondamente … contando fino a dieci … -Ribadisco … non mi stupisco che tu sia single! – disse astioso nei suoi confronti …
-Tsk!A dire il vero … non sono proprio concettualmente single!- rispose piccata …
-Stai scherzando, vero?- chiese sconvolto ed incredulo … - Chi è quel povero sfortunato?!Anzi! … quel povero disperato?!? -
-Idiota!- incrociò le braccia al petto, guardandolo arrabbiata …
Nel frattempo, Jet si stava rotolando dalle risate …
Per lunghi minuti, i due continuarono a guardarsi in malo modo … fino a quando non si accorsero del loro amico che stava ridendo a crepapelle alle loro spalle!
A quel punto, si voltarono simultaneamente verso di lui e in coro, senza accorgersene, gli chiesero cosa avesse da ridere …
Il ragazzo li guardò per un istante perplesso e poi scoppiò nuovamente a ridere!

 

-Ma cosa avevi tanto da ridere?!? –
-E’ perché non vi siete visti! Altrimenti non ti saresti stupito! –
-Secondo me … sei solo ubriaco!- concluse irritato, svoltando nella strada dove abitava l’amico …
-Sì, certo! Anche! … ma … - si fermò un attimo …  -Era tanto che non mi divertivo così!-
-Sono contento per te! Io non mi sono divertito per niente! E’ irritante la tua amica!-
-Vuoi dire … la nostra amica! –
-No! La tua! –ribadì fermando l’auto davanti al cancello di casa sua … -Io non ho niente da condividere con lei! –
-Ok … ok … va bene! Mi fido! … ora fammi andare a dormire! O domani non arriverò mai puntuale a lavoro! –
Joe si irrigidì impercettibilmente alle sue parole … ammutolendo …
-Dai … vado … notte! E  grazie ancora del passaggio, amico! –
-Figurati … notte … - disse con tono leggermente assente …
L’amico scese e lui ripartì …

 

Era molto nervoso … e da ogni suo gesto traspariva la sua inquietudine …
-Che hai? –
-Niente. –
-Sicuro? –
-Sì. –
Joe guardò fuori dalla finestra del suo ufficio con sguardo preoccupato …
Jet se ne accorse e gli ripose la domanda … -Che hai? … forza … parla!-
Il ragazzo rimase un attimo in silenzio … -Sono solo un po’ in pensiero per il caso Edison-Butch … -
-Come mai? … hai trovato qualcosa che non ti convince nella nostra difesa? –
-No … però è un caso molto delicato … - sospirò nervosamente … -Da cui ne va la nostra carriera … -
-Guarda che io non mi ammazzo, se Spencer non ci propone per diventare soci! -
Joe abbassò lo sguardo … -Sì, lo so … - inspirò nervosamente … -Senti … stasera … che dici se … andiamo a bere in qualche posto tranquillo? –
-Uhm … - Jet storse la bocca … - Non saremo punto a capo, vero? –
-Punto a capo per cosa? –
-Intendo, per via di Fran … non sarai di nuovo ai ferri corti con lei, spero?! -
-Ah, sì … lei … no … no … - … non ci pensavo lontanamente! …
-Dai … che in fondo … ieri sera … ti sei divertito anche tu! –
Sì, quanto andare dal dentista!
-Non direi proprio, ma … se la vuoi vedere così … - 
-E’ una brava ragazza … -
-E’ una rompiscatole! –
-Ma è una brava ragazza … - ribadì …
-Ribadisco il concetto … è rompiscatole! –
Jet rise debolmente prima di tornare serio e dirgli … -E’ anche molto bella … -
-Se ti piacciono le bagel girls … sì! –
-Dimenticavo … tu preferisci le bad girls! -
-No … io preferisco quelle che stanno zitte, si vogliono divertire e soprattutto non danno problemi! –
-Cioè, quelle che te la danno senza battere ciglio! –
Joe lo fulminò … -Non capisco perché sia un tale problema per te! –
-Per me … non lo è davvero! –
-E allora perché continui a tediarmi?! –
-Perché secondo me … ti fai solo del male … -
-Del male? - … rise ironico .. scuotendo la testa contrariato … -Del male me ne sono fatto fino a quando ho creduto che esistesse l’amore … - concluse amareggiato …
-Ma l’amore esiste … è solo che ci vuole tempo per trovarlo! … non puoi pretendere di trovarlo subito! O di chiamarlo Amore se non lo è! –
-Da quando sei diventato pure filosofo? – gli chiese ironico …
Jet si alzò e gli sorrise … -Dai tempo al tempo … - e senza dire altro lo lasciò solo …

 

-Perché dobbiamo andare proprio lì?!- chiese infastidito …
-Mi hai chiesto dove volessi andare ed io  ti ho risposto! – disse semplicemente, scendendo dalla DB9 …
-Con tutti i locali che ci sono a Boston … noi siamo tutte le sere al Blue Jasmine! Perchè?!? –
Jet rise debolmente … -Mi sta simpatica la barista! –
-A me no! … io non la sopporto proprio!- rispose piccato …
-Bugiardo … non lo pensi veramente! –
Entrarono nel locale …
Era una serata particolarmente tranquilla … e con loro, al massimo, c’erano una ventina di persone …
-Che mortorio … - disse guardandosi contrariato attorno …
-Nel senso che … non hai avvistato nessuna da scoparti? –
-Spiritoso! -
Link sorrise … aveva notato benissimo che l’amico non aveva risposto alla sua affermazione precedente …
-Forza … andiamo! … ho voglia di uno di quei drink assuefanti e dai colori inquietanti! –
-Uhm … come farai a berli? … sono grotteschi! –
-Tutti ne vanno matti! E se solo tu fossi onesto … lo ammetteresti anche tu! –
-Mi danno i brividi! –
-Sì, certo … come no?!-
Quando arrivarono, trovarono Françoise a parlare concitatamente con una delle cameriere … ma appena si accorse della loro presenza, si zittì e si ricompose …
-Salve … - disse quasi infastidita …
Il suo tono non sfuggì a Joe che non perse l’occasione per farglielo notare … -Guarda che se ti diamo fastidio … cambiamo locale! –
La ragazza lo guardò di sbieco … - Liberissimo! Quella è la porta! – gli disse secca…
Il ragazzo rimase un attimo spiazzato dalla sua risposta e si ammutolì …
Al contrario Jet, intuendo che ci fosse qualcosa che non andava, cercò di placare i toni … -Ma no! Dai! Siamo venuti apposta qui! – sorrise … e poi si accomodò … - Che succede?– le chiese con tono gentile …
Françoise sospirò e abbassando lo sguardo mestamente, mugolò … - Odio gli uomini… -
Link alzò un sopracciglio … e la guardò contrariato … -Ti piacciono le donne? –
-Ma no! Che hai capito?!? – gli disse avvicinandosi al bancone, con il broncio come una bambina piccola …
-Ah! … ok … allora … perché li odi? – le chiese circospetto … mentre anche Joe si accomodava in silenzio accanto a lui …
-Perché sono tutti degli idioti! – esordì …
-Ah … ho capito … - si guardò attorno … -Quindi … devo intuire che … ce l’hai con il genere maschile in generale? –
-Ma no!Con uno solo! – incrociò le braccia al petto, indispettita …
-Ahhhhhhhhhhhh!!!! Ora ho capito tutto! –
-Allora mi dai ragione! –
Jet guardò Joe … il quale alzò le mani in alto in segno di resa …
-Beh … diciamo di sì … -
-Hai visto? … ho ragione io! Gli uomini sono tutti degli idioti! –
Il ragazzo annuì … -Beh, certo … noi due rientriamo nella specie maschile, ma … -
-Ah, già … è vero! Avevo dimenticato … voi due appartenete alla categoria degli idioti!- disse come se all’improvviso si fosse ricordata a che sesso appartenessero …
Joe guardò Jet con aria turpe … quest’ultimo, comprendendo che l’amico stava per esordire con qualcosa di poco carino, gli mise una mano sulla spalla … cercando di calmarlo … -Sì, tecnicamente … è così, ma … - sospirò … cercando di pensare a qualcosa di intelligente e, soprattutto, a suo pro, che non la facesse sbottare contro loro due … dando luogo alla terza guerra mondiale!
Ci pensò un attimo … e, all’improvviso, gli venne un lampo di genio che lo fece sorridere soddisfatto!
-… ma noi siamo qui, per porre il nostro sapere e la nostra conoscenza al tuo servizio! … e risolvere i tuoi problemi!-
La ragazza lo guardò scettica mentre Shimamura lo squadrò …
-Dici davvero? – chiese titubante …
-Certo! Altrimenti … a che servono gli amici? –
-Se è così … - mugolò … - … allora, perché non si decide a prendere una posizione nei miei confronti?! – piagnucolò, mettendo il broncio … -Mi vuole frequentare sul serio o no?!? -
-Ma chi?! – la guardò perplesso, senza continuare a capire i meccanismi contorti della sua mente confusa di donna … respinta …
-Denny! … il ragazzo della sicurezza! –
-Chi?!?!?!? – la guardò interdetto …
-Ma sì, dai! … quello che gira nel locale vestito come un manichino, controllando che sia tutto a posto! –
-Ah … ecco chi era lo sfortunato/disperato! … il manichino! –disse sarcasticamente Joe, scuotendo la testa … - … effettivamente, non potevamo aspettarci altro da te! … se non un manichino!-
Françoise si voltò verso di lui, guardandolo storto … -Senti chi parla! Mr le scopo tutte io, basta che respirino! –
Alla sua affermazione, Joe contò fino a dieci, prima di parlare … mentre, nel frattempo, Jet si metteva le mani nei capelli, prevedendo la sua ira funesta …
-Ascolta, barista … hai riflettuto attentamente, su ciò che hai appena detto, vero? – disse con un ghigno sulle labbra …
-Sì, perché? … -
-Allora, hai la risposta alla tua domanda! … se neanche io, che le scopo tutte, ti ho considerato … figurati lui! – concluse aspro …
La ragazza spalancò la bocca sconcertata … rimanendo senza parole …
Nel frattempo, Link assisteva attonito alla loro discussione …
Ripresasi dallo shock della sua dichiarazione, gli si avvicinò … - Illuso! Non te l’avrei mai data! Neanche se me l’avessi chiesta in ginocchio!–
Shimamura sbatté le palpebre, scettico …  -Sì, certo! .. non avevo dubbi! … Peccato però, che non l’avrei mai fatto! Neanche se mi avessero pagato!–
Proprio a quelle parole, Jet si riscosse e li riprese entrambi … -Hey … hey … voi due! Datevi una calmata! … siamo in un locale! Parlate in maniera più consona! –
-Ha cominciato lui! –
-Io? … ma se hai fatto tutto da sola?! –
Li stava guardando sconvolto quando stanco delle loro bizze, esordì … -Vi volete calmare!-
I due si zittirono … voltandosi le spalle e guardando ciascuno dalla parte opposta all’altro!
-Quando vi siete calmati … magari riusciamo a parlare … - fece notare loro, con tono serio e perentorio …

 

Tempo dopo, gli animi si erano distesi … per così dire …
-Non ti riesce a fare un drink normale invece di questi intrugli?! –
-Se al signorino non vanno bene, è liberissimo di andare da un’altra parte! –
Joe sospirò stizzito … -Volentieri! … se solo … qualcuno … non insistesse a venire tutte le sere qui!- grugnì …
Jet scosse la testa … era più di un’ora che andavano avanti così … non ne poteva più…
-Sentite voi due … perché non vi date una calmata, una volta per tutte? –
-Dillo al tuo amico con il ciclo! –
Il ragazzo la guardò sconcertato … -E poi, ti stupisci perché non ti considera?! … a me sembra ovvio il motivo! –
Link sospirò esasperato …
-Senti chi parla! … quello la cui massima aspirazione è una sveltina! –
-Ora mi hai stufato! –
-Ah, sì? … quanto mi spiace! –
-Basta! – grugnì all’improvviso Jet, zittendoli entrambi … -Chiudete entrambi quella bocca!Siete imbarazzanti! E vi vorrei ricordare che siete in un luogo pubblico!- si rivolse a Françoise … - Sei sul posto di lavoro … se ti sente il tuo capo, ti butta fuori senza esitazione! E con tutti questi testimoni, neanche noi due, messi assieme, riusciremmo a fare un ricorso contro la sua decisione! Quindi vedi di smetterla! –
La ragazza si ricompose …
Poi, si voltò verso l’amico … -E tu … la smetti di provocarla? … non è divertente come puoi pensare! –
Joe però, non era il tipo da paternale e non prese di buon grado il suo rimprovero … così, si alzò bruscamente e, guardandolo cupo, se ne andò via …

 

-Scusa … mi sono comportata da stupida … -
-Lascia stare … negli ultimi tempi è diventato insopportabile … e fa reagire tutti in malo modo … -
-Ma ciò non giustifica il mio comportamento … -
-Te l’ho detto … lascia stare … -
Stavano aspettando entrambi il taxi …
-Ti ha lasciato perfino a piedi … mi spiace … è tutta colpa mia … -
-Fa niente … ultimamente capita spesso! – disse ironico …
-Nel senso che? … ti molla spesso a piedi? –
-Sì … -
-Ma come fai ad essergli amico? … scusa se te lo dico, ma … è insopportabile … -
Il ragazzo scosse la testa … -Non è così … avresti dovuto conoscerlo qualche anno fa … -
-Perché?! … era diverso?! … - chiese scettica …
-Sì … -
-Davvero?! … mi viene difficile crederlo … -
-Te lo assicuro … era molto diverso … -
-E allora … che gli è successo, per diventare un tale stronzo? … ops … volevo dire … -
Jet rise divertito … -Ho capito il concetto … tranquilla … - guardò il cielo … era limpido e si distinguevano chiaramente tutte le costellazioni … - Una sera … - cominciò a raccontare … - … uscimmo assieme, a bere qualcosa fuori … e al ritorno … ebbi la stupida idea di chiedergli di fermarci a vedere il nuovo appartamento che aveva comprato … per andare a vivere con la sua ragazza … - si fermò un attimo … - … peccato che non eravamo stati gli unici ad avere quell’idea … e quando arrivammo … trovammo la sua ragazza a letto con un altro … - chiuse gli occhi … - Gli crollò violentemente il mondo addosso … - sospirò … - Non potrò mai dimenticare i suoi occhi affranti e increduli …  la sua disperazione … Credeva ciecamente in lei … più che in chiunque altro! … -
Françoise rimase senza parole … 
Il ragazzo prese fiato … -Da allora è cambiato … non è più lo stesso .. –
-Ora capisco … perché ha tutto quel disprezzo per le donne e le tratta come oggetti … -
-Beh … non è certo una giustificazione, fare di tutta l’erba un fascio! … è sbagliato … non credi? – la guardò e le sorrise, alludendo a ciò che aveva detto prima …
Lei annuì … -Hai ragione … sono stata una stupida … ma il tuo amico riesce a farmi perdere le staffe in modo inaudito! – si strinse nelle spalle … - Non mi è mai piaciuto essere trattata come una donna oggetto e … ho sempre provato repulsione per quegli uomini che si comportano così … per questo, probabilmente … non sopporto il suo modo di fare … -
-Probabile … - guardò l’orologio … -Fra poco dovrebbe arrivare il taxi … -
-Bene … comincio ad essere un po’ stanca … -
-Immagino … è stata una serata impegnativa! – rise …
-Sì … diciamola così … -
-Senti, ma … - esitò un attimo … -Stai frequentando veramente quel tipo? … Denny? … -
La ragazza alzò le spalle … -Beh, in un certo senso sì … quando lui mi chiede di uscire!-
-E ti piace veramente? – chiese indagando con una certa curiosità …
-Credo … di sì … sai … è un po’ difficile dirlo … tra alti e bassi … tra lancio un sasso e poi nascondo la mano … -
-Ho capito … -
-Perché me lo chiedi? –
-Così … curiosità! … -
-Ok … -
Rimasero in silenzio alcuni istanti, osservando le auto passare accanto a loro …
-Perché … non gli chiedi di darti una mano? – suggerì all’improvviso …
Françoise si voltò verso di lui con sguardo interrogativo … -A chi ti stai riferendo? –
-A Joe … perché non gli chiedi di darti una mano a conquistare Denny? –
-Stai scherzando?! … a parte il fatto che non mi tollera, ma … che genere di insegnamenti mi potrebbe mai dare, uno come lui?! … voglio dire … il massimo che riuscirebbe a dirmi è calati i pantaloni e digli di servirsi! –
Jet la guardò storto … -Dai! Non esagerare! Non è così! Non te lo direbbe mai! Ha un limite anche lui! –
-Ne sei proprio sicuro?! –
-Sì! –
-Ok … allora .. facciamo una scommessa .. ci stai? –
-Di che tipo? … -
-Domani sera … venite al locale … e io, casualmente, con molta gentilezza e pazienza, gli chiederò un consiglio … -
-Ok …  e quindi? –
-Se mi dice di alzare la gonna o di calarmi i pantaloni e poi, dirgli di servirsi .. mi paghi un weekend in una SPA! Ci stai? –
Il ragazzo aggrottò la fronte … -Ora non credi di esagerare?! –
-Ok … - sbuffò … - Due biglietti da 100 $! Meglio? … per te non dovrebbero essere una grossa perdita! –
-E chi ti dice che perderò?! –
La ragazza sorrise divertita mentre il taxi si affiancava al marciapiede … -Si vedrà…-

 

Parte 2

La sera successiva, Jet e Joe varcarono nuovamente la porta del Blue Jasmine …
-Salve signori! – esordì con un eccesso di enfasi e un sorriso a trentadue denti, altrettanto esagerato, che attirò subito l’attenzione di Link …
Il ragazzo infatti, la guardò attentamente e non poté fare a meno di ammonirla con lo sguardo …
Quello : era giocare sporco!
Quella sera, si era infatti vestita più provocante del solito … indossando un abitino corto, con scollo alla coreana, smanicato, in seta color petrolio e con la gonna a veli … i tacchi alti … i capelli tirati su, in un chignon morbido, fermati con un fermaglio a forma di fiore … e un trucco leggermente più marcato del solito … in particolare sulle labbra, che nonostante rimanessero sul naturale, erano di un rosso vivace e lucido … e spiccavano sul suo incarnato …
-Ciao … - mormorò debolmente, accomodandosi su una delle sedie al bancone e scuotendo la testa contrariato per la sua strategia … aveva intuito benissimo, che si era vestita così, solo per indurre nell’altro la reazione che desiderava … e vincere così la scommessa, ma … lei non conosceva bene il suo amico quanto lui … che sapeva non essere quel bastardo senza scrupoli che si mostrava …
Istanti dopo, anche Joe si accomodò a sedere, dandole una rapida occhiata di sfuggita … ma senza salutarla …
-Che vi posso offrire stasera? – chiese con voce suadente …
-Perché? … stasera possiamo scegliere? – chiese ironico Shimamura, guardandosi attorno con aria assente e svogliata …
Si cominciava bene …
-A dire il vero … lo potete fare tutte le sere!- disse trattenendosi a stento dal rispondergli a tono …
-Non mi pareva! … visto che ci obblighi a bere sempre quegli strani e improbabili intrugli!- le fece notare, squadrandola cupo da testa a piedi … come se disapprovasse il suo abbigliamento …
La ragazza, accortasi subito del suo sguardo, colse la palla al balzo … si avvicinò a lui e sporgendosi con nonchalance  e confidenza, gli chiese con tono languido cosa ne pensasse del suo stile …   - Allora … cosa ne pensi? … sto bene vestita così? – … cambiando però, in modo assolutamente sospetto, argomento!
-Perché me lo chiedi? – le chiese guardandola subito con occhi indagatori e sospettando che non fosse una domanda così innocente e casuale …
-Così! … chiedevo un parere! … ma se non vuoi rispondermi … farò a meno! – rispose candidamente … come se la cosa le fosse perfettamente indifferente …
Il ragazzo, facendo finta di niente, si voltò dall’altra parte, dando un occhio generale alla sala …
-Se ti sei vestita così per lui … - esordì all’improvviso, riscuotendo sia lei che l’amico dai propri pensieri … - … hai fatto la scelta sbagliata.-
Françoise alzò un sopracciglio con disappunto, sorprendendosi per quella sua inattesa affermazione … -Cioè? –
Joe si voltò lentamente verso di lei, guardandola profondamente negli occhi … e sostenendo il suo sguardo … -Non è il tipo che guarda la ragazzina acqua e sapone … della porta accanto che … -
-Cioè?! … che vorresti dire?! … che darei l’impressione della ragazzina acqua e sapone della porta accanto?! – chiese stizzita, senza lasciarlo finire di parlare …
-Se mi lasciassi finire di parlare! Grazie! – l’ammonì acido .. – Comunque : no! … dai l’impressione della ragazzina acqua e sapone, della porta accanto … che vuole farsi passare per una naughty girl! … e questo è peggio ancora! Perché è estremamente ridicolo, visto dagli occhi di un uomo! – concluse duramente, senza tanti giri di parole …
La ragazza rimase per un attimo attonita … il colpo era andato perfettamente a segno e lei era rimasta senza parole per un lungo istante …
Ripresasi dallo shock di quell’affermazione , sussurrò fievolmente … -Capisco … - poi, senza rendersene conto, abbassò lo sguardo amareggiata …
Jet osservò la scena in silenzio … curioso di vedere cosa sarebbe successo … e cosa il suo amico avrebbe fatto da quel momento in poi …  
-Bene … - disse con voce incrinata dal dispiacere … - Cosa posso offrirvi, allora? –
-Un long Island. Grazie. – concluse secco Shimamura, senza scomporsi e senza guardarla …
Lei annuì debolmente … e cominciò, come se fosse un automa, a prendere i liquori per preparare il drink richiesto …
Vedendo che l’altro non stava dicendo e non stava facendo nulla, per alleggerire la tensione creatasi, Link decise di intervenire e tamponare leggermente le cose, ma … sorprendendo tutti, Joe parlò nuovamente …
-Non che le cose possano migliorare molto, ma … se ti sciogli i capelli … e ti sbottoni almeno un paio di bottoni al collo … sembrerai più naturale  e meno impostata … - disse con tono indifferente …
Françoise alzò timidamente gli occhi verso di lui e, ancora più stupita per quel suo nuovo intervento, annuì docilmente, come se fosse l’unica cosa che fosse in grado di fare …

 

-Che serata pessima … - mormorò guardando il suo drink …
-Perché? … -
-E come la chiameresti, tu? Stare qui, seduti al bancone, a fare da tappezzeria?! –
-Beh … nessuno ti impedisce di fare come al solito! … sparire con qualche bella ragazza per un po’ … e poi, tornare come se niente fosse! -
-Uhm … - … non sembrava molto convinto di quella proposta …
Jet lo guardò, abbozzando un sorriso … quasi quasi … sembrava esser tornato quello di una volta! … forse, qualcuno, inconsapevolmente, aveva un buon ascendente su di lui …
-Che c’è? … la tua carica passionale si è esaurita? – lo prese leggermente in giro …
-Spiritoso … -
-E allora cosa c’è? -
-Niente … sono solo stanco … - si passò una mano sugli occhi …
… era più che stanco! … erano parecchie notti che non riusciva a dormire per più di due ore consecutive, senza risvegliarsi in preda agli incubi …
-Vuoi tornare a casa? .. –
-Sì, forse … è meglio … considerando la tristezza di questa serata … -
-Esagerato! … pensa che hai fatto del bene … -
-A chi?! – alzò un sopracciglio scettico …
-Alla nostra amica … -
-Smettila di definirla nostra amica! … te l’ho già detto … è amica tua! … io non voglio averci niente a che fare . –
-Perché non vuoi ammettere che ti sta simpatica? … guarda che non succede nulla di grave se lo fai! … non è che diventi all’improvviso più debole! -
-Ma che cazzate stai dicendo?! … falla finita ! - mandò giù l’ultimo sorso del suo drink … e guardò con aria spenta il fondo del bicchiere … -Andiamocene … -
-Ok … va bene … -
Si alzarono …
Prima di andarsene, Joe si guardò nuovamente attorno con aria indagatrice … era tutta la sera che lo faceva … e Jet si chiedeva, curioso, per quale motivo lo facesse, visto che non aveva adocchiato e considerato nessuna ragazza …
-State andando via? – la voce di Françoise li riscosse dai loro pensieri …
Jet annuì … -Sì … siamo un po’ stanchi … -
-Capisco … stasera non avete voglia di farmi compagnia fino a chiusura … -
Il ragazzo rise … -Ti stai abituando male Fran! –
Piegò le labbra in un sorriso forzato e timido … -Hai ragione … allora … alla prossima! –
-Alla prossima! –
Dal canto suo, Shimamura, senza salutare e senza aspettare neanche l’amico, si diresse subito verso l’uscita … ciò saltò subito all’attenzione della barista che lo chiamò  con voce esile … -Joe … -
Sentendosi chiamare,  si fermò … ma senza girarsi e senza dire nulla …
-Grazie … per i consigli che mi hai dato stasera … -
Joe non fece una piega … e senza neppure risponderle, se ne andò …

 

Stavano ricontrollando  la difesa del caso Edison-Butch quando Jet esordì all’improvviso ...
-Hai deciso di darle una possibilità? –
Joe alzò lo sguardo verso di lui e rispose categorico … -Se ti riferisci alla barista … no. –
-Beh … però, almeno hai capito a chi mi riferivo! –
-Non ci voleva molto! Sei prevedibile! … non fai altro che parlare di lei!-
-E’ vero … hai ragione, ma … mi sta simpatica!-
-Non ti sta simpatica! … te la vuoi solo fare! … è diverso!-
Jet sospirò … -No … te l’ho già detto! Perché non ci credi?-
-Perché ti piace troppo … -
-Perché a te no? –
Shimamura lo squadrò … -No. –
-Non è vero … e lo sai anche tu … -
Joe non rispose, glissando volontariamente sul discorso … e tornando subito a concentrarsi sulla loro pratica …

 

-Salve ragazzi! Che bello rivedervi! Mi siete mancati!– li accolse allegra e pimpante…
-Ci siamo visti solo l’altro ieri! – gli rispose acido Joe …
-Sì, lo so … ma ieri, che era giorno di chiusura, ho sentito la vostra mancanza! –
-Ma dai?! … davvero?! … - rispose ironico guardandosi attorno …
-Perché non ci credi? – gli chiese interdetta …
Lui si voltò verso di lei .. e la guardò con aria infastidita … -No, no … ci credo! … ma se continui ad atteggiarti a ragazzina infantile e forzatamente simpatica … non ti prenderà mai sul serio. – le disse secco …
La ragazza si irrigidì … e annuì debolmente, senza protestare …
-Bene!- disse trionfante … - … ora che ti sei zittita … hai qualche possibilità in più! … intendo, ovviamente, con lui! –
Françoise, nuovamente ripresa e mortificata, si morse nervosamente un labbro … -Cosa … vi preparo? –
-Per me un gin tonic . - chiese con freddezza …
Jet guardò l’amico con una certa perplessità .. rimanendo un attimo in silenzio … poi, ripresosi dal suo stupore, per il comportamento insolito dell’amico, chiese anche lui un drink …

 

-Quindi? –
-Quindi cosa? –
-E’ già qualche sera che ti guardi attorno … senza un vero motivo e … non ti apparti con nessuna ragazza … - alluse debolmente …
-Beh, certo … se continuiamo a venire qui, ritrovo sempre le stesse ragazze! … e sai: io non bisso mai!-
-Ah, beh! Ovvio, Paganini! … quindi è questo? … stai solo cercando qualcuna che non ti sei già fatto! –
-Uhmmmm … - grugnì contrariato …
-E io, che pensavo che ti stessi studiando il comportamento del tipo della sicurezza! -
-Ti vorrei fare presente … che mi piacciono sempre e solo le donne! … anche se nelle ultime sere non mi sono scopato più nessuna. –
-Questo lo immaginavo! … grazie! –
-Meglio mettere le cose in chiaro. No si sa mai! Ti venissero strane idee!– disse stizzito …
-Certo, come no! … piuttosto … che ne pensi? .. ha qualche speranza con il tipo? –
-Chi? … la barista? … -
-Sì … proprio lei! … la mia amica … -
-Devo essere sincero? –
-Sì … con me lo puoi essere … è con lei che è meglio che tu non lo sia! … conoscendo il tuo garbo negli ultimi periodi! -
-In realtà … sarebbe meglio se lo fossi con lei! … comunque … - mandò giù un sorso del suo drink … - … dipende da cosa intendi per qualche speranza … -
-Beh … suppongo che a lei interessi frequentarsi seriamente … -
-Uhm, se è questo … allora è un problema! … perché, lui non cerca una relazione seria!… ma solo sesso . –concluse schietto …
-Ottimo! .. è l’uomo per lei! – disse sarcastico …
-Sì! Il prototipo del principe azzurro! –
-Uhm … quindi … è meglio se le facciamo desistere dal suo obiettivo … -
-No! Perché? … se lei vuole quel coglione … noi … glielo consegneremo su un piatto d’oro. -disse con voce atona …
-Noi? … -
-E’ amica tua … non mia. Io farò solo il consigliere. –
Il consigliere? … certo, come no?! … ora si chiama così?! … coglione!
-Ah! … bene! - lo guardò un attimo e poi gli fece una semplice domanda … - Perché?… -
-Perché cosa? … -
-Perché  … se è quello sbagliato, glielo dobbiamo consegnare su un piatto d’oro? … non sarebbe meglio farle aprire gli occhi e magari, cambiare idea? –
-Lo sai come si dice, vero? … attento a desiderare qualcosa … potresti averla … - concluse osservando con un certo fastidio il tipo della sicurezza …
Jet rifletté un attimo sulle sue parole … -Da come parli … sembra quasi, che tu voglia farla scontare alla persona sbagliata … sai? –
Joe appoggiò il bicchiere sul tavolo, senza rispondere alla sua domanda … -Su andiamo … domani abbiamo l’udienza preliminare del processo Edison-Butch … -

 

L’udienza preliminare era andata bene e Jet aveva proposto di andare a bere qualcosa fuori, per scaricare un po’ la tensione della giornata …
-Spiegami una cosa … è così tanto divertente per te, venire a vederla sbavare per un coglione che non gliene frega nulla di lei? –
-Parli di Fran? –
-Di chi altro?! –
-Boh?! … sai, con te … non si sa mai! E comunque … a me non importa con chi se la intende !… ma a quanto pare, a te sì … da come sei irritato! -suggerì, buttandola lì …
-Sai che sei spiritoso quanto un chiodo conficcato nel piede?! –
-Uhm … e allora perché ti infastidisce così tanto la cosa? –
-Non mi infastidisce assolutamente la situazione! … ma lei! –
-Ok … ho capito … - sospirò rassegnato … - Comunque … che farai? … l’aiuterai lo stesso a conquistarlo, anche se è quello sbagliato?… - ci pensò un attimo … - A pensarci bene però … dal tuo punto di vista, è più farle un torto che un piacere … –
-Infatti … te l’ho già detto : sarà un vero piacere consegnarle tra le mani … quel coglione!-
-Uhm … ti sei pure trattenuto!- disse ironico entrando dentro al Blue Jasmine …
-Cioè? –
-Pensavo che avresti usato un espressione meno fine .. –
-E cioè? –
-Lascia stare … non vorrei aizzare ulteriormente il can che dorme … -
-Io non dormo … sono molto sveglio. – disse nervosamente …
Quando arrivarono, Françoise stava parlando proprio con il tipo della sicurezza … e Joe si incupì vistosamente …
La cosa non sfuggì ovviamente a Jet che piegò la bocca in un sorriso compiaciuto …
-Come era? … non me ne frega nulla con cui se la intende?!Tsk! –
-Taci. Non sei degno di risposta. – ringhiò mettendosi a sedere e voltando la testa dall’altra parte, per non guardare i due parlare …
Attimi dopo però, la ragazza li raggiunse allegra …
-Salve ragazzi! –
-Hey … ciao bellissima! – le sorrise Link …
Shimamura invece, fece finta di non sentirla e non la degnò neanche di uno sguardo…
Lei se ne accorse, ma per niente scoraggiata dal suo comportamento burbero e scostante, si avvicinò a lui … - Ho bisogno di te … - gli sussurrò dolcemente …
-Da quando? – rispose scettico e infastidito, senza guardarla in volto …
-Dai … non fare il sostenuto! … ho bisogno che tu mi dia un consiglio … con Denny!-
A Jet sfuggì una risatina, vedendo l’espressione dell’amico contrarsi in una maschera di irritazione pura …
-Perché non chiedi a Jet? –
-Uhm … finora .. sei stato sempre tu a darmi consigli e … hanno funzionato! -
-Guarda che Jet si potrebbe offendere! – rispose per scrollarsela di dosso … ma l’altro, senza scomporsi e per rilanciargli la palla, intervenne subito …
-No, no! Assolutamente! Si sa …  tra i due … sei tu quello con più esperienza sulla materia! – rise debolmente mentre Joe lo fulminava con lo sguardo …
La ragazza continuava a guardarlo … -Dai … considerami! - piagnucolò come una bambina … -Per favore! -
-Uhm … ma te l’hai mai detto nessuno che sei snervante?! – sbottò all’improvviso …
-Daiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Ti prego! Farò qualunque cosa, se mi aiuti! Anche rimorchiarti le sfortunate di turno! –
L’avvocato si voltò bruscamente verso di lei, incenerendola con lo sguardo … -Dopo questa, arrangiati!- fece per alzarsi e andarsene via quando lei lo afferrò per una mano, trattenendolo … il ragazzo si irrigidì come una statua e sentì il cuore mancare un battito …
-Scusami … devo imparare a trattenermi e … a fare meno la stupida … - il tono della sua voce era sincero e contrito e lui lo accusò come un colpo in pieno petto … una sorta di pugnalata precisa e senza pietà al cuore …
Raccolse nervosamente i suoi pensieri e slacciandosi dalla sua presa, la guardò … -Che vuoi sapere? –
Lei sorrise … -Grazie … -
-Che vuoi sapere? Forza! … non ho intenzione di perdere tutta la sera dietro alle tue domande.- sottolineò stizzito e agitato ..
-Sì, sì … scusa! Ecco … - inspirò .. – Beh … mi ha chiesto di andare da lui … domenica … dopo la chiusura del locale e …  -
-E … ? –
-Beh, ecco … ho accettato subito … senza pensarci … e mi chiedevo se … forse, ho fatto male a non rifletterci prima di accettare … tu che ne pensi?  –
Shimamura aggrottò la fronte, squadrandola … -Mi stai veramente chiedendo questo?–
-Sì … perché? … -chiese sorpresa e con innocenza …
-Non ho capito quale è il tuo dubbio.- rispose secco … con i nervi a fior di pelle …
-Beh … forse … avrei dovuto tirarmela un po’ … no? Non vorrei che fraintendesse le mie intenzioni … –
-Dipende! –
-Da cosa? – gli chiese guardandolo interrogativa …
-Se gliela vuoi dare o meno!-
-Uhm … -
-Uhm cosa?!? Non mi guardare con quello sguardo! E’ ovvio che cosa voglia da te! E’ un uomo!–
Lei alzò un sopracciglio … -Guarda che suona male ciò che hai appena detto! Inoltre, ti vorrei ricordare che appartieni a quella specie! – lo ammonì ..
-Appunto! … proprio perché ne faccio parte, so bene cosa vuole!-
Sospirò … -Sicuro? –
Il ragazzo la guardò incredulo … -Voglio sperare che tu stia scherzando … sai?! –
-Uhm … - mugolò poco convinta …
Irritato continuò … -Secondo te perché allora, ti avrebbe invitato da lui?! –
-Non so … magari a vedere un film … oppure a bere qualcosa … -
-Eh?!? … Scusa, ma … non c’eri già uscita?!? … non era successo niente in passato?!? –
-Beh … ecco … ti vorrei ricordare che sono qui solo da poco! … quindi … non è che abbia avuto tutte quelle occasioni per andarci fuori! … siamo stati solo un paio di volte a bere qualcosa assieme, il giorno di chiusura! -
-Uhm … e non è mai successo nulla?!? … ti sei fatta un tuo filmino personale con il niente?!? – chiese particolarmente agitato e infastidito …
-Non mi sono fatta un filmino personale con il niente! … e a casa mia, se uno ti chiede di uscire, significa che ci sta provando! … e quindi gli interessi!–
-Su questo non ho dubbi! … qualcosa che gli interessa di te, c’è sicuramente! … comunque … - sospirò stufo di quella discussione … - … c’ha provato o no?!? –
-Non proprio … - abbassò lo sguardo imbarazzata … -Cioè … -
Sgranò gli occhi … -Basta! Non voglio sapere altro! Mi è sufficiente ciò che ho sentito!- concluse esasperato alzando le mani al cielo in segno di resa ..
Tutto questo mentre Jet li stava osservando e scuoteva la testa rassegnato e sconvolto…
-Uhm … non mi trattare male! … se sapevo tutto, mica chiedevo a te!- disse mettendo il broncio …
-Non avevo dubbi! –  notò seccato …  - Insomma … che vuoi sapere?!? … se hai fatto male o meno?! … perché se è quello, ti ho già risposto! Dipende tutto da cosa vuoi fare! –
-Uhm … capito … - annuì …
-Quindi? – le chiese aspettando che lei dicesse qualcosa …
-Quindi … cosa? … -
Scosse la testa esaurito … -Uhm … stasera è un optional lavorare o cosa?! … io vorrei bere! Quindi … ci chiedi cosa vogliamo, di grazia?! –
-Noioso … quanto la fai lunga! – sbuffò annoiata … - Sentiamo … cosa volete?-
-Qualcosa da bere! … e che sia commestibile! E che non abbia l’aspetto di una spremuta di pipistrello! –
-Altro? – chiese ironica …
-Sì. –
-Cosa? –
-Che ti sbrigassi a farlo! –
-Uffffffffffffffff!!!! Certe volte sei proprio noioso!- concluse mettendosi a preparare i drink …

 

-Ma secondo te … - iniziò …
-Secondo me cosa?!? – chiese scocciato … guardando disperato il soffitto …
-Che dovrei mettermi? … non so … c’è qualche tipo di abbigliamento che … suggerisce più una cosa … che un’altra? –
Alzò un sopracciglio con disappunto … -Cosa intendi? –
-Non so … se mi metto la minigonna … lo interpretate come un segno di assenso? –
-Beh, certo … se ti presenti con una minigonna invisibile … o una scollatura che lascia poco spazio all’immaginazione … certo non la prendiamo come … tu stai da una parte e io dall’altra! – sospirò sfinito … non ne poteva più …
Ogni tanto guardava verso Jet … in richiesta di aiuto, ma l’amico era molto abile ad eludere la cosa … voltandosi a guardare altrove o a fare altro …
-Uhm … domanda … - gli si avvicinò … - … che cosa vi intriga di più … come biancheria?-
Joe la squadrò turpe … - Da questa domanda … devo intuire che hai già deciso che gliela darai?!? –
-No … era solo curiosità! – disse diventando rossa in volto …
Inspirò profondamente, contando fino a dieci … -Beh … tenendo conto che ognuno hai i propri gusti … ti direi fondamentalmente qualcosa di sexy! … tipo raso nero! - a quelle parole però, si rivolse a Jet … -Ecco Jet … dacci un parere! … tu … che tipo di biancheria, trovi provocante addosso ad una donna?-
Link lo guardò interdetto … -Beh, ecco … non saprei … qualcosa in pizzo bianco?-
-E’ una domanda la tua?! – gli chiese sarcastico …
-Ma … non saprei! … voglio dire … - si fermò imbarazzato …
-Vuoi dire? … - chiese la ragazza incuriosita …
Link deglutì nervosamente … e Joe, snervato, rispose al posto suo …
-Quello che Jet vuole dire … è che … per quello che vale … è indifferente! Tanto … vi dura addosso un battito di ciglia! –
-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! Ecco … dimentico sempre la differenza tra noi … e voi! – disse ironica …
-E cioè? … che noi andiamo al punto?! … mentre voi … ci girate attorno?! –
-Io non lo direi proprio così … - obiettò contrariata …
-No, no!E’ così! Fidati! – sospirò esasperato .. – Basta … mi sono rotto. Andiamocene! – disse alzandosi in piedi spazientito ..
Link si alzò anche lui … -Va bene … mi sa che tanto è meglio … visto la piega che ha preso la discussione! - fece notare …
Ma prima che se ne andassero, Joe si voltò verso di lei … -Domanda … come dici tu … non ti sei chiesta come mai non ti ha chiesto di andare da lui stasera … o domani … o ancora dopo domani? … ma solo domenica? –
Lei lo guardò interdetta … non capiva cosa volesse suggerirle … - Che intendi? … -
-Riflettici … non sei stupida … salvo che … tu non voglia vedere come stanno le cose … - la guardò dritta negli occhi .. – Prima di dargliela a prescindere … pensaci… - senza aggiungere altro, alzò i tacchi e se ne andò …

 

Era il tardo pomeriggio di lunedì ed era tornato a casa da poco …
Sfortunatamente, aveva avuto un estenuante giornata di lavoro … dopo l’udienza infatti, era stato costretto a tornare in ufficio, insieme a Jet, a modificare la difesa … Purtroppo per loro, l’accusa aveva giocato sporco, presentando a sorpresa dei nuovi documenti di cui non sapevano nulla …
Che palle! Ci mancavano solo quei maledetti documenti!
Sbuffò mandando giù un sorso abbondante di scotch …
Gli giravano a mille … e se avesse potuto, avrebbe distrutto qualcosa …
Aveva addosso un tale nervosismo che avrebbe potuto abbattere una casa! … ovviamente però, non la sua!
Si lasciò cadere stancamente sulla poltrona del suo salotto ..
Forse … è meglio che mi butti sul letto e mi metta a dormire ..
Neanche la doccia che aveva fatto appena tornato, era riuscita a scuoterlo! … inoltre, non aveva neanche fame … erano infatti, già un paio di giorni che gli si era chiuso lo stomaco per lo stress e per l’agitazione …
Guardò il soffitto … e proprio quando aveva deciso di alzarsi per andare a letto … suonarono al campanello …
E ora chi cavolo è?!
Si alzò nervosamente e andò ad aprire … e mancò poco che non gli venisse una crisi di nervi …
-Tu! – sgranò gli occhi, incredulo …
-Ciao … - mormorò debolmente … tenendo la testa bassa …
-Che cazzo ci fai qui?!? … e soprattutto … chi ti ha detto dove abito?!? –
-Ho telefonato a Jet … - balbettò timidamente …
-Jet? … hai il suo numero di telefono?! –
Annuì …
-Perché?!? … voglio dire … - sbuffò … - Ok … non me ne frega un cazzo del perché hai il suo numero! Ma perché sei qui?!-chiese con voce estremamente infastidita …
-Avevo bisogno di parlarti … -
-Perché?! –
-Non siete più venuti al locale da … quella sera in cui mi hai detto cosa fare con Denny e … non sapevo quando sareste tornati … visto che … siete tanto presi dal processo di Edison-Butch … -
Aggrottò la fronte … -Come fai a sapere che caso stiamo seguendo?!? –
-Me lo ha detto Jet … -
-Ah .. giusto! Come ho fatto a non pensarci?!? … comunque … se sai che siamo tanto presi dal lavoro … perché sei venuta a rompere?!? –
-Uhm … scusa … non volevo disturbarti … è solo che … pensavo che a quest’ora … ti stessi riposando … e che quindi … non ti avrei infastidito … -
-Tu infastidisci sempre! Indipendentemente da tutto! E a maggiore ragione quando sto riposando! – gli rispose piccato …
-Scusa … - sussurrò … mordendosi le labbra e stringendosi nelle spalle …
-Cosa vuoi? – le chiese secco …
-Parlare un attimo con te .. –
-Uhm … di Denny? – chiese stizzito …
-Sì … -
Sospirò nervosamente … -Ok … forza! … entra in casa! … ma che sia una cosa rapida! -

 

Tempo dopo, stavano sorseggiando in silenzio del liquore alle rose …
Joe guardava con aria assente il suo bicchiere … cercando di riposare la mente e di riflettere su cosa lei gli aveva raccontato …
Alla finì esordì … - Quindi … facendo il punto … ti ha messo la lingua in bocca e … la mano sotto la gonna … -
Lei annuì …
-E … ? … c’è stato un dopo?! –
Lei scosse la testa … restando muta …
-Uhm … quindi … perché ci sei andata, se non avevi intenzione di dargliela?!? Eppure … lo avevamo già appurato, che cosa volesse! Eri già cosciente che ti volesse scopare!O almeno … te lo avevo detto io, chiaramente!- concluse con tono un po’ troppo alterato …
-Uhm … -
-Uhm … cosa?!? Parla! – la esortò bruscamente …
-Uhm … - disse mogia …
-Cosa non ti torna?! … eppure è chiaro! –
Lei continuò a stare in silenzio … con gli occhi bassi … guardando il suo bicchiere … e stringendosi nel cappotto …
Vedendola in quello stato, Joe tentò di darsi una calmata … - Piuttosto … non hai intenzione di toglierti quel cappotto? … vuoi tenerlo ancora allungo? – provò a smorzare i toni, cambiando discorso …
-No … tanto vado via subito … non voglio disturbarti oltre … - e dicendo così, si alzò in piedi … posò il bicchiere con il liquore sul tavolo e sospirò mestamente …
Lui la guardò contrariato …
-Cosa non ti torna? – le richiese questa volta, ma con tono più tranquillo …
Ci pensò un attimo … non perché non sapesse cosa dire, ma se fosse il caso di dirlo … visto che forse, poteva immaginarsi la risposta … -E’che … possibile che vuoi uomini … riusciate ad andare con una donna senza provare nulla? –
Shimamura si irrigidì …
-Voglio dire … possibile che … non proviate alcun sentimento? … neanche un po’ di affetto? –
Prese fiato … -Beh ... è un po’ diverso per un uomo … prima … in genere … ciò che ci prende, è l’attrazione fisica … poi … in un secondo tempo … magari subentra altro … - mormorò debolmente a disagio …
-Ma non è detto … vero? – chiese mestamente …
-No … -
-Capisco … grazie per la spiegazione … e anche … per il suggerimento dell’altra sera … -
Il ragazzo annuì …
-Vado … ti lascio andare a riposare … notte … - e senza dire altro, come se fosse stata di materia impalpabile, si dileguò … senza fare rumore …

 

Tra alti e bassi … tra consigli e suggerimenti più o meno gentili … e tra lo stress del processo, passò un’altra settimana …
-Ti vedo molto provato a questo giro … -
-Mi stupirei se fosse diverso! … abbiamo tra le mani, probabilmente, il caso più importante e ostico nella storia della giurisprudenza degli ultimi dieci anni! -
-Uhm … all’inizio … non l’avevi posta proprio così! Ti vorrei ricordare che, mesi fa, quando abbiamo assunto l’incarico, hai esordito dicendomi che sarà una passeggiata per due come noi! – gli fece notare …
-Ero un coglione! – concluse semplicemente, concentrandosi poi sulle carte …
-Ah … -
-A proposito … - iniziò a dire con non curanza e malcelato disinteresse …  - … l’hai sentita negli ultimi giorni? –
-Chi? – fece finta di non aver capito …
Joe lo guardò di sbieco … -Hai capito benissimo. –
-No!- disse con sorriso sornione …
Non disposto a sbilanciarsi oltre, tornò a leggere i documenti del processo …
Jet lo guardò un attimo, osservandolo … aveva un’aria diversa … tutto sommato, più mite e meno astiosa … era come se qualcosa dentro di lui si fosse placato … e fosse tornato alle sue origini …
Chissà … forse … era la volta buona che si sarebbe ricreduto …

 

All I need's a little love in my life
All I need's a little love in the dark
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart
I need a little loving tonight
Hold me so I'm not falling apart
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart

Yeah...

Shot gun, aimed at my heart, you got one
Tear me apart and then some
How do we call this love
I try to run away but your eyes
Tell me to stay oh why-y
Why do we call this love

It seems like we've been losing control
Somebody tell me I'm not alone
When I say

All I need's a little love in my life
All I need's a little love in the dark
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart
I need a little loving tonight
Hold me so I'm not falling apart
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart2

Erano le tre di notte passate quando si staccarono dai documenti del caso Edison-Butch…
-Per fortuna, domani è sabato e non dobbiamo andare in udienza … - concluse sbadigliando … e sgranchendosi la schiena …
-Sì … per fortuna … - mormorò con tono assente sorseggiando una tazza di tè caldo…
-Via … torno a casa a dormire … - concluse guardando con particolare interesse l’ora sul suo orologio …
-Sei sicuro di non voler dormire qui? … tengo sempre la camera degli ospiti pronta … non dovresti neanche aspettare … ti potresti buttare sul letto immediatamente … -
-Uhm … la tua offerta è allettante, ma … voglio tornare a casa … ho bisogno di farmi una doccia … cambiarmi … etc etc … -disse stancamente …
-Beh … nessuno te lo impedisce di farlo anche qui! … hai tutto a tua disposizione! … e a me non dai fastidio … anche perché penso di stare ancora un po’ sveglio  … se ci riesco, vorrei portarmi un po’ avanti con il caso Keyne … per non ritrovarmi con l’acqua alla gola dopo l’udienza finale di martedì di Edison-Butch …. -
-Fai un po’ come ti pare … io non riuscirei a concentrarmi un minuto di più … - sbadigliò nuovamente …
-Per ora, mi sento ancora molto vigile e attento .. –
-E’ un impressione … stai tirando avanti solo per inerzia … - Jet riguardò nervosamente l’ora …
L’amico lo notò e gli chiese spiegazioni … - Che hai? … perché guardi con tanta ansia l’ora? … stai aspettando … qualche telefonata o … messaggio? - chiese con una certa titubanza e un velato interesse …
-Beh … ecco … - sospirò … e strinse le mani con una certa agitazione …
-Vuoi dirmi qualcosa? … - gli chiese preoccupato …
Link rifletté un attimo e poi, facendo un bel sospiro … -Stasera … dopo la chiusura del locale … doveva andare da lui … - concluse a disagio, abbassando il tono della voce …
A quelle parole, Joe non si scompose di una virgola, ma rimase totalmente impassibile …
-Non sapevo se dirtelo o meno … -
-Perché non avresti dovuto dirmelo? … lo sai … per me è indifferente … - fece appello a tutte le sue capacità di mentire e di mascherare i propri sentimenti …
-Sì, certo … hai ragione … non so perché mi sono fatto tanti problemi … - fece finta di credergli … -Adesso però, è meglio che vada … notte … - e senza aggiungere altro, lo lasciò solo …

 

Aveva un tale mal di testa che avrebbe voluto cominciare a battere la testa contro lo spigolo del muro, per non sentirlo più! … ma alla fine, optò per due compresse di un antidolorifico che trovò per casa e per un po’ di riposo!
Andò infatti, a distendersi sul divano, ma a causa della spossatezza che aveva addosso, si appisolò nel giro di pochi minuti …
Non sapeva quanto tempo fosse passato e neanche che ore fossero, quando fu risvegliato dal suono del campanello … tuttavia, intuì che, dal buio che c’era fuori, non si fosse addormentato proprio da poco …
Si alzò, ancora intontito dal sonno e dal mal di testa, che per fortuna sua si era attenuato, e si diresse barcollante verso la porta …
Si stropicciò gli occhi, tentando di darsi una parvenza minima e poi aprì …
Appena se la trovò di fronte, esordì disperato … -Che cosa ho fatto di male per meritarmi questa tortura?! … - si portò, avvilito e stanco, una mano alla testa … quella sera non ce la poteva proprio fare, a reggere lei e i suoi discorsi …  -Che vuoi? … perché sei qui? .. – le chiese stizzito e con sufficienza …
Lei rimase in silenzio … ferma e immobile, davanti a lui … con gli occhi tristi e bassi…
Non sentendo risposta, la guardò interdetto … -Hey? … mi hai sentito? –
Continuando a non rispondergli, la ragazza alzò entrambe le mani, portandosele al volto e coprendoselo … e infine, iniziò a piangere a dirotto …
Joe alzò un sopracciglio contrariato … e sbuffò nervosamente … -Forza entra … e raccontami cosa è successo … -
Françoise non fece una piega: rimase dove era … continuando a piangere disperata sull’entrata di casa sua … come se non lo avesse neanche sentito …
Il ragazzo, che non aveva molta pazienza di suo in quel periodo e in particolare con lei, si spazientì dopo un istante … così, l’afferrò con finto poco riguardo per un braccio e la trascinò in casa … facendola mettere a sedere sul divano …
-Ora smettila … e dimmi subito che è successo … - le chiese piegandosi sulle ginocchia davanti a lei per guardarla in volto …
Cercando di trattenere il pianto, la ragazza alzò gli occhi verso di lui e se li asciugò con il dorso delle mani …
-Odio tutti gli uomini! Sono dei schifosi bastardi!- disse tra un singhiozzo e l’altro …
Shimamura aggrottò la fronte … - Bene … constatato questo … che è successo? –
Ricominciò a piangere … e lui si innervosì ancora di più ..
-Ascolta : di questi periodi ho poca pazienza … quindi, dimmi subito cosa è accaduto! … perché se ti ha messo le mani addosso contro la tua volontà … devo chiamare la polizia … e denunciarlo! … ovviamente però, se è ancora vivo dopo che è passato tra le mie mani ! - concluse aspramente …
Sentendo le sue parole, Françoise  iniziò lentamente a calmarsi … e lo guardò … -Lo faresti veramente .. per me? … - chiese, cercando conferma nei suoi occhi …
Lui scosse la testa con una certa agitazione  … -Il punto non è quello! … ma è se devo farlo o meno! .. quindi … parla! Perché la mia pazienza è finita! –
La ragazza si morse un labbro … -No … non mi ha messo le mani addosso … -
Lui sospirò con un certo sollievo … -Per fortuna … - e così dicendo, si alzò e andò a preparare del tè …

 

Minuti dopo, le porse una tazza di tè verde …
-Prendi … non è Valium, ma qualcosa fa … - le disse accomodandosi anche lui sul divano, accanto a lei ..
-Grazie … - ne mandò giù un piccolo sorso e poi, sospirò …
-Ora … dimmi cosa è successo … - il suo tono era stranamente tranquillo …
-Niente … che tu non mi avessi già anticipato … -
-E cioè? … -
Inspirò profondamente e si voltò verso di lui, facendosi coraggio … - Ieri sera … dopo la chiusura … sono andata da lui e … - abbassò all’improvviso gli occhi … rimanendo in silenzio …
-E … sei stata con lui … - concluse lui con un tono strano …
La ragazza scosse la testa … -No … -
-No? … - era sorpreso … -Perché? … cioè … - si perse in una goccia d’acqua …
-Ti risparmio i particolari … comunque … ad un certo punto … spostando la roba dal suo letto … mi ritrovo fra le mani un paio di slip neri … in pizzo … - chiuse gli occhi … stringendo le palpebre e trattenendo le lacrime … - … non puoi neanche immaginarti come mi sono sentita in quel momento … - inspirò di nuovo … -Solo allora ho realizzato veramente cosa tentavi di dirmi … - si morse un labbro … - … non avevo voluto crederti! … avevo pensato che parlassi di lui così … solo per farmi dispetto! … e invece … tu sei stato sempre sincero con me! … anche a costo di farmi soffrire! … invece di lasciarmi sbagliare come una cretina … - si portò una  mano alla fronte … -Sono stata una completa stupida! … una deficiente! … e tu … avevi avuto sempre ragione a trattarmi male … me lo meritavo … - concluse depressa … mentre alcune lacrime le rigavano il volto …
Ascoltando le sue parole, il ragazzo sentì il cuore stringersi … e diventare piccolo piccolo per il dispiacere …
-Non è così … non sei tu che ti devi biasimare … è lui che ha sbagliato … giocando con i tuoi sentimenti … - disse con un filo di voce …
-Grazie … ma riconosco tranquillamente le mie colpe … e non devi sollevarmi dai miei errori … so riconoscerli benissimo … -
-Ti sto solo dicendo la verità … non ti sto indorando la pillola .. –
Lei annuì … -Va bene, allora … ti ringrazio … - sorrise debolmente … e poi con tono amaro, aggiunse ironicamente … -Beh, ora so anche cosa predilige! … il pizzo nero!- piegò la bocca in una smorfia, trattenendo le lacrime …
-Uhm … gusti! … e comunque, ad un uomo piace sempre la biancheria che indossa la donna che gli interessa … -
-Ah … come il seno? … -
Joe aggrottò la fronte … -Cioè? –
Lei rise tra le lacrime … -Ad ogni uomo piace il seno della propria ragazza!-
-Ah … giusto! … chissà perché non ci avevo pensato?! … visto che sono un uomo…- concluse abbozzando un sorriso forzato …

 

Tempo dopo, si era finalmente calmata ed era tornata a sorridere … la cosa lo rincuorò molto …
-Senti … che ne dici se … andassimo a bere qualcosa, fuori assieme? – gli chiese …
-Ora? ! – guardò l’orologio … erano quasi le undici … non era tardissimo, ma .. domani aveva l’ultima udienza del caso Edison-Butch … senza contare che doveva riguardare dei documenti proprio per il caso …
-Dai … solo una bevuta! .. torniamo subito … -
-E’ tardi … e io domani ho una giornataccia ! – concluse mettendo le tazze nella lavastoviglie …
-Dai … ti prego! - mugolò triste …
Sospirò esasperato … -Va bene … ma solo una bevuta! –
-Ok! Tranquillo! – sorrise …

 

-Dove diavolo siamo?! –
-Non ti piace? –
-E’ una bettola! – le fece notare entrando nel locale …
-Non dire così!  Lavoravo qui, prima di essere assunta al Blue Jasmine! –
-Uhm … ora si capiscono molte cose … - disse ironico …
-Spiritoso! –
Lui scosse la testa rassegnato, seguendola fino al bancone …
Appena arrivò, un uomo sui cinquanta, la salutò tutto sorridente … - Guarda chi si vede da queste parti! La nostra piccola Fran! – fece il giro del bancone e venne ad abbracciarla …
-Che bello rivederti Simon! –
-No, bello è rivedere te, piccola! Credimi! – le sorrise … -Ma che ci fai da queste parti? … non sei andata a lavorare ai piani alti? –
-Avevo voglia di fare un giro tra le mie origini e … fare una bella bevuta con un mio amico!- concluse indicando Joe …
L’uomo lo guardò un po’ sospettoso … -Chi è questo damerino? … -
Shimamura aggrottò la fronte contrariato … stava per dire qualcosa quando lei intervenne, lasciandolo a bocca aperta …
-E’ il miglior avvocato della città, ma è soprattutto … il miglior amico che si può avere!-
Simon guardò il ragazzo un po’ scettico, però … -Ok … se lo dici tu … mi fido!- il tipo tornò al suo posto … -Quindi? … che vi offro da bere? … -
-Uhm … non saprei … - si voltò verso Joe … - A te che va? … -
-Quello che ti pare … basta che sia una cosa rapida!-
-Uhm … va bene … - tornò a guardare il barista … -Che hai di buono? … -
-Di buono? … -
Annuì ..
-Sei proprio sicura di quello che dici? … - le chiese avvicinandosi a lei e dicendole a bassa voce … - Non è che quel tipo mi convinca molto … -
Lei rise debolmente … -Tranquillo … è a posto!-
L’uomo annuì e tirò fuori da sotto il tavolo una bottiglia immacolata di rum …
-Uhhhhhhhhhhhhhhh! Rum! – esordì lei …
-Sì … di primissima qualità! La bottiglia più costosa della città! -
-Ottimo! E’ proprio ciò che volevo! – senza fare grandi complimenti la prese … -Mi allunghi, per favore, due bicchieri da rum, Simon? –
-Tieni … - glieli diede … - Mi raccomando … vacci piano con quella roba … -
-Non ti preoccupare! Sono o non sono, la miglior barista di Boston?! –
Il tipo sorrise … -Ok … -
Shimamura alzò un sopracciglio … non era proprio convinto di quell’ultima affermazione ...
La miglior barista di Boston?!? … da che punto di vista?! .. da quello di uno psicopatico?!
La ragazza si guardò un attimo attorno e poi, si rivolse al ragazzo … -Seguimi … -
Senza neanche aspettare la sua risposta, si incamminò verso una porta laterale del locale e vi sparì dietro … lui pensò un attimo a cosa fare … o la seguiva … o la lasciava lì …

 

-Che ne dici? – singhiozzò …
-Che sei ubriaca! –
-No! – singhiozzò nuovamente …
-O sì, che lo sei! Eccome! – concluse mandando giù un bel sorso di rum …
-Non dire sciocchezze! Sono sobrissima! – singhiozzò nuovamente …
-Allora prova ad alzarti in piedi e a camminare … -
Alzò stancamente il viso verso di lui … -Fatica … -
-Sì, certo! Ora si dice così?!? –
Appoggiato in piedi, con la schiena contro il muro, guardava assorto e sereno Boston di fronte a sé …
Da lì, aveva una visuale quasi completa della città … piena di luci … suoni … rumori … che sembravano provenire da lontano e arrivavano a lui come ovattati …
-A parte gli scherzi … che te ne pare? … non è il posto più bello di Boston? –
Lui annuì …
-E … del rum? … che ne pensi? –
-Davvero eccezionale! … probabilmente il migliore che abbia mai assaggiato! –
-Con quello che costa … lo volevo sperare! – singhiozzò di nuovo …
-Perché? … quanto costa? –
-Uhm … a occhio e croce … con questo tipo di colore, lavorazione e invecchiamento … sui 200$ … -
-Cosa?! – la guardò incredulo …
-Cosa ti immaginavi? … che ti portassi a bere roba da quattro soldi? .. in qualche locale chic di Boston? … guarda che … anche se non lo credi … io so il fatto mio, in fatto di alcolici! –
-Infatti … non lo credo! –
-Spiritoso! – singhiozzò …
-Senti … non credi che … dopo aver bevuto una bottiglia di rum, a mezzo, sia l’ora di tornare a casa?! … visto anche l’ora … - sottolineò sarcastico …
-Uhm … ok .. va bene … avevo detto una bevuta! Quindi che sia solo una bevuta! –
La guardò di sbieco … -E tu, questa la chiami una bevuta?! .. ma sai quanto alcol ti sei mandata giù, barista dei miei stivali?!? –
-Uhm … non urlare! – disse tentando di alzarsi e ricadendo giù, miseramente a terra…
-Non sto urlando … sei tu che sei ubriaca! –
-Non sono ubriaca! –
-Ah, no? … allora perché non riesci ad alzarti?!? … sai che, se ti facessero l’alcol test ora, ti metterebbero in prigione? –
-E a te no?!? … che hai l’esenzione perché sei il miglior avvocato di Boston?!? – chiese piccata …
-Non sono il miglior avvocato di Boston … - le disse aiutandola ad alzarsi …
-Questo non è quello che dice Jet … -
-In che senso? … -
-Che Jet … ha sempre detto che sei il migliore! – singhiozzò … barcollando visibilmente …
-Davvero? … -
-Sì … e ora andiamo … stando in piedi … mi gira troppo la testa … -

 

Dopo quello che sembrò un’infinità, raggiunsero finalmente l’auto del ragazzo …
-Ascoltami bene … - le disse guardandola in faccia … - Se ti senti male … dimmelo! Che mi fermo! Hai capito? –
-Va bene … - singhiozzò …
-Sicura di aver capito? –
Annuì …
-Possiamo partire? … ti senti bene? … -
-Benissimo! Mai stata meglio! – singhiozzò …
Lui scosse la testa rassegnato … -Basta che non mi vomiti in auto … -
-Tranquillo! … so benissimo che tieni alla tua auto! – singhiozzò … -Me lo ha detto Jet!- concluse ridendo …
-Uhm .. secondo me … Jet parla un po’ troppo … - concluse mettendo in moto … -Allora? … dove ti porto? –
-A casa! Yohoo!!!–
-Sì … e questo lo sapevo anche da solo! Ma … dove abiti? –
Lei lo guardò stranita … -In che senso? … -
Joe aggrottò la fronte … -Nel senso che … dove abiti? … casa tua, dove si trova?! –
-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! In quel senso!- singhiozzò …
-Sì … in quel senso! … quindi? –
-Uhm … non me lo ricordo … - disse con tono smarrito …
-Come non te lo ricordi?!? – si spazientì … possibile che fosse così ubriaca?!?
-Uhm … no ... non lo ricordo … - mugolò triste …
-Ok … va bene … - respirò un paio di volte riflettendo … -Ok … ci sono … dammi il tuo portafoglio! Sulla carta d’identità ci sarà scritto! –
-Probabile … -
-Quindi? … -
-Uhm … -
Sbuffò … - Dammi la borsa … faccio da solo!-
-Ok … va bene … - lo guardò con occhio pio …
-Sì … ma dammi la borsa! –
-Non ce l’ho … - rispose tranquillamente, come se fosse la cosa più normale di questo mondo … -Altrimenti non avrei detto a Simon che sarei tornata a pagare, domani!-
-Cosa?!?! Non puoi andare a giro senza documenti! E’ da folli! Ti rendi conto?!? Pensa a cosa accadrebbe se la polizia ci fermasse in questo momento! Ci metterebbe in galera entrambi! … A te, per stato di ubriachezza molesta! E a me, per circuizione di persona incapace di intendere! –
-Uhm … ma non sono mica molesta!- mugolò contrariata …
-No, ma sei ubriaca fradicia! … e questo è più che sufficiente agli occhi di un poliziotto! Comunque … perché non hai la tua borsa?!? Dove l’hai lasciata?!? Quando sei arrivata da me ce l’avevi!–
-Appunto … è a casa tua! – sorrise!
-A casa mia?! … perché?!? –
-Non lo so … forse … ma la sono dimenticata … - singhiozzò …
-Oh, signore … - si passò una mano sul volto … - Va bene … andiamo a casa mia…-

 

Bad girl, but your man don’t see that
It’s the golden era for bad girls these days
You’re too good for him
What a waste, you don’t need that
He’s out there dating basic broads
When he let you go, I was like thank you Lord
I will win and steal you over
I’m trying to make you mine, what you waiting for, turn up
So trill so pills got me feelin extra high
So ill, it’s real, I’m attracted to you
Your body is a party that I never wanna leave
Cause I’m havin way too much fun
He really doesn’t know but I know a thing or two
I’m so bad girl
I’m so cool girl
I’m so sexy sexy sexy girl
I’m so bad girl
I’m so good girl3

Quando arrivarono, Joe scese dall’auto .. e Françoise lo seguì come un cagnolino …
-Non importa che venga anche tu! Prendo la borsa e arrivo! – la rimproverò, vedendosela appresso …
-Mi scappa pipì … - disse innocentemente …
-Come scusa? – la guardò attonito …
-Che c’è di strano?!? … mi scappa pipì! – ribadì arrabbiata … -Che c’è?! … a te non scappa mai?!? … guarda che anche se sono una donna, vado in bagno anche io! – lo rimproverò arrabbiata, entrando in casa …
Sconsolato e arreso, le indicò il bagno ...
–Fai una cosa di giorno … o meglio … prima che sia mattino!- sospirò nervoso, afferrando la sua borsa dal divano e tenendola in mano, pronto a scattare appena sarebbe uscita dal bagno …
Passarono alcuni minuti …
-Hey … sei ancora viva? – chiese avvicinandosi alla porta dei servizi …
-Sì … arrivo … un attimo … -
Qualche minuto dopo, la porta si aprì … e lei uscì, appoggiandosi allo stipite della porta …
-Tutto bene? … ti sei sentita male? – le chiese preoccupato …
-Sì … tutto bene … mi sono solo addormentata mentre facevo pipì … -
Lui la guardò sconvolto … -Ottimo … vabbè … a parte i particolari raccapriccianti … andiamo! –
-Uhm … - mugolò …
-Cosa?! –
-Uhm … non posso rimanere a dormire qui stanotte? … ho sonno … -
-No! –
-Dai … mica avrai paura che ti violenti! –
-Sei scema o cosa?!? –
-Non mi trattare male! –
-Ok … scusa .. hai ragione … sei solo ubriaca fradicia! – provò a calmarsi … e pensò un attimo … -Ci ho pensato … no! E ora andiamo! – fece per prenderla per un braccio, ma si fermò quando la vide abbassare gli occhi tristemente …
-No ti prego … non ti rimettere a piangere … ora non ce la faccio proprio … - supplicò disperato …
Si passò le mani nervosamente tra i capelli  … -Ok … va bene … puoi rimanere … -
-Grazie … -
-Non mi ringraziare … - sbuffò … -Forza, andiamo ... ti porto in camera degli ospiti … almeno poi, vado a riposare anche io ..  –
Per andare verso la camera degli ospiti però, dovevano passare obbligatoriamente  di fronte a quella di lui … e, senza che lui se ne potesse accorgere, per troppa stanchezza e troppa confusione mentale, la ragazza vi si infilò esausta … scambiandola per la propria camera …
Così, quando Shimamura si voltò per farle vedere la stanza, si ritrovò a parlare con il nulla!
Si guardò attorno sconvolto …
E ora dove diavolo era?!? … Dove diavolo l’aveva persa?!? … casa sua non era certo una reggia!
Tornò indietro e gli prese quasi un colpo quando la vide in camera sua, distesa sul suo letto …
-Hey! Scendi subito da lì! Quello è il mio letto!- la rimproverò, agitato … 
-Uhm … è comodo … - mugolò assonnata …
-Lo so! Ora però scendi da lì! E vai a dormire in camera degli ospiti! – le ordinò …
-Posso dormire qui? –
-No! Assolutamente! Quello è il mio letto!- ringhiò nervoso … sull’orlo di una crisi di nervi!
-Dai! … è abbastanza grande … -
-Cioè?! – chiese allibito …
-Ci stiamo anche in due … - disse con la bocca impastata dall’alcol …
-No! Scendi subito! – rispose sconvolto di fronte alla sua proposta …
-Calmati … non urlare! … mica ti ho detto di scopare! … anche perché … ora come ora … non ce la farei! … dovresti fare tutto tu! … e poi, non sarei molto sicura di ricordarmi qualcosa domani mattina … -
Joe la guardò sconcertato … non poteva credere a ciò che stava ascoltando!
-Stai scherzando vero?!? –
-Sullo scopare?  … o che dovresti fare tutto tu? … - rise …
Stava per battere la testa contro il muro per la disperazione …
Non era possibile … che cosa aveva fatto di male, per meritarsi una serata allucinante come quella, il giorno prima dell’udienza più importante della sua vita?!?!
-Ascolta … quello è il mio letto … ed io … ho bisogno di dormire! Domani ho l’ultima udienza di Edison –Butch! –
-Ok … - con movimenti scoordinati, si mise a sedere sul letto e poi, si alzò …
-Grazie! –
Lei lo guardò con occhi mogi .. e mise il broncio …
-No … ti prego … no … - scosse la testa disperato … -Non piangere … non lo sopporto!-
Singhiozzò …
-Ok … ok … va bene … puoi dormire qui … mi arrendo .. –
Sorrise … -Grazie!!!! –
Avrebbe voluta ucciderla …
Françoise lo guardò con occhi appannati dall’alcol … -Mi dai una mano a spogliarmi? –
-Eh?!? –
-Uhm … non ce la faccio da sola! –
O la uccideva … o si uccideva … erano due le cose!
-Va bene … - sospirò disperato …
Così, l’aiuto a togliersi il cappotto e gli stivali …
-Mi tiri giù la lampo? … non ci arrivo … -
-Uhm … - ringhiò nervoso tirandogliela giù …
L’abito di chiffon, color grigio scuro e con stampa a piccoli fiori rosa, cadde per terra … ai suoi piedi … lasciandola in biancheria e autoreggenti …
Tentò di non guardare, ma … gli fu proprio impossibile …
Indossava un completo di raso nero … dalla linea molto classica e sobria, ma raffinato … con reggiseno a balconette e slip alla brasiliana … e autoreggenti a balza alta ricamata …
Gli mancò per un attimo il respiro … e pensò che sarebbe morto lì, ma … con enorme forza di volontà riprese possesso di sé …
-Ti do una mia maglia … ok? –
Lei annuì …
Un attimo dopo le porse la parte di sopra del suo pigiama …
-Grazie … -
-Prego … - sospirò esausto …
La ragazza sorrise … allungò una mano per prendere la maglia, ma come se si fosse ricordata qualcosa la ritrasse …
Joe la guardò turbato …
-Mi ero dimenticata … ! –
-Cosa?!? –
-Mi aiuti a togliere il reggiseno? –
Ecco … a quel punto pensò realmente di morire … -No. E non provare a metterti a piangere perché ti butto fuori di casa! E non me ne frega nulla se collassi per l’alcol nelle vene! –
Lei lo guardò sconvolta per la sua reazione … -Cavolo .. tu hai dei seri problemi … con tutte quelle che ti sei scopato … l’avrai vista una donna nuda?!? –
-Taci! Infilati la maglia e vai a letto senza dire più una parola! Capito? – la minacciò con tono turpe …
-Ok … - disse intimorita … facendo all’istante ciò che lui le aveva ordinato …
Appena si fu infilata nel letto, lui tirò un sospirò di sollievo … - Ecco … e ora dormi!–
Lei annuì docilmente, leggermente sconvolta mentre il ragazzo scompariva dietro alla porta del bagno …
Qualche minuto dopo però, ne riuscì con solo i pantaloni del pigiama … e si infilò a letto anche lui ..
Con tono imperturbabile, le diede la buonanotte e spense la luce …
-Notte … -
-Notte … -
Si distese e si tirò le coperte fino a metà busto …
-Che hai fatto in bagno? –esordì nel buio della notte …
-Secondo te?! –
-Non so … voi uomini, quando siete alla disperazione, fate da soli! -
Imprecò a denti stretti … -Pervertita! –
Rise … -Dai … rilassati! … mica ti voglio saltare addosso … -
Ci fu silenzio …
-Per quanto ne so io … anche voi donne! – concluse infastidito, ribattendo alla sua frecciatina di prima …
-Uhm … ma devi avere sempre l’ultima parola?!? … sei proprio un avvocato! – gli disse, muovendosi nel letto …
Questa volta però, non le rispose .. sospirò e chiuse gli occhi … sperando di riuscire ad addormentarsi, ma …
Alcuni istanti dopo, sentì il corpo di lei avvicinarsi al suo …
Lui si irrigidì, tanto da diventare una fascio di muscoli tesi …
Come se non fosse più in grado di reagire, restò fermò e immobile … mentre lei si accoccolava sul suo petto e si stringeva a lui …
-Notte … - sospirò leggermente un attimo prima di addormentarsi placidamente tra le sue braccia …

 

Erano le 7:30 circa del mattino quando il campanello di casa sua suonò, svegliandolo...

Joe, ancora assonnato,  aprì gli occhi ... stringendo più volte le palpebre per abituarsi alla luce del giorno e sbadigliando ...
Che dormita! ... erano giorni che non riposavo così profondamente e per così tante ore consecutive ...
Si stirò e nel farlo si ricordò del motivo per cui si era svegliato  ...
Il campanello!
Fece per alzarsi quando finalmente prese coscienza del dolce e morbido corpo di Françoise stretto al suo ...
Sì voltò lentamente verso di lei ...
La ragazza stava continuando a dormire tranquillamente, rannicchiata nel suo abbraccio ... con la testa sulla sua spalla …
Inconsciamente, si perse a guardarla …
Il suo volto era così disteso e sereno e … così pulito e bello …
Sospirò … e subito dopo, sentì una forte fitta al petto che gli fece trattenere il respiro … senza accorgersene, nel sonno, l’aveva abbracciata e l’aveva attirata a sé, tenendola teneramente stretta a lui …
Non fece in tempo però, neanche a realizzare la cosa, che il campanello suonò nuovamente , facendolo sobbalzare e svegliare anche lei …
-Uhm … chi diavolo è a quest’ora del mattino ? … - mugolò con voce impastata dal sonno, stringendosi ancora di più al corpo di Joe che … rischiò una sorta di sincope!
Così, bruscamente, come se fosse fuoco che bruciava, la allontanò da sé, scendendo repentinamente dal letto … e facendo finta di nulla …
-E’ il campanello di casa mia. – ringhiò tra l’infastidito e l’imbarazzato …
Corse alla porta, evitando di guardarla ulteriormente e togliendosi dagli impicci …
-Ma buongiorno! … era ora che ti alzassi! – gli disse Jet dalla porta, con in mano un bicchiere gigante di caffè da trasporto e una busta di carta che lasciava ben sperare a qualche donut farcita ..
-Entra … - disse ancora stordito …
-Certo che hai il sonno pesante! .. ho suonato tre volte! –
Il ragazzo chiuse la porta contrariato … -Due volte! –
-No, no! Tre! Te lo assicuro! … io, al contrario di te, sono sveglio già da un’ora! Quindi so benissimo cosa dico! – concluse, mettendosi a sedere al tavolo della cucina e posando la roba … -Tieni! Ti ho portato la colazione! – gli sorrise … -Oggi, dobbiamo essere belli carichi!-
-Uhm … grazie … ma credo che mi basti il caffè … - disse prendendo stancamente il bicchiere e aprendolo …
Ma proprio in quel momento, la porta di camera sua si aprì … e ne uscì fuori la ragazza … con addosso, solo la maglia del suo pigiama!  
Françoise si stirò placidamente e con non curanza salutò Jet ... che pensò sinceramente di vedere i fantasmi … o di delirare !
-Buongiorno! – esordì allegra, sfoggiando un sorriso a trentadue denti ..
-B … uo … n … gior … no .. – balbettò sconvolto, vedendola lì ..
Joe si portò una mano al viso, disperato …
Tempismo perfetto! … ed entrata in scena da prima donna! … altro?!?!? Uhm ….
Link si voltò attonito verso l’amico mentre la ragazza si guardava attorno …
-Non per essere invadente, ma … -
-Non è come pensi! –
-Certo … non avevo dubbi!  … ma … -
Intanto, imperturbabile, come se niente fosse o come se fosse la cosa più normale di questo mondo, si avvicinò a Shimamura e guardò il bicchiere di caffè ... -Caffè? – chiese innocentemente …
Lui grugnì … -Sì. –
Lei sorrise e glielo prese di mano –Grazie! –
-Come … grazie?!? .. è mio! – protestò furioso … mentre lei faceva finta di non averlo sentito e si dirigeva verso il tavolo per mettersi a sedere …
Jet era ammutolito … e turbato .. molto turbato!
Accomodandosi sulla sedia però, notò la busta di carta bianca … -E questa cos’è? – la aprì …  -Uh! … donuts farcite! Le mie preferite!- senza grandi complimenti ne prese una e le diede un morso! –Buona!!!! –disse masticando il boccone …
Joe inspirò profondamente per calmarsi, ma … il risultato non fu soddisfacente … -Ma tranquilla! Fai pure come se fossi a casa tua!- le fece notare ironico …
-Ok! Grazie! – gli sorrise, facendo finta di non aver capito …
-Uhmmmmmmmmmm!!!! – scosse la testa contrariato …
Mi farà diventare matto!
Ma proprio in quel momento, si accorse di una cosa e impallidì …
-Hey! Vai subito a vestirti! Non puoi girare nuda per casa mia!? –
-Uhm … ma non sono nuda! – protestò … -E’ come mi hai obbligato a dormire stanotte! –
Jet sgranò gli occhi …
Joe si voltò di scatto verso di lui .. –Non è come pensi!Te lo assicuro! –
L’altro annuì in silenzio ..  non molto convinto, ma …
Shimamura tornò a guardarla con espressione turpe … -Vai a vestirti! Subito! –
Lei lo squadrò … -Noioso … - mugolò … - Come se fra tutti e due, non aveste mai visto una donna in desabillé! –
-Muoviti! Smettila di farti vedere nuda da Jet!E’ sconveniente!- puntualizzò …
-Uhm … - si alzò interdetta … - … questo … vuol dire che non lo è, se mi vedi solo tu? – chiese abbozzando un sorriso sornione e divertito …
Joe alzò un sopracciglio con forte disappunto … -Taci. E torna in camera! E’ un ordine! – alzò la voce con tono esasperato …
Lei rise … -Ok … padrone … - disse andando in camera …
Padrone?!?!?
-Vai! Corri!- grugnì … - E ricordati: ti va bene che oggi abbia l’udienza! … perché sennò ti uccidevo, piccola impertinente!-
La ragazza si dileguò, ridendo divertita, dietro alla porta di camera sua .. 
Il ragazzo sospirò nervosamente … e poi, si girò verso l’amico … che lo stava guardando ancora sconcertato …
-Che hai da guardare con quella faccia?!? – lo rimproverò piccato …
-Ehm … nulla … - disse aggrottando la fronte …
-Meglio! E non provare a dire nulla! Oggi, il primo che mi dice qualcosa di storto … finisce molto male!- sottolineò … prima di inspirare profondamente … -Vado a prepararmi. E andiamo subito. – concluse impassibile, avviandosi verso la sua stanza…
Jet lo seguì con sguardo attonito, fino a quando non lo vide sparire, anche lui, dietro alla porta di camera sua … -La giornata non promette per niente bene … no … no …-

 

Guardandosi allo specchio, sospirò stancamente … augurandosi che quel giorno finisse al più presto e nel migliore dei modi …
Non sapeva come, ma in qualche modo doveva affrontare quella giornata … e uscirne vincitore …
Mentre tentava di auto convincersi che ce l’avrebbe fatta, sentì bussare alla porta …
-Che vuoi? – chiese esasperato ..
-Mi scappa pipì! –
… di nuovo?!? … uhm …
-E quindi? … vai nell’altro bagno!-
-Ma mi scappa tanto! – mugolò …
Ma che ho fatto di male?!?!?
Nervosamente aprì la porta … e la guardò storto … -Non riesci a trattenerla per cinque  minuti?!? –
-Uhm … no .. mi scappa! –
Sbuffò … -Va bene! Muoviti! Ho solo dieci minuti per vestirmi e uscire di casa!-
-Grazie! –

 

Si stava finendo di allacciare la cravatta …
-Sei molto sexy vestito così … - disse bevendo un sorso di caffè e dando un morso all’ultima donut ...
Lui si girò a guardarla contrariato, fulminandola con lo sguardo …
-Perché mi guardi così? … che ho detto di male?! – chiese innocentemente … -Era un complimento!-
Facendo finta di non aver fatto caso alle sue parole, la rimproverò  .. –Non bere e non mangiare nel mio letto! –
-Perché? Non hai mai fatto colazione a letto? –
-Stai zitta! – sospirò esasperato … cercando di non perdere la concentrazione …
Si voltò a guardarsi nuovamente allo specchio per controllare che fosse in ordine …
Non si poteva certo presentare dismesso davanti al giudice e alla corte! .. soprattutto, nell’udienza conclusiva di un processo di tale portata! … visto e seguito dagli occhi di mezzo stato e dove sicuramente, ci sarebbero stati i giornalisti delle maggiori testate nazionali ..
Edison-Butch era il caso della vita di ogni avvocato! … il sogno di gloria di chiunque aspirasse ad affermarsi nel campo! … e sbagliare anche un solo piccolo particolare, significava giocarsi l’intera carriera …
Ci siamo …
Sospirò sovrappensiero, senza neanche accorgersene …
-Hey … stai tranquillo … vedrai che andrà tutto bene … - gli disse dolcemente, riscuotendolo dai suoi pensieri …
Lui la guardò un attimo stordito … trovandosela davanti …
-Aspetta … - la ragazza allungò le mani verso di lui e gli sistemò meglio la cravatta che era appena storta … -Ecco! Così sei veramente perfetto! – disse sorridendogli .. –Ora puoi andare e … sbaragliare il mondo! – concluse, infondendogli una strana sensazione di calore e sicurezza che non aveva mai provato fino ad allora ..
Debolmente, riuscì appena a mormorare un grazie …
Era leggermente smarrito … e non capiva il perché …
-Stai tranquillo! – si allontanò da lui … e prendendo i suoi abiti dalla sedia, su cui lui li aveva sistemati quando erano andati a dormire, gli disse … -Chiudo bene e poi porto le chiavi con me! Almeno … sarete costretti a venire a festeggiare al Blue Jasmine .. stasera!- e dicendo così, rise debolmente e si infilò in bagno ..

 

Il processo si era concluso … e lui poteva finalmente tornare a respirare normalmente … anche se … aveva ancora un’ultima cosa, molto importante, da fare …
-Pronto? – gli chiese allegro Jet aprendo la porta del suo ufficio …
-No … ancora no … - disse serio ..
-Che c’è? … come mai quella faccia? … abbiamo vinto! –
-Sì … sì … sono solo stanco e … devo fare un’ultima cosa … - concluse vago, andando verso la sua cassaforte e aprendola …
-Che hai da fare?!? … - chiese stupito …
-Te l’ho detto .. un’ultima cosa … - prese una cartellina e richiuse la cassaforte …
-Ma dai! Non essere così stacanovista! Abbiamo vinto il caso Edison-Butch! Il processo dell’anno! Sai in quanti ci hanno invidiato oggi? –
-Sì, lo so … ma devo fare ancora una cosa … - ribadì serio …
-Joe! Dai .. per favore! Almeno per oggi! … prenditi un attimo di pace! – insistette lui, contrariato per il suo comportamento …
-Lo farò … ma prima devo chiudere una pratica importante … -
-Una pratica importante?!? Ma che stai dicendo?!? La pratica più importante del mondo, l’abbiamo chiusa oggi, in Corte d’Appello!- sottolineò con disappunto …
-Sì, certo … - sospirò nervosamente …. – Ti prometto che dopo festeggeremo per tutta la notte, ma ora … devo finire questa cosa … -
Link scosse la testa … -Ma non puoi rimandarla a domani? … ti do una mano io, se vuoi! Ma ora andiamo a festeggiare al Blue Jasmine! Fran ci aspetta per stappare lo champagne! –
Già … Françoise …
Inspirò profondamente … - Vai avanti tu … e iniziate a festeggiare .. poi, vi raggiungo … promesso! – sorrise …
-Ma senza di te, non possiamo festeggiare! –
-Ma sì! … lo fate sempre voi due! – rise fintamente allegro …
Jet scosse la testa rassegnato … -Va bene … vado, ma … vedi di fare presto! O ti veniamo a prendere di peso! Capito? –
-Chi? … tu e lei?!? – sorrise divertito …
-Sì .. io e lei! –
-Ok .. ok … ho capito! La cosa è sufficientemente minacciosa per spronarmi a fare veloce!-
-Meglio! Sbrigati! – disse salutandolo e lasciandolo solo nell’ufficio …

 

Bussò nervosamente alla porta di Spencer ….
-Avanti … -
-Signor Spencer … -
-Ah! Guarda chi si vede! Il miglior avvocato di Boston!- sorrise … - Che ci fai ancora qui, squalo? … Non dovresti essere a festeggiare tra litri e litri di champagne e giovani fanciulle disponibili? –
-Sì, ma prima dovevo fare una cosa … - richiuse, con lentezza, la porta dell’ufficio del suo capo …
-Che c’è? … sei venuto ad assicurarti che avessi scritto la lettera di richiesta, per la tua candidatura a membro socio dello studio? –
-Non proprio … - disse posando davanti a lui una cartellina ….
L’uomo smise di sorridere … -Che cosa è? – chiese cupo, senza aprirla …
-Il mio svincolo dallo studio . – concluse con poche e semplici parole …
-Stai scherzando? –
-No. – era impassibile …
-Mi vorresti dire .. che te ne vuoi andare dallo studio? – chiese incredulo …
Il ragazzo annuì …
Spencer sorrise ironico … -Stai scherzando, vero? … sai, che non è possibile … perché io non te lo permetterò mai .-
-Ero preparato a questa eventualità … -
-Bene . Ne sono felice. Quindi è risolto. Argomento chiuso..-
-No. Io e Link lasciamo lo studio. – insistette senza scomporsi …
-Non credo proprio.-
-Mi dispiace contraddirla Spencer, ma … non credo che riuscirà ad impedircelo … -
-Ragazzo … tu stai giocando con il fuoco … non sai con chi hai a che fare! … basta una sola mia parola e non solo la vostra carriera terminerà … ma verrete anche radiati dall’ordine, seduta stante! –
-Non penso proprio. – disse calmo … - Almeno se … non vuole rimetterci la faccia e cadere a picco anche lei ! –
-Non fare lo sbruffone con me, squalo … te l’ho già detto .. con me non attacca! –
-Signor Spencer … sa bene che non mi permetterei mai di farlo, se non avessi un asso nella manica! – gli indicò la cartellina … -Se si degnasse di guardare quei documenti, che le ho gentilmente posato sul tavolo, capirebbe cosa intendo … -
Spencer lo guardò con aria turpe … e quando comprese che non stava bleffando, afferrò nervosamente quei fogli …
Diede loro un occhio … e rimase in silenzio per un attimo …
-Bastardo … lurido figlio di … -
-Signor Spencer … è la prima volta che la sento parlare così … e non le si addice! – lo ammonì beffardo …
-Come hai fatto ad entrare in possesso di questi documenti? – ringhiò furioso …
-Ho i miei metodi .. ma non è questo il punto … ho alcune copie di quelle transazioni, sparse in varie casette di sicurezza a giro per la città … basterebbe che la polizia ne trovasse una e … il nostro caro e illustre assistito Edison … finirebbe a marcire in carcere per il resto della sua vita … -
-Bastardo … -
Joe sorrise compiaciuto … -Lo sa vero, quanto sono dure e crudeli le nostre leggi sul riciclaggio di denaro falso? … Non avrebbe scampo … e con esso, la meravigliosa e immacolata reputazione dello studio! … che crollerebbe in un batter d’occhio!Come un bel fragile castello di carte … -
-Cosa vuoi? – gli chiese ormai con le spalle al muro …
-Che lasci andare via me e Link … senza intralciarci e senza danneggiarci in alcun modo.-
-Questo soltanto? –
-Sì. Non è molto, vero? –
L’uomo inspirò nervosamente … -Va bene .. ma chi mi assicura che non farete il doppio gioco e mi ritorcere la cosa contro, comunque? –
-Ha la mia parola. E sa  … che è una garanzia. - concluse impassibile …
Spencer rifletté un attimo .. –Va bene … -
-Ottimo. Domani consegneremo le dimissioni .. giusto in tempo per presentarle in commissione agli altri soci! – sorrise soddisfatto .. – Ah, dimenticavo … vogliamo che appoggi le nostre dimissioni … in tutto e per tutto.-
-Certo … ho capito … -
-Perfetto! Allora se è tutto a posto … io raggiungerei gli amici e i festeggiamenti che mi merito! … da ogni punto di vista!- e dicendo così, se ne andò …

La questione era chiusa! … E ora poteva finalmente pensare a rilassarsi e a godersi l’inizio di quella nuova vita …

 

Parte 3

Quando arrivò al Blue Jasmine, trovò Jet a parlare e a ridere con Françoise .. e la cosa lo rese stranamente sereno …
-Hey, voi due! Festeggiate senza di me?! – esordì scherzosamente, riscuotendoli ..
Gli amici, quando lo videro, sorrisero felici e lo accolsero esultando …
-Ecco a voi il più grande avvocato del nostro secolo! Joe Shimamura, detto lo squalo!- rise di cuore Jet, andandogli incontro e abbracciandolo fraternamente …
-Ora non esagerare! Non ce l’avrei mai fatta senza di te! Lo sai! –
L’amico gli diede una pacca sulla spalla e annuì … -Comunque … ben fatto! Hai fatto un lavoro egregio! –
-Abbiamo fatto un lavoro egregio!- continuò a ribadire, pensandolo sinceramente …
-Sì, sì … avete fatto! Ma ora venite a festeggiare!- si intromise la ragazza, sorridendo allegra … -Stasera, offre la casa! – concluse, porgendo loro due flute del miglior champagne in circolazione!
I ragazzi presero i bicchieri e brindarono … - A noi! I migliori!-
-Sì! I migliori! –

 

La serata stava procedendo serenamente … tra scherzi e risate quando Joe decise di parlare con Jet …
Gli dispiaceva interrompere quel momento di gioia, ma … domani avrebbero dovuto presentare le loro lettere di dimissioni e  … il suo amico non sapeva ancora nulla di tutto quello che era accaduto …
-Che succede? Perché sei voluto uscire a parlare? … c’è qualcosa che mi vuoi dire?- chiese allegro … non immaginando minimamente la situazione …
-Beh, ecco … c’è una cosa di cui vorrei parlare con te … -
-Uhm … - lo guardò circospetto e poi esordì … - Ho capito! … ma stai tranquillo! Non mi sono assolutamente offeso per oggi! Me lo avresti detto con calma dopo il processo!-
-Cosa? – il ragazzo lo guardò interdetto … - Ma a cosa ti stai riferendo? –
-Ma sì! Dai! … a te e a Fran! … non ti devi preoccupare! Anzi, sono felice per te!-
Shimamura lo guardò attonito … -Jet … io … -
-Non hai bisogno di dirmi nulla! Era normale che stamani facessi finta di niente! Non sarebbe stato corretto nei confronti di lei! … voglio dire … non è che potevi dirmi … ebbene sì! E’ come pensi! Abbiamo scopato tutta la notte!
Sgranò gli occhi, imbarazzato e impreparato a quel discorso …
-Tranquillo! Per davvero! Siamo uomini! Sappiamo come vanno certe cose! Anche perché … detto tra noi … non era credibile che non te la fossi fatta! … io stesso, che non provo nulla per lei, quando stamani l’ho vista uscire dalla tua stanza, vestita in quel modo, ho avuto un momento di agitazione ... –
-Jet. Fermati. Non è questo di cui ti voglio parlare . – lo fermò bruscamente ... e lo guardò con aria intransigente … -Tra me e lei non c’è stato nulla . Non abbiamo scopato e mai lo faremo. Ma non è questo … di cui ti volevo parlare … -
Jet lo guardò preoccupato e sorpreso … - Tu e lei … non siete stai assieme … ah, ok … e quindi … di cosa volevi parlarmi? – gli chiese comprendendo che la situazione fosse molto più complicata …

 

Era quasi l’ora di chiusura, quando rientrarono nel locale ...
Jet era silenzioso e serio … Joe invece era molto dispiaciuto, ma tutto sommato sereno … perché, era la cosa migliore che potessero fare … non c’erano altre vie d’uscita … o almeno, Spencer non ne aveva date altre …
Purtroppo però, le cose precipitarono inaspettatamente … e bruscamente … proprio quando rimisero piede dentro al Blue Jasmine …
-Perché l’hai fatto? … a me non me ne fregava nulla di essere socio … saresti potuto rimanere e fare il tuo … così, invece … rischi di dover ricominciare tutto da zero … a causa mia … -
-Abbiamo iniziato assieme … e voglio che continuiamo assieme … sei il mio migliore amico! … ci conosciamo da anni e ci siamo sempre spalleggiati e sostenuti vicendevolmente! … non potevo tirarti un tale tiro mancino! … Sei uno dei migliori avvocati in circolazione, Jet … e non accetto che un bastardo come Spencer, si diverta a tirare i fili della nostra vita … Non è giusto! .. e non ce lo meritiamo! … noi valiamo molto di più di lui!-
Link annuì … era grato all’amico per la sua lealtà, ma … parzialmente si sentiva in colpa per tutto quello che era successo …
-Su, dai … da oggi … comincia la nostra nuova vita! Dobbiamo essere felici! – concluse sorridendo come non gli era più capitato da tempo, ma … purtroppo, non fece in tempo a gustarsi quel momento che voltandosi verso il bancone del bar, vide Françoise in atteggiamenti inequivocabilmente intimi con il famigerato Denny …
Quella scena, gli fece gelare il sangue, immobilizzandolo come una statua, in mezzo al locale … e riportandogli alla mente un episodio spiacevole, ancora fin troppo vivo, del suo passato …
Era incapace di pensare … agire … respirare … era come se gli avessero strappato l’anima dal petto … per la seconda volta …
Jet si accorse subito dell’accaduto … e si voltò verso di lui … -Joe .. –
Shimamura non rispose  … continuando a restare fermo, come se non avesse più vita…
Dopo però, alcuni lunghissimi istanti … abbassò la testa con la stessa rigidità di un automa … e chiuse gli occhi … li strinse forte … e deglutì forzatamente …
-Joe … - l’amico lo guardò atterrito … aveva di nuovo quell’espressione straziante … quella di chi aveva perso tutto … perfino la speranza …
All’improvviso, in maniera molto meccanica, quasi fosse un robot, Joe rialzò il capo e lo sguardo … qualcosa in lui però, era di nuovo mutato … e Link ne ebbe la conferma quando lo vide indirizzarsi, con passo sicuro e fermo, verso il bancone del bar …
-Barista .- esordì con tono duro e freddo …
La sua voce la fece sobbalzare … e, senza un reale motivo, allontanò da sé l’altro …
L’avvocato la guardò con una tale espressione di disprezzo e biasimo … che la ragazza tremò visibilmente … mentre non ne venne assolutamente toccato, la guardia di sicurezza, Denny, che, con molta indifferenza, si allontanò …
-Hey … dimmi … - chiese titubante …
-Le chiavi. –
-Ah, sì … certo … - frugò nelle tasche dei jeans e gliele porse …
Lui le prese e senza dire altro, se ne andò via … distogliendo con fastidio, gli occhi dal suo viso …
-Joe … - Françoise sussurrò debolmente il suo nome … ma il ragazzo, facendo finta di non averla sentita, si diresse indifferente verso l’uscita del locale … 

 

Alcuni giorni dopo...
-Come ti senti? Pronto per il salto nel buio?-
-A dire il vero, non me lo avevi mai posto così! ...anche perché, altrimenti, ti avrei detto di no!-
Joe rise divertito ... -Come se non fossi sufficientemente incosciente e folle per farlo di tuo!-
-Parliamone! Guarda che sono passati, gli anni del college in cui facevo le peggio cose! Adesso sono una persona rispettabile e con la testa a posto! -
-Certo, come no! ...mi vorresti dire che sei diventato un dovizioso e noioso avvocato di provincia? !?-
-Come sempre, tendi ad enfatizzare eccessivamente ciò che dico!-
Shimamura rise nuovamente ... -Sì, certo! Dicono tutti così! -si diede un occhio attorno...   -Sei sicuro, allora? ... siamo ancora in tempo a cambiare luogo ... -
-Certo, come no?!? Dopo aver già preso accordi sia per la casa che per l'ufficio! E aver  i biglietti dell'aereo in tasca! Senza contare poi, che abbiamo sudato sette camice, per svuotare casa e metterla in non so quante migliaia di scatole!-
-Nessuno ci impedisce di cambiare città ... perdiamo solo le due caparre e i biglietti dell'aereo ... non sono poi, una gran perdita rispetto a ...-
-No. Manhattan è il luogo migliore, per ricominciare e avere qualche speranza di aprire uno studio di un certo livello ... non possiamo certo farci fermare da stupidi sentimentalismi! -
-Come vuoi, ma... non li definirei, proprio … sentimentalismi … comunque, se decidi di cambiare idea, anche domani, prima di salire sull'aereo, per me non c'è alcun problema ...-
-No. Ormai ho deciso.-
-Va bene ... -
Il campanello di casa suonò...
-Scusami Jet, ma ti devo lasciare. Hanno suonato il campanello. Deve essere il corriere che è venuto a prendere le mie cose ... -
-Ok ... allora, salvo novità, ci si vede domani all'aeroporto ... ok, socio?-
-Sì, va bene ... socio! Allora, a domani! Ciao!-
Riagganciò e andò ad aprire...
-Scusate se vi ho fatto aspettare, ma ... -si interruppe bruscamente, tenendo la porta di casa semi aperta ...-Che ci fai qui?-le chiese con tono severo e arrabbiato. ..
-Beh, ecco ... -abbassò gli occhi e si strinse nervosamente le mani ... - ... erano tanti giorni che non ti vedevo ... dal giorno in cui avete vinto il caso, non siete più passati al Blue Jasmine e ... mi sono preoccupata ... quindi ... -aveva difficoltà a trovare le parole ... si sentiva terribilmente a disagio, ma senza un vero perché ...- ... volevo accertarmi che stessi bene. ...-
-Come puoi vedere, sto benissimo. Puoi andartene.-rispose tagliente ...
Françoise alzò lo sguardo di scatto, guardandolo turbata ... –Aspetta ... non possiamo parlare un attimo?-
-No. Ho da fare.-
-Ma ... -
-Ciao. -fece per richiudere la porta, ma lei glielo impedì ...
-Aspetta! Perché fai così? -
-Ho molto da fare . Non ho tempo da perdere.-disse impassibile ...
-Ma che ti prende?... perché ti stai comportando in questo modo assurdo? -
-Vattene.-le disse guardandola  intransigente.
-Joe ...-
-Vattene.-
-No! Se prima non mi dici perché sei sparito senza dire nulla! Così, dall'oggi al domani! E perché ora, mi stai trattando così! -
Lui la guardò cupo ... -Non ho niente da dirti.-
-Perché fai così? Perché non mi vuoi parlare? ... non eravamo amici?-
Joe alzò un sopracciglio contrariato... -Noi. Non siamo mai stati amici . Ti ho sempre solo sopportata perché stavi simpatica a Jet. - disse con tono freddo e perentorio...
La ragazza sgranò gli occhi sconvolta ... -Non puoi dire sul serio ... -
-Se non ci credi, chiediglielo pure. Lui sa benissimo che non ti ho mai sopportato. -
-Non è vero! Stai mentendo!-inconsciamente aveva alzato la voce e aveva fatto alcuni passi avanti,  verso di lui ... fu allora che si accorse delle scatole impilate di lato ...
Rimase un attimo stordita e poi, come se lui non ci fosse, lo scartò ed entro impetuosa in casa ...
Sì avvicinò con occhi sconvolti al mucchio di cartoni e poi, si guardò smarrita attorno...
La casa era stata svuotata ...
Si voltò verso di lui attonita ...-Te ne vai?-chiese con voce tremante...
Imperturbabile, rimase in silenzio...
-Rispondimi!-si arrabbiò di fronte alla sua indifferenza ...
Il ragazzo sospirò nervosamente ... -Sì. -
-Perché? -
-Non sono cose che ti riguardano. -
-Ma Joe ...-
-Smettila di pronunciare il mio nome. Mi irrita profondamente. -
Lei si strinse tra le braccia ... -Perché fai così? ... non ti ho fatto niente...-
A quelle parole, la sua pazienza terminò ... –Vattene, subito! O ti butto fuori io!-
La ragazza sentì le lacrime affacciarsi prepotenti agli occhi ..
-No! Voglio che tu mi risponda!-
-No! Lo vuoi capire che non ho niente da dirti?!-
Lei scosse la testa con veemenza ... -No ... non può essere ... tu ... tieni a me ... non puoi comportarti così ...-
-Io non tengo a te.-disse aspro ... -Come te lo devo dire? Non ti sopporto e non ti ho mai sopportato! -
-Ma l'altro giorno ... quando siamo andati a bere assieme ... -provò ad obiettare ... ma aveva la testa confusa …
-Ero solo esaurito per via del processo! Altrimenti non sarei mai uscito con te!-inspirò profondamente. ..-Tu non impari, mai! Vero? Perché non ragioni? Perché non ti fermi mai a riflettere sulle situazioni?-
-Che vuoi dire?-gli chiese frastornata, senza comprendere le sue parole ...
-Eppure è così chiaro! ... proprio come quando  ti dissi di riflettere su Denny e il suo comportamento! Tu eri l'unica a non voler vedere ... e a non voler capire!-si fermò un attimo, come se avesse bisogno di prendere fiato ... -Quella notte, avrei potuto scoparti senza problemi ... ma no l’ho fatto … e sai perché? … non perché tu non volessi ... anzi! … ma perché … io non mi abbasso a scopare una sgualdrina di basso livello come te! ... una cagna in calore! … che apre le cosce senza grandi complimenti, al primo che passa!-
Lo schiaffo che gli arrivò, lo lasciò annichilito...
-Sei un bastardo! ... un egoista schifoso! E ... te lo meriti : di essere così miseramente solo! Ti odio!-gli gridò disperata, tra le lacrime ...
Shiamamura inspirò nervosamente, raccogliendo quel briciolo di forza che gli era rimasto … -Bene. Se questo è tutto e se hai finito di disturbarmi con la tua presenza e con questa pietosa sceneggiata, ti pregherei gentilmente di toglierti per sempre dalla mia vista!Hai capito? Vattene.-
Lei lo guardò incredula ... senza parole! ... non poteva credere che le stesse dicendo tutte quelle cattiverie gratuite … e soprattutto … che le pensasse veramente, ma …
Distogliendo afflitta lo sguardo da lui, Françoise si diresse verso la porta e se ne andò via amareggiata e con il cuore a pezzi …  

 

Era già passata una settimana da quando si erano trasferiti a Manhattan...

-Beh ... non possiamo lamentarci! Siamo qui solo da una settimana e abbiamo preso in carico già due casi! Non male, per due appena trasferiti!-
-No ... effettivamente è andata molto bene, ma … è solo grazie al caso Edison-Butch se abbiamo avuto questa fortuna … - concluse sfogliando alcuni documenti …
-Sì, probabile … -
Jet era in piedi, davanti alla grande vetrata dell’ufficio dell’amico, perso nell’osservare quel splendido scorcio di New York di sera ...
-E’ quasi ora di andare a casa … - disse sovrappensiero … con la mente rivolta ad altro … -Potremo fermarci a fare un happy hour da qualche parte … oppure direttamente la cena , magari in qualche sushi-bar fashion e di moda! … sai, uno di quei posti per manager rampanti e uomini in carriera!!–
-Uhm … non so  … ci penso e te lo dico dopo … - Joe era concentrato ancora su un dettaglio di quella pratica che stava visionando … non era un caso complicato, ma …         -Socio … dammi un consiglio su questo caso … -
-Tu vuoi un consiglio da me, squalo?!? –
-Dai, smettila di chiamarmi in quel modo! E poi, sì! Sei o non sei il mio socio alla pari?!? –
-Io? … e da quando? … tu sei sempre stato quello proskilled tra i due! –
-Ma smettila! E vieni a dare un occhio a questa postilla del contratto incriminato!-
L’amico sbuffò stancamente e poi, gli si avvicinò …
-Forza! Cosa non ti torna? –
Ma proprio in quel momento, bussarono alla porta …
-Avanti … - disse Joe senza alzare lo sguardo dalla pratica …
-Signor Shimamura, c’è un cliente per lei … posso farlo accomodare? – chiese la loro segretaria, una signora sui cinquant’anni, con il viso molto gentile e lo sguardo allegro …
-Un cliente? – il ragazzo guardò l’ora … era abbastanza tardi e lui doveva ancora risolvere quell’inghippo sul caso che seguiva … senza contare che era decisamente stanco …
Da quando erano arrivati a New York non avevano avuto un attimo di riposo … tra sistemare il loro appartamento e il loro ufficio, iniziare a darsi un occhio attorno per via del lavoro e subito quei due casi, non aveva trovato ancora un attimo di relax, da dedicarsi per riprendersi … ma soprattutto per riflettere sugli ultimi avvenimenti …
-Va bene Margot … digli di aspettare un attimo … Jet arriva subito … - si rivolse all’amico … - Per favore, ci puoi pensare tu mentre io finisco qui? … almeno vedo di mettere un punto a questo discorso … -
L’amico annuì, ma …
-Signor Shimamura? – la donna richiamò la loro attenzione …
-Sì, dimmi Margot … -
-Il cliente … ha chiesto esplicitamente di lei … e non del signor Link … -
Shimamura rimase un attimo perplesso … -Ah, ok .. allora … - sospirò nervosamente … -Fallo passare … -
-Bene, signore … -
Link lo guardò … -Dai pure a me la pratica … vedo di trovare il bug! … e poi di consegnartelo risolto!-
-Grazie … mi faresti un vero piacere … stasera, sono veramente distrutto! –
-Tranquillo! – gli prese la cartellina e si diresse verso la porta quando Margot l’aprì, introducendo il cliente …
Jet sgranò gli occhi, ammutolendo …
La sua voce risuonò timidamente nella stanza … -Ciao Jet … -  
-Fran … -
Quando Joe la vide, si irrigidì bruscamente …
La sua espressione non nascondeva in alcun modo il suo disappunto nel vederla lì …
La ragazza sorrise debolmente all’amico e poi, rivolse il suo sguardo a Shimamura …
-Ciao Joe … -
-Che ci fai qui? – gli chiese aspro, senza neanche salutarla …
-Ho bisogno di te … o meglio, di un tuo consulto … -
Lui la guardò turpe … -Non credo proprio. Te l’ho già detto … sono fuori portata per le tue tasche .-
Intanto, l’altro ragazzo ripresosi dallo stupore, disse debolmente … -E’ meglio se vi lascio soli … - senza aggiungere altro, si defilò, richiudendo la porta dietro di sé e lasciandoli soli ...
La ragazza si avvicinò al suo tavolo e si accomodò sulla poltrona davanti a lui ..
Joe continuava a guardarla funesto …
-E’ inutile che ti accomodi. Non sono alla portata delle tue tasche. Lo dovresti sapere, no?– ribadì con astio …
Senza scomporsi, Françoise aprì la borsa e tirò fuori il libretto degli assegni … e con voce malferma gli chiese quanto costasse il suo tempo … - Quanto costa mezz’ora del tuo tempo? –
La guardò incredulo .. –Stai scherzando? –
-No. Dimmi quanto costa. Se questo è l’unico modo affinché tu possa parlarmi … lo accetto … -
Era strana … quasi non le sembrava lei …
Il volto era molto serio … e provato ... gli occhi erano cupi tanto che perfino il colore era diventato più scuro … e le labbra erano così tirate da sembrare due sottili lamine di cristallo …
Inoltre, anche l’abbigliamento non era quello solito, sbarazzino e trendy, ma molto più classico e castigato …
Indossava infatti, un paio di jeans scuri a sigaretta con una camicia bianca avvitata, dalle linee molto semplici ed essenziali … una giacca nera casual e un paio di decolté nere con il tacco a spillo in pelle …
I capelli erano raccolti in una treccia laterale e sul volto aveva appena un filo di trucco …
-Vattene. Non ho tempo da perdere con te. –
-No. Non me ne vado … sono venuta fino a qui perché voglio delle spiegazioni … -
-Non ho niente da spiegare … tanto meno a te. – concluse alzandosi dalla sua poltrona …
-Perché  mi stai trattando così? … spiegamelo … -
-Non avevamo affrontato già questo discorso? – le fece notare … - O devo ribadirti il concetto che non mi piace avere niente a che fare con le sgualdrine? –
-E’ questo che pensi di me? … che sia solo … - abbassò lo sguardo amareggiata …
-Beh, a dire il vero … non proprio! Penso anche che tu sia stupida … e senza classe.–
Lei si strinse nelle braccia mentre alcune lacrime scendevano lungo il suo viso …
-Va bene … ok … - si alzò e con passo vacillante si diresse verso la porta …
Ma prima di andarsene, con voce fioca, gli disse un’ultima cosa … - C’è una cosa che volevo dirti da tanto … - prese fiato … -Grazie … per quando sei intervenuto con il mio capo, evitandomi il licenziamento … - e dicendo così, se ne andò, senza fare una piega o aggiungere altro …

 

Stavano scendendo le scale esterne del palazzo, quando Jet non riuscendo più a trattenersi gli chiese come stava …
-Bene. Perché? – chiese con tono indifferente …
-E’ solo che … magari, non te l’aspettavi di vederla e … -
-La cosa non mi ha toccato assolutamente … - disse risistemandosi nervosamente la giacca …
-Capisco … -
Erano arrivati all’auto quando sentirono un suono che attirò la loro attenzione …
-E’ qualcuno che piange … - disse Link all’improvviso, andando cautamente verso il punto da cui proveniva il suono …
Joe rimase fermo dove era … guardandosi attorno con circospezione … temendo qualche agguato da parte di qualche delinquente …
Su una panchina, sotto un lampione, vi era però, solo Françoise in lacrime … che si teneva le mani sul volto e piangeva senza sosta …
-Fran … -
La ragazza sobbalzò spaventata …
-Che ci fai qui da sola al buio? … è pericoloso … - le disse con voce fioca, raggiungendola preoccupato …
-Jet … - sussurrò tra le lacrime e con gli occhi gonfi …
-Piccola … - la prese tra le braccia e la strinse … - Su, calmati … -
-Mi disprezza … - disse tra i singhiozzi …
Il ragazzo sospirò … -Su, calmati .. –
-Mi reputa una sgualdrina … stupida e senza classe … –
-Fran, calmati … -
-No! Come faccio?Dimmelo? –
Il ragazzo si sentì stringere il cuore dal dispiacere, nel vederla così prostrata e amareggiata … -Fran … ecco … non sei tu il problema, ma … -
-Jet. – la voce tonante di Joe li fece trasalire … -Che stai facendo? Andiamo. Non perdere altro tempo. –
-Ma … non possiamo lasciarla qui! … da sola! –
-Perché no? … Nessuno le ha chiesto di venire fino a qui. –
-Ma cosa stai dicendo?! Sei impazzito?- si arrabbiò .. –Non puoi dire sul serio! E’ pericoloso per una ragazza sola, andare in giro di notte!Rischia di essere aggredita e derubata da qualche malvivente … per non dire di peggio!-
L’altro sospirò infastidito … - Chiamale un taxi … e poi, andiamocene. –
-No! Ora basta! Falla finita! Sei hai dei problemi, fattela con la reale colpevole e non con un innocente!- lo ammonì bruscamente …
Shimamura alzò un sopracciglio con disappunto … -Io me ne torno a casa … tu arrangiati.- concluse girando i tacchi e lasciandoli lì, da soli …

 

-Mi spiace Jet … finisce sempre così, ogni volta che sono di mezzo io … -
-Non ti devi dispiacere! Non è mica colpa tua, se è un completo idiota!- disse scendendo dal taxi …
Minuti dopo, stava aprendo la porta di casa …
-Non credo che sia stata una buona idea ... penso che sarebbe stato meglio se fossi andata in albergo ... – disse esitando sull’entrata di casa …
-No. E smettila di farti problemi. Questa è anche casa mia! E fino a prova contraria, posso invitare chi voglio!-
L’afferrò per un braccio e la trascinò dentro … richiudendo la porta e facendola accomodare …
-Sono tornato. – esordì freddamente …
Attimi dopo, Joe uscì da una delle stanze … -E lei che ci fa qui? – gli chiese aspro, con espressione scioccata e contrariata …
-L’ho invitata a rimanere da noi … visto che non aveva un posto dove andare! –
-Non può rimanere. –
-E perché? –
-Perché non può rimanere.- concluse perentorio …
-Questa è anche casa mia. E io invito chi voglio.-
-Non mi hai sentito?Non può rimanere.- disse categorico …
-Ma che dici? … vuoi farla dormire per strada?! –
-Per me, è indifferente.-
Françoise teneva gli occhi bassi …
-Smettila di fare l’idiota, Shimamura!Mi hai stancato!-
-Se non la butti fuori tu, ci penso io. –lo minacciò …
-Tu non butti fuori proprio nessuno! E se le provi a mettere le mani addosso, ti riempio di botte! Stanne certo!-
I due si fronteggiarono, guardandosi in malo modo per alcuni istanti e poi …
-Vai al diavolo! – gli ringhiò all’improvviso Joe,  tornandosene in camera sua e sbattendo la porta.

 

Maybe some part of you just hates me
You pick me up and play me
How do we call this love?
One time tell me you need me tonight
To make it easy, you lie
And say it's all for love

It seems like we've been losing control
Somebody tell me I'm not alone
When I say

All I need's a little love in my life
All I need's a little love in the dark
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart
I need a little loving tonight
Hold me so I'm not falling apart
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart

Me and my broken
Yeah, yeah, yeah
Me and my broken
Yeah, yeah, yeah
How do we call this

It's just me
It's just me
It's just me
Me and my broken heart

All I need's a little love in my life
All I need's a little love in the dark
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart
I need a little loving tonight
Hold me so I'm not falling apart
A little but I'm hoping it might kick start
Me and my broken heart4

 

Era notte fonda … e Joe ancora non riusciva a dormire …
Continuava a rigirarsi nel letto come un’anima in pena … e in fondo, anche se non lo voleva ammettere, lo era …
Non riusciva proprio a tollerare ciò che era accaduto poche ore prima … né tantomeno che lei fosse a pochi metri da lui ...
Si alzò nervosamente a sedere sul letto, passandosi agitato una mano tra i capelli …
L’agitazione e il nervosismo lo stavano divorando … avevano ormai pervaso ogni fibra del suo corpo e della sua mente …
Maledizione!
Avrebbe avuto voglia di spaccare qualcosa e di urlare a squarcia gola, ma tentava di trattenersi … per non dare di matto definitivamente …
Sbuffò sonoramente …
Argh!Non ne posso più di questa situazione al limite dell’assurdo! … se non faccio qualcosa per calmarmi … impazzirò …
All’improvviso però, un debole rumore alla porta lo riscosse dai suoi pensieri … e in contemporanea, il suo cuore, senza un perché, saltò un battito …
Scese esitante dal letto e andò ad aprire …
Appena la vide di fronte a lui, scosse la testa e ringhiò rabbiosamente … -Non è possibile! … ancora tu?! Lasciami in pace! Maledizione! –
La ragazza rimase in silenzio, tenendo gli occhi bassi … -Ti prego … fammi entrare… -
-No! Vattene! –
-Ti prego … -
-No. –
Lei alzò gli occhi pieni di lacrime verso di lui … -Per favore … ti prometto che poi, non mi vedrai mai più! –
-No. Tornatene a Boston … dal tuo adorato Denny! E non farti più vedere!-
Lei scosse la testa … -Non prima di aver chiarito con te … -
-Non c’è niente da chiarire! Te lo vuoi mettere in testa?-
-Ti prego, Joe … te lo prometto! … me ne andrò … e poi, non mi farò più vedere … anzi, se vuoi … me ne andrò subito … ma prima ascoltami … ti prego … -
Inspirò nervosamente … cercando di calmarsi … -Va bene. Ma dopo te ne vai. E non me ne importa nulla, se  sono le tre di notte.-
-D’accordo … -
Timidamente, entrò in camera sua …
-Quindi? Che hai da dirmi? –
La ragazza sospirò … e si impose di restare calma … -Pensi veramente, quello che mi hai detto? –
Joe aggrottò la fronte … -Non avevi detto che dovevi parlarmi? … questa mi sembra una domanda . - le fece notare esageratamente stizzito ..
-Rispondi … lo pensi sul serio? .. pensi che io … sia una facile? … che si butta nel letto del primo che passa?–
-Beh … questa è l’impressione che dai con il tuo comportamento. – disse con semplicità estrema …
-Capisco … - deglutì nervosamente … - E pensi realmente anche che sia stupida?-
-Sì.- disse secco e crudele …
-Ok … va bene … - annuì … -Quindi … è ovvio che tu non voglia avere niente a che fare con me … -
-Finalmente, l’hai capito!-
-Quindi … non hai mai … provato … neanche un po’ di affetto nei miei confronti? –
-Continui a farmi domande. E io non sono più disposto a rispondere. –
-Ho solo bisogno di capire … perdonami … -
-E … hai capito,ora?-
-No. Non ho capito.- disse cambiando improvvisamente tono … -E continuerò a non capire finché tu non mi dirai il reale motivo di questo tuo cambiamento … -
-Oh, mio Dio! Non ci posso credere! Basta!- sospirò esasperato, passandosi le mani sul volto … -Eppure è così semplice! Tu non mi piaci e non mi sei mai piaciuta! Non ti sopporto! E non voglio avere niente a che fare con te! E’ chiaro?!? In che maniera te lo devo dire?! Maledizione! Come fa a non bastarti quello che è successo?! … non ti sembra abbastanza il fatto che non abbia voluto scopare con te, quella notte? … e che ti abbia rifiutato?! Ragiona !- disse con tono aspro e irritato …
-Ti sbagli … e lo sai anche tu! - alzò gli occhi verso di lui … - Quella notte … non mi sono infilata nel tuo letto per fare sesso … avevo solo … bisogno di un po’ di affetto … di un abbraccio sincero … -
-Ma fammi il piacere! Non sei credibile! – ribatté sconcertato e infastidito …
-E’ così! … avevo solo un disperato bisogno di un po’ … del tuo affetto … -
Quelle parole lo colpirono in pieno petto come una lama …
Senza rendersene conto infatti, rimase in silenzio per alcuni istanti … mentre quelle parole risuonavano incessantemente in lui come un eco in una valle ...
Purtroppo però, il suo cuore non era ancora pronto ad accettare la verità e … scoppiò in una risata ironica e amara allo steso tempo … - Un po’ d’affetto? … sì, certo … come no? … è così che lo chiami? … Io lo chiamo sesso! ... e niente altro! Perché non lo ammetti, invece di sostenere questa farsa?! … tu volevi solo che ti scopassi! … così da poterti dimenticare di quello che ti aveva fatto il tuo adorato Denny! … da cui poi però … sei tornata felice e contenta! … pronta ad aprire le gambe, nonostante le sue bugie e i suoi tradimenti! … - ebbe un urto di vomito … - … pietoso! … e riprovevole!- concluse disgustato …
-No! … non è così … -
-Ah, no? Davvero? –
-Non è così! Non avrei mai potuto fare una cosa simile! -
Joe era completamente fuori di sé … aveva ormai perso il suo buonsenso e … anche il suo cuore … -Mi disgusti! … sei solo una bugiarda e una vigliacca! … Una sgualdrina senza dignità! … non ne posso più, dei tuoi inutili discorsi! Tornatene a Boston! … tra le braccia di quel schifoso bastardo che ti tradirà con la prima che gli farà gli occhi dolci! E non farti mai più vedere!-
Cadde un profondo silenzio … tale da sentirsi distintamente il rumore delle auto passare fuori …
-Fai l’amore con me … - disse con un filo di voce la ragazza … infrangendo così, quella quiete innaturale e forzata …
Joe pensò sinceramente di aver frainteso le sue parole  … -Come hai detto, scusa? – era scioccato ..
-Fai l’amore con me … e ti dimostrerò che tutto ciò che hai detto fino ad ora … sono solo bugie … -
Sgranò gli occhi … non poteva credere alle sue orecchie … -Sei matta?! –
-No … non lo sono … - così, con mani tremanti iniziò a spogliarsi …

-Che stai facendo? … fermati! - era atterrito … al punto da rimanere imbambolato e sconvolto di fronte a lei …
Lentamente, senza ascoltarlo, Françoise iniziò a togliersi gli abiti … prima la giacca, che lasciò cadere a terra con non curanza … poi le scarpe … poi i pantaloni … e infine, cominciò a sbottonarsi la camicia …
-Rivestiti! Io non farò sesso con te!-
Lei continuò a rimanere zitta … e appena finì di sganciare anche l’ultimo bottone, lasciò cadere l’indumento a terra, con una certa irrequietezza nei movimenti …
Shimamura distolse bruscamente lo sguardo …
-Guardami … - gli disse …
-No. –
-Guardami … - si avvicinò a lui …
-Per quanto, quel lurido bastardo di Denny, se lo possa meritare … quello che gli stai facendo, è disgustoso ! … tradirlo così … senza neanche un briciolo di vergogna … -
-Guardami … - allungò le mani verso il suo volto … e lo costrinse a girarsi verso di lei …
Lo guardò dritta negli occhi … -Quella sera … l’ultima in cui siete venuti al Blue Jasmine … è finito tutto …  -
-Nel senso che? … che hai scopato con lui e non ti ha soddisfatto? – disse ironico mentre sentiva il corpo essere percorso da brividi intensi, causati delle sue mani sulla sua pelle …
-No. Nel senso che ... quando si è avvicinato per baciarmi … io mi sono definitivamente accorta di pensare ad un’altra persona … - concluse con voce tremante …
-Siete fatti l’uno per l’altra, allora! La coppia del secolo! –concluse sarcastico, cercando di mantenere i nervi saldi …
-Smettila di parlare così! … non lo vedi che non ci credi neanche tu? Stai dicendo solo una marea di sciocchezze, per rifiutarti di ammetterlo … -
-Di ammettere cosa?! – a quelle sue ultime parole, si infuriò e le afferrò i polsi per allontanarla, ma lei fu più rapida di lui … e lo baciò …
Per lunghi attimi, il respiro e il cuore di Joe si fermarono … e lui pensò veramente di sgretolarsi in mille pezzi, ma … non fu così … anzi, fu molto diverso …
… perché, rapidamente e nervosamente, divampò quel fuoco irrequieto e violento che era assopito in lui da lungo tempo …
All’inizio, le sue labbra rimasero serrate e immobili … incapaci di reagire a quell’attacco languido e sensuale … poi però, qualcosa di molto profondo e intimo, cambiò dentro di sé … portandolo, inaspettatamente, a rispondere a quel bacio con un’ impetuosità e una sofferenza tali, da disarmare la ragazza …
Infatti, senza accorgersene, soprafatto ormai, da un desiderio fuori dal normale, cominciò a baciarla con irruenza e aggressività …  riversando in quell’atto, tutto il suo bisogno e la sua sete di calore …
Così, senza più alcun indugio, invase, con possessione e frenesia, la sua bocca, strappandole un forte gemito di piacere misto a dolore, che lo eccitò e lo rese ancora più folle e dissoluto …
L’attirò infatti, a sé, con esigenza, costringendola a far aderire il suo corpo al proprio e a percepire tutto il suo desiderio …
Incontenibile e istintivo, si staccò da lei, facendole a riacquistare un po’ di fiato, per dedicarsi a baciarle il collo e le spalle con avidità … mentre le sue mani scendevano lungo il suo corpo,  percorrendolo con bramosia e senza alcun riguardo …
La bocca mordeva … le unghie graffiavano … e il respiro diventava sempre più ansioso e affannoso ... tanto che per un attimo, Françoise ebbe la sensazione di soffocare e di perdere inesorabilmente coscienza di sé …
Per questo, si aggrappò febbrilmente a lui, cercando di sostenersi sulle gambe che, inclementi, tremavano incontrollate, rendendola ancora più indifesa e smarrita al suo irrefrenabile e voluttuoso assalto dei sensi … e tutto ciò, mentre la sua testa continuava a girarle vorticosamente, non riuscendo più a capire dove si trovasse o cosa stesse accadendo …
A dire il vero però, di una cosa era perfettamente cosciente : delle sue mani che la toccavano sfacciatamente e con un’audacia inaudita ... riducendola completamente schiava di quelle emozioni che la pervadevano da testa a piedi e la facevano impazzire di piacere …
Joe le tolse convulsivamente il reggiseno, strappandoglielo quasi di dosso, per impossessarsi con ardore dei suoi seni e stringerli con impazienza e soddisfazione … quest’ultima alimentata dalla reazione violenta del corpo della ragazza al suo tocco lascivo …
Non contento di quanto la stesse portando in alto, con le labbra calde, umide e pulsanti, scese fino al suo petto e si impadronì di esso, stuzzicandolo con la lingua … e mordendolo ansioso con la bocca … fino a strapparle un grido soffocato di piacere assoluto …
Ormai, la stanza era piena solo dei loro sospiri e dei loro gemiti accesi … che risuonavano senza tregua nelle loro teste, al punto tale da dar loro l’impressione che la camera fosse diventata estremamente piccola  … e che si trovasse lontano da tutto e tutti!
Con grande impazienza di entrambi, finirono sul letto e lui, senza alcuno indugio e con molta trepidazione, aiutato anche dalle mani nervose di lei, le tolse gli slip … lasciandola completamente nuda di fronte ai suoi occhi licenziosi …
Si alzò leggermente per guardarla … ammirarla … e riempirsi gli occhi e la mente di lei e del suo meraviglioso e procace corpo …
Françoise invece, di fronte alla sua totale assenza di incertezza e al suo corpo nudo, perfettamente scolpito, trattene il respiro … e, senza poterselo impedire, le sue gambe iniziarono di nuovo a tremare vistosamente per la paura …
Il ragazzo, probabilmente offuscato dal desiderio di lei, non si accorse di quel suo timore improvviso … e continuò a guardarla senza vergogna e con attenzione … beandosi di ogni particolare delle sue morbide e sinuose forme di donna …
Dopo un attimo, che sembrò un eternità, le mani di Joe si posero sulle sue caviglie e risalirono sensuali lungo le sue gambe con estenuante lentezza … fino alle sue ginocchia … e poi, ancora più su … dischiudendole …
Inspirò profondamente e si adagiò su di lei, sentendo il suo respiro fermarsi, ma … appena la sfiorò … appena il suo desiderio sentì la sua tenera carne e il suo languido e umido calore, si fermò bruscamente e … -Io … non posso … - mormorò con voce incrinata dal dolore ... pietrificandosi come una statua …
Guardandolo stordita, per un lungo istante, le ci volle un attimo, per fare mente locale delle sue parole e tornare cosciente ... ma poi comprese e, leggermente esitante, allungò una mano verso il suo viso … -Dimentica quello che hai visto quel giorno … ti prego … cancellalo dalla tua mente … non essere più schiavo di quell’incubo …  -
Lui scosse la testa, non comprendendo le sue parole … -Cosa … stai dicendo? –
Deglutì nervosamente e, con tono sommesso, gli rispose … -Dimentica … quella donna … e cosa ti ha fatto … -
A quelle parole, Shimamura sentì il sangue gelare e si scostò di scatto da lei …
-Come fai a sapere di … ? -
-Della tua ex? … me ne ha parlato Jet …  tempo fa … - ci fu un attimo di silenzio … - … e poi, da sola, ho capito tutto il resto … - disse interrompendosi, senza voler aggiungere volontariamente altri dettagli …
-Capito tutto il resto? … a cosa ti stai riferendo? – chiese sconvolto, sgranando gli occhi …
-A … al fatto che … da quella volta … da quando hai visto la tua ex con quell’altro uomo … non sei più riuscito a stare con nessuna donna … - prese fiato … - … perché … ogni volta … proprio come è successo ora … hai rivisto il suo volto … in quel momento … -
Joe inspirò profondamente, cercando di mantenere i nervi fermi, e si passò le mani tra i capelli … -Come hai fatto a capire che … -
Alzò debolmente le spalle … -Se vuoi … sesto senso … oppure … il tuo volto … ogni volta che ti appartavi con una donna e poi, tornavi al bar … non era mai, il volto di uomo che aveva consumato una passione … piuttosto … quello di un uomo che portava dentro di sé una grande sofferenza e una grande inquietudine interiore … -
Timidamente, si avvicinò a lui … -Devi superarlo … non puoi continuare così … lei … si è fatta un’altra vita mentre  tu … tu non ce l’hai più! … sei solo e senza affetto … e ti sei chiuso al mondo intero …  - abbassò gli occhi … - So che non posso sapere come ti senti … o cosa hai vissuto in tutto questo tempo, ma … devi riuscire a superare quello che è accaduto … se vuoi tornare a vivere e ad essere felice … -
Scosse con veemenza la testa … -Non posso! … non ci riesco! … ogni volta … rivedo il suo volto! … lo vedo distintamente e mi vengono gli urti di vomito! … sento la rabbia salire irrefrenabile … e poi, sento il mio cuore venir trafitto insensibilmente da una lama tagliente ed affilata … - sospirò … - ... da quel maledetto giorno … non solo, non sono più riuscito ad amare nessuno, ma … non sono più stato neanche … un uomo … -
Gli occhi di Françoise si velarono di lacrime … e il suo cuore si strinse fino a diventare piccolo piccolo …
Si sentiva miseramente impotente e amareggiata di fronte a quel suo dolore così delicato e personale …
Inconsciamente, abbassò la testa e gli occhi … riflettendo …
Se solo il suo affetto … e il suo amore segreto per lui … avessero potuto alleviare le sue pene e cancellare le sue paure … forse …
Forse …
… le cose si sarebbero potute risolvere …
Così, armata di tutto il suo coraggio e di un po’ di disperazione, a causa di quella situazione al limite delle sue possibilità, fece qualcosa di cui lei stessa si stupì … ovvero : prese una decisione per entrambi …
… trattenendo leggermente il respiro … si avvicinò con le proprie labbra a quelle di lui e poi, lo baciò dolcemente …
Inizialmente, a quel suo gesto inaspettato, Joe si irrigidì debolmente, ma poi … la sua lingua e il suo sapore così languido e peccaminoso, gli fece perdere di nuovo e, rapidamente, coscienza di sé … così, mano a mano che le sue difese venivano meno, la ragazza approfondì il loro bacio … fino a riaccendere nuovamente la passione nei loro corpi, ancora in attesa di essere soddisfatti e appagati ...
Sentendo infatti, i suoi sensi risvegliarsi e reagire prontamente e intensamente, con delicatezza e un po’ di timore, si fece intraprendente e si mise sopra di lui … iniziò poi, ad accarezzarlo con grande audacia tanto da lasciare lei stessa perplessa e Joe estasiato, fino a farlo addirittura sussultare sonoramente  …
Ormai, con incoscienza, dettata dal suo folle bisogno di lui, e senza più controllo, lo fece scivolare profondamente dentro di lei … fino a sentire il suo corpo lacerarsi in modo ineluttabile ed inequivocabile …
Il dolore fu acuto … tanto che riverberò in ogni sua fibra, lasciandola senza fiato e facendola staccare bruscamente dalla sua bocca, per reclinare la testa all’indietro e gemere senza ritegno, per quella sensazione insolita di male e gioia che l’aveva scossa fino al midollo …
Sopraffatta da quelle forti e contrastanti sensazioni e da uno sconosciuto senso, innato e prepotente, iniziò a muoversi lentamente su di lui … cominciando a provare un vortice di emozioni estatiche …
Il male che aveva provato infatti, era sparito ben presto, e si era trasformato in qualcosa di assolutamente nuovo, caldo e piacevole che l’aveva rapita con squisita violenza … rendendo tutto sfumato e leggero … e senza più gravità!
A dimostrazione di ciò, fu la sua totale incoscienza, quando lui, all’improvviso, invertì le posizioni! … infatti, non ne ebbe percezione fino a quando non lo sentì muoversi sempre più profondamente e intimamente in lei, strappandole continui ed estenuanti gemiti di piacere …
L’unica cosa che difatti, riusciva a percepire e di cui era cosciente, era solo lui … la sua bocca sulla sua pelle … le sue mani che l’accarezzavano senza indugio … il suo desiderio pulsare forte in lei …
… tutto il resto non esisteva più … l’intero mondo non esisteva più! … erano solo loro …

Quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti
ma alberi, alberi infiniti.

Quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più...
Io vedo il cielo sopra noi

che restiamo qui, abbandonati
come se, se non ci fosse più
niente, più niente al mondo.5

 

E così fu … fino all’ultimo, fino a quando i loro corpi … le loro menti … i loro cuori … furono niente e tutto allo stesso tempo … fino a quando il loro piacere esplose inesorabile e si fuse in un ardente e languido fluire di estasi …

 

 

Tempo dopo, mentre erano ancora abbracciati e distesi nudi ed esausti nel letto, con lo sguardo lontano e perso nel vuoto, Joe era completamente assorto nei suoi pensieri … non riusciva infatti, a capacitarsi di quello che fosse successo! … di come si fosse totalmente abbandonato e lasciato trasportare via, senza alcun limite, da quella passione così folle e dolce allo stesso tempo!

All’improvviso però, la voce della ragazza lo riscosse bruscamente dai suoi ragionamenti … -Uhm … - Françoise si stropicciò gli occhi con una mano … - … sono senza forze … - sospirò con tono fievole e assonnato … - … prometto … me ne vado appena, ci riesco … - sbadigliò …

-Andartene? – chiese confuso e contrariato per la sua affermazione …

-Te l’ho promesso … e non voglio che pensi altre cose brutte di me … - concluse con semplicità disarmante …

Il ragazzo scosse la testa … -No … io non … - si bloccò e inspirò nervosamente …    - .. io non voglio che tu te ne vada … -

Lo guardò interdetta … -Non avevi detto che … ? –

-Lascia stare quello che ho detto prima. Ero solo … - si fermò un attimo … - … ero solo uno stupido idiota … - abbassò la voce e lo sguardo …

-Solo perché hai avuto la prova che … non sono così promiscua quanto credevi?-

Era mortificato … si sentiva un verme a ripensare a tutto quello che le aveva detto …

Rimase in silenzio …

La ragazza, comprendendo il suo stato d’animo, si strinse a lui e con voce fievole, cominciò a parlare … -L’importante è che tu non mi creda in quella maniera … il resto si può superare … le parole si possono superare … se si vuole, ovviamente … -

-Riusciresti veramente a perdonarmi, dopo  … tutto quello che ho detto e … fatto? – chiese timoroso …

Sospirò … -L’ho già fatto … - e dicendo così, si staccò da lui e si alzò a sedere sul letto …

-Che stai facendo? – le chiese perplesso mentre la vedeva assumere uno sguardo strano..

-Me ne vado … -

-No! … non puoi! – l’afferrò per un braccio … alzandosi a sedere anche lui …

Lei si voltò a guardarlo con molta calma … -Non devi sentirti … responsabile … tranquillo : è tutto a posto … l’ho … voluto io e … - distolse imbarazzata lo sguardo … - … non ti preoccupare … ti assicuro che … fra nove mesi, non riceverai nessuna telefonata e nessuna richiesta di viveri per un figlio illegittimo … -

-Non sono il tipo che si tira indietro di fronte alle proprie responsabilità, ma … - stava per continuare quando lei si voltò a guardarlo …

-Non c’è rischio … sono già alcuni mesi che sto assumendo un contraccettivo orale … quindi … possiamo essere sicuri che … -

- … non stavo per dire quello . - affermò quasi offeso per la sua insinuazione … - … stavo per dire che … - si sentiva imbarazzato e a disagio  … - … eri vergine … era la tua prima volta e … io non ho avuto molto riguardo … sono stato solo un egoista e … non ho pensato minimante alle conseguenze del … - non aveva fiato … - … del mio gesto … -

Lei lo guardò un attimo attonita … -Beh … diciamo che … nessuno dei due era molto presente in quel momento, però … insomma … io … non sarei così … tragica!– disse cercando di smorzare i toni …

Joe la guardò di sbieco … -E’ tragica … cioè … sarebbe tragica … no … è tragica…- si era di nuovo perso in un bicchiere d’acqua! … e lei, senza poterselo impedire, scoppiò a ridere …

-Che hai da ridere?!?- le chiese risentito …

-Scusa! – intanto però, continuava a ridere divertita …

-E’ una cosa seria! … avrei potuto attaccarti qualche grave malattia! -

Con le lacrime agli occhi per le troppe risate, lo guardò perplessa … -Tu sei di fuori! … Ma da che pianeta vieni?!? ... nella mia piccolissima esperienza … soprattutto indiretta! … non c’è uomo che non abbia le paranoie per una gravidanza indesiderata! .. invece tu, non ti poni neanche il problema! -

Senza scomporsi, le rispose con estrema serietà, guardandola in volto … -Perché … per me, un figlio … non è un problema … -

Françoise smise bruscamente di ridere … -Ah … ok … scusa … io credevo che .. – balbettò, arrossendo …
Sentendosi però, tremendamente a disagio per la gaffe fatta, cercò di attenuare la tensione creatasi … -Beh … comunque, non ti dovresti preoccupare neanche di … malattie sessualmente trasmissibili … voglio dire … eri praticamente vergine anche tu!- concluse, sfuggendole poi, una risatina divertita …

-Come, scusa?!- la fulminò con lo sguardo …  

-Beh … sì! Dai! … da quanti anni erano che … insomma … non praticavi?- le venne nuovamente da ridere …

-Spiritosa … - grugnì .. - … molto spiritosa! Ah ah ah … guarda quanto rido! - la guardò di sbieco …

-Uhm … ma è la verità! –

-Se continui … giuro che finisci male!-

- Ok … - annuì e poi, tornò definitivamente seria … - A parte gli scherzi … non devi sentirti responsabile per me … è tutto a posto … te lo giuro … e poi, per come la vedo io … eravamo comunque in due … a volerlo …  - abbassò timidamente lo sguardo mentre sulle guance le si diffondeva un leggero rossore e gli occhi le diventavano lucidi …

Lui la stava ancora tenendo per il braccio quando all’improvviso, l’attirò a sé … -Non è per quello che è successo tra noi che non voglio che tu te ne vada, ma … - gli morì il respiro in gola … per fortuna solo per un attimo! … - … ma perché penso di amarti… - disse tutto d’un fiato, tremando per l’emozione …

Inizialmente, Françoise rimase in silenzio, ferma e immobile, con il volto nascosto nell’incavo della sua spalla, per un lungo istante  … poi però, si riprese e lo abbracciò a sua volta, sussurrando felice e ancora un po’  incredula  tra le lacrime …  - … anche io … Joe … -

 

 

Quando Jet scese per la colazione, trovò Joe a trafficare per la cucina … fischiettando allegro, con indosso solo i pantaloni del pigiama …

L’amico lo guardò stranito … -Joe?! –

Il ragazzo si voltò … -Buongiorno, Jet! Ben svegliato! La colazione è quasi pronta!- concluse con un sorriso mentre Link lo guardava sempre più sconvolto …

Shimamura notò subito la sua espressione e senza scomporsi … -Che c’è Jet? Perché quella faccia?-

-Tu … chi sei? – disse con voce dubbiosa, guardandolo con sospetto ..

-Come chi sono?!? Sei impazzito?! Sono Joe!- aggrottò la fronte …

-No … impossibile! … il mio amico è un benemerito idiota! … che ieri sera voleva abbandonare, a sé stessa, una povera ragazza innocente! Quindi … tu chi sei?! … un alieno? … satana?!? … -

Il ragazzo spalancò la bocca leggermente attonito … poi, però … -Sì … hai ragione … ieri sera … ero … completamente folle … e dire idiota … è solo farmi un complimento … - il tono della sua voce sembrava realmente contrito e sincero … ma Jet faceva fatica a credere possibile un suo così repentino e insolito cambiamento d’umore! … per non parlare di quella sua improvvisa presa di coscienza sul suo disgustoso comportamento della sera prima!

Tuttavia, il suo pentimento sembrava reale e … forse, era il caso di dargli una possibilità e chiedergli una spiegazione in merito!

Ma mentre stava per domandargli cosa fosse successo, per farlo rinsavire e tornare sui suoi passi, un rumore lo distrasse …

Inconsciamente, si voltò a guardare da dove provenisse il suono e vide la porta della camera dell’amico aprirsi … appena la vide uscire, con addosso solo la maglia del pigiama di Joe, ebbe un flashback …

Questa scena l’ho già vissuta, ma …

-Buongiorno!- disse allegra, raggiungendoli …

-Buon … giorno … - balbettò turbato …

Saltellando come un grillo, Françoise si diresse verso Shimamura …

-Caffè?- chiese guardando con grande interesse la tazza che lui teneva in mano …

-Sì … -

-Bene!- … esordì, prendendogliela di mano, con nonchalance, un istante dopo …       -Grazie!- e si accomodò a sedere al tavolo …

-La smetti di rubarmi il caffè?!?- la brontolò scherzoso …

-Uhm … no!- e dicendo così, guardò cosa c’era sul tavolo … -Niente donuts?-

-No! – rise … -Non pensi di essere un po’ viziata?!-

Lei scosse la testa, bevendo un sorso abbondante di caffè e facendo subito dopo, una smorfia di disapprovazione … - Uhm … manca lo zucchero! Ma lo bevi amaro?! -

Sbuffando, il ragazzo le indicò con lo sguardo la zuccheriera sul tavolo … -Sì! E comunque, lo zucchero è lì! Serviti!-

-Ma quello che ti portò Jet a casa, non lo era!-obiettò mentre aggiungeva due cucchiaini strapieni di zucchero …

-Link si dimentica sempre che lo bevo amaro … ormai mi sono rassegnato!-

Nel frattempo, Jet li guardava attonito … gli era sfuggito un passaggio?!

-Ehm … - intervenne un po’ incerto, nel loro scambio di battute … -Scusate, ma … -

I due si voltarono a guardarlo …

- … ma … è … come  … penso, questa volta o … ? – lasciò cadere il discorso intenzionalmente … aspettando una loro risposta …

La ragazza lo guardò per un istante seria … e poi, piegò le labbra in un sorriso a trentadue denti … -Sei autorizzato … ufficialmente … a pensare male!-

-Ah!- rivolse uno sguardo perplesso all’amico … prima di scuotere la testa divertito e dirgli … -Idiota che non sei altro! … finalmente! Era ora!- e scoppiò a ridere anche lui, felice come non mai, di vedere Shimamura sereno come un tempo … anzi, molto più sereno di un tempo!

Françoise si alzò in piedi e si avvicinò a Joe, abbracciandolo … -Allora? … che ne pensi? .. come ti sembriamo assieme? … ti convince questa accoppiata inizialmente, improbabile?-

-Uhm … aspetta un attimo …  vi devo guardare bene … - rimase un attimo in silenzio ad osservarli … Joe era felice … ed innamorato … si vedeva da un miglio! … e lei … era raggiante e semplicemente bellissima! … il suo amore per lui, la faceva splendere di luce propria …

Mentre Jet finiva di fare quelle riflessioni, vide la sua amica alzarsi sulla punta dei piedi e dare al ragazzo un piccolo bacio sull’angolo della bocca … guardandolo poi, teneramente negli occhi …

A quel punto, Link esordì contento … -Beh … tu sei bella! … lui … non è mai stato il mio tipo! … però, state decisamente bene insieme!-

Alla sua battuta, scoppiarono a ridere felici tutti e tre, ma … all’improvviso, Joe si accorse di una cosa e si incupì …

-Fran! La vuoi smettere di girare nuda per casa?!? Te l’avevo già detto, di non farlo in presenza di Jet!- la riprese, brontolandola e tirandole giù, sul sedere, la maglia …   -Quando la smetterai di farlo?!?-

-Ehm … scusa … me ne ero dimenticata, che puoi guardare solo tu! … soprattutto ora!- gli fece la linguaccia, scappando dalle sue braccia … -Ti aspetto in camera! - gli disse, correndo con passo svelto e sparendo poi, subito dopo, dietro alla porta della stanza di lui …

Il ragazzo scosse la testa rassegnato … -Non c’è speranza … - concluse divertito, prima di rivolgersi all’amico … - … mi farà sudare sette camice! -

-Uhm … e non solo quelle!- Link rise … e poi, guardò l’orologio di sfuggita …         -Bene … io vado a lavoro … mentre, suppongo, che tu invece … farai festa oggi … -

-Ehm … direi … di sì … - arrossì leggermente ... - … abbiamo delle cose … da  … risolvere … etc … etc … - abbassò la voce, distogliendo lo sguardo …

-Sì, immagino! … ora si dice così! … Ok! Va bene! Vorrà dire, che oggi porterò il pane a casa anche per te! Stai tranquillo!-

 

 

-E’ favoloso questo risotto! Complimenti, Fran!Non solo sei un’ottima barista! … ma anche una cuoca eccezionale!- disse mettendo in bocca una forchettata abbondante di riso …

-Ti piace veramente?- gli chiese contenta e gratificata per il complimento …

-Sì! E’ una delle cose più buone che abbia mai mangiato! Per fortuna sei arrivata tu! Joe preparava solo insalata e carne! E credo che, allungo andare, avremmo rischiato  seriamente di prenderci la gotta!–

L’amico lo guardò storto … -Guarda che … tu non sai fare neanche un uovo! Quindi è inutile che fai il simpatico!–

-Ma che centra?!? -

-E beh … centra! L’alternativa alla mia cucina, era andare a cena fuori tutte le sere o ordinare pizza!?!?-

-Volevi morire di fame?!?- gli chiese piccato …

Joe scosse la testa, versandosi del vino bianco nel bicchiere … -Link … sei senza speranza … -

-Io, eh?!-

Françoise si mise a ridere … -Ma voi due, fate sempre così?-

-Sì!- risposero in coro …

-Ah! Ottimo!- aggrottò la fronte … -Sarà un piacere … passare le giornate con voi due … insieme … - piegò la bocca in una finta smorfia …

-Già, a proposito … - esordì Jet, mandando giù un sorso di vino … -Io … quanto tempo ho per trasferirmi? –

La ragazza e Shimamura lo guardarono stupiti … -Trasferirti? –

-Beh … sì … voglio dire … la casa è grande, ma … magari vi do fastidio … -

Stanotte ho dormito come un ghiro e, fortunatamente, non vi ho sentito, ma … vorrei risparmiami suoni molesti! … sarebbe troppo imbarazzante!

Alle sue parole però, cadde un silenzio strano e pesante …

La ragazza abbassò gli occhi … mentre l’amico, trasalì debolmente … prima di interrompere poi, lui stesso, quel mutismo generale … -Beh, ecco … non te ne devi andare … non c’è motivo … Fran … - fece una pausa … che suggerì a Jet qualcosa di poco piacevole …  - … non si trasferisce qui … almeno … non per il momento …- il tono si fece serio … e la cosa preoccupò moltissimo Jet, anche se …

-Ah … ok … ho capito … -  … tagliò corto, facendo finta di nulla … il volto dei due era un po’ troppo teso per chiedere ulteriori delucidazioni …

 

 

-Allora … noi usciamo a fare un giro … ok?- gli dissero mentre erano sulla porta …

-Ok! Andate tranquilli! Io finisco di sistemare i piatti e poi, vado a letto!-

La ragazza lo guardò contrariata .. –Ma non importa Jet! … lo posso fare io, al nostro ritorno!-

-No! Lascia stare! … tu hai cucinato! Joe ha rigovernato … o meglio … ha messo in lavastoviglie!! … io, posso almeno contribuire, rimettendo a posto appena è finito il lavaggio!-

-Ok! … allora, ti ringrazio!- gli sorrise …

-Bene … allora … andiamo, su!- disse Shimamura, prendendola sotto braccio … e aprendo la porta … - Ciao Jet! Notte!- dissero in coro, uscendo …

-Notte! E … vedete di non farvi arrestare per atti osceni in luogo pubblico, per favore!-

Joe rise divertito … -Ci proveremo … ma non assicuro! Ciao! A dopo, amico!-

La porta si chiuse dietro di loro e Link rimase solo …

Il ragazzo si mise a sedere sul divano, passandosi una mano sugli occhi … non era stata una giornata particolarmente pesante, ma si sentiva  molto stanco …

Chissà cosa avranno avuto quei due, prima ?

Pensò, sdraiandosi e mettendosi poi, a guardare il soffitto …

Ora, sembravano tornati spensierati e felici come stamani … uhm … speriamo che non sia niente di grave e che la cosa si risolva … anche perché, sarebbe solo un bene, se Fran si trasferisse qui … con lui …

I suoi amici erano andati via già da alcuni minuti quando, inaspettatamente, il campanello di casa suonò …

E ora chi cavolo è?!? … come minimo, sono quei due, che si sono accorti di non aver preso le chiavi!Ah! E poi, si chiedono perché mi voglio trasferire!? Se si comincia già così!?!?

Borbottando qualcosa, si alzò svogliatamente in piedi … ed esordì, aprendo la porta e facendo il finto arrabbiato … -Ma bravi! Vi siete dimenticati le chiavi?!?Volevate svegliarmi nel bel mezzo della notte, eh?!?!- … fece appena in tempo a finire la frase che il suo volto si fece serio … -Carly … - mormorò sorpreso, con un filo di voce …

-Ciao … Jet … - gli rispose timidamente, abbozzando un sorriso imbarazzato ..

-Che … ci fai … tu qui?- le chiese ancora stordito, rimanendo impietrito sulla soglia della porta …

Carly si morse nervosamente un labbro … -Mi … mi … mancavi … - abbassò gli occhi …

Il ragazzo rimase per un attimo ammutolito, ma poi … si riscosse completamente …  -Vuoi … entrare, Carly?-

La ragazza alzò incerta lo sguardo verso di lui e annuì … -Sì … mi farebbe molto piacere … ho … tante cose … da raccontarti … -

 

-Tu … come pensi che stiano andando le cose tra quei due?- le chiese mentre osservava stranito New York, dal tetto dell’Empire State Building, illuminata dalle luci dei grattaceli e dalla luna e dalle stelle …

La ragazza si strinse nelle braccia, un po’ infreddolita … -Spero bene … -

Il suo gesto richiamò l’attenzione di Joe … che si tolse subito la giacca, mettendogliela sulle spalle e attirandola poi, a sé … -Hai freddo? … vuoi andare in qualche locale a bere qualcosa?-

Françoise si accoccolò nel suo abbraccio … -Un po’, ma è uguale … mi va bene tutto … basta … stare insieme … - mormorò debolmente …

Il ragazzo annuì … ma il suo sguardo divenne serio … -A proposito … di questo … hai riflettuto … sulla mia proposta?- la sentì irrigidirsi …

Dopo alcuni istanti, non sentendo nessuna risposta da parte di lei, continuò con tono nervoso e palesemente contrariato … -Perché … non vuoi rimanere a New York? … che bisogno hai di tornare a Boston?-

Inspirando profondamente, con il cuore che le batteva forte ed irregolare per il turbamento, lei gli rispose mesta … -Devo … tornare a Boston … lì, ho il mio lavoro … il mio appartamento … le mie cose … qui … - si interruppe … non sapeva come continuare …

-Qui … hai me … - sussurrò quasi con timore …

Lei si strinse ancora di più a lui … -Lo so … e non so che fare! … Io … non vorrei andarmene! … credimi! … al solo pensiero di dover riprendere l’aereo domani e … separarmi da te … mi si spezza il cuore … -

-Allora, rimani … - il suo tono lasciava trapelare distintamente tutto il suo dolore …

-Non posso … non saprei come fare a mantenermi qui! … gli affitti di un appartamento a Manhattan sono troppo alti per me! … e con i risparmi che ho … potrei andare avanti al massimo un paio di mesi, ma poi non saprei come fare … se non riuscissi a trovare un lavoro .. - deglutì nervosamente … - Ora come ora, purtroppo … l’unica soluzione è volare da Boston a New York … appena ne abbiamo la possibilità … -

-E se … parlassi con Carly? … lei non ti potrebbe aiutare? –

Sospirò … -Posso provare a chiederle di informarsi, ma … non è detto che possa aiutarmi …  quindi, finché non trovo un lavoro che mi possa permettere di vivere qui, questo è l’unico modo … - abbassò lo sguardo tristemente … rimanendo poi, avvilita,  in silenzio …

Anche Joe si zittì … riflettendo però, sulle sue parole e su cosa poter fare …

 

 

-Grazie … per avermi accompagnato!- sorrise dolcemente ai tre, cercando di nascondere il suo dispiacere per quella partenza  …

-Non potevamo certo non salutarti! Non credi?- disse Jet stringendo a sé Carly …

-Beh … avete dovuto comunque, rimandare i vostri impegni per me … quindi … -

-Fran! Smettila! Jet ha ragione! Non potevamo non venire a salutarti!- la ragazza si staccò dall’abbraccio di Link e si diresse verso di l’amica … -Ci mancherai … - l’abbracciò forte … e poi, continuò … -Ti prometto che … appena sentirò qualcosa, ti chiamerò … -

-Grazie, Carly … sei veramente un’amica … - si morse un labbro, per trattenere le lacrime che sentiva affacciarsi prepotenti agli occhi …

Le due si staccarono e Françoise guardò rapidamente il tabellone delle partenze …

Era ora di andare …

-Bene … allora … alla prossima!- concluse sorridendo forzatamente mentre Joe continuava a stare in silenzio, tenendo lo sguardo basso …

-Alla prossima, piccola Fran!- Jet le si avvicinò e l’abbracciò forte anche lui … poi, con Carly si allontanò … lasciando i due soli …

La ragazza si avvicinò a Shimamura … -Ti prego Joe … non essere triste … appena sarà possibile … tornerò … o comunque, quando tu potrai … -

Chiamarono il suo volo, pregando i viaggiatori di avvicinarsi al gate …

Lei sospirò dolorosamente … -Devo andare … - si avvicinò al suo viso e gli diede un piccolo bacio sull’angolo della bocca … -A presto Joe … -

Il ragazzo continuò a rimanere fermo ed immobile, senza proferire una parola …

Françoise si avviò verso il gate e lui non si mosse neanche di un millimetro, dal posto in cui era! … sembrava una statua di marmo … insensibile e priva di vita …

Intanto, poco più in là, Jet e Carly stavano assistendo alla scena, tristi e turbati … sperando profondamente che l’amico si riprendesse, da quello stato catatonico, e la salutasse, ma … lui fece di meglio! … li lasciò addirittura, a bocca aperta!

Infatti, appena Françoise varcò la soglia del cancello, Joe si riscosse … e, come se si fosse appena svegliato da un incubo e fosse rinsavito, gridò in mezzo all’aeroporto …

-Sposami!-

Ci fu un attimo di silenzio generale … da parte di tutti! … perfino, dei viaggiatori … del personale dell’aeroporto … e  di quello di volo!

La ragazza si voltò, con lentezza estrema e occhi sgranati, nella sua direzione …

Joe corse verso di lei … guardandola negli occhi … -Sposami.-

Questa volta era lei, senza parole …

-Sei … impazzito?- balbettò incredula e sconvolta …

Lui rise … -Forse! Non so, ma … sposami!-

-Sei matto?!? Ma ti rendi conto dove siamo?!? E cosa mi stai chiedendo?!?!-

-Sì!- si voltò a guardarsi attorno …  effettivamente, aveva un centinaio di persone che lo stavano guardando … compresi i loro amici che erano attoniti!

-Joe … -

-Sposami. E basta. Non dire altro. –

-Tu … non sai cosa stai dicendo! ... non ti stai rendendo conto della tua richiesta! … sei sopraffatto solo dalla situazione e … - non riuscì a terminare il proprio pensiero che il ragazzo la zittì con un bacio … dolce e appassionato allo stesso tempo …

Appena si scostò da lei, la guardò in volto … - Dimmi solo una cosa … mi ami?-

Era completamente frastornata … confusa e allibita … non si rendeva più conto né di dove fosse né che cosa stesse facendo …

-Sì … io  … ti amo … lo sai … - mormorò scombussolata …

-Allora … sposami! Senza alcuna esitazione!-

Françoise osservò attentamente il suo viso e la sua espressione … era deciso e sicuro … estremamente sicuro … -Stai … dicendo sul serio?-

-Sì! Come non lo sono mai stato!-

La ragazza si morse nervosamente un labbro, abbassando imbarazzata lo sguardo e poi, sussurrò debolmente  … -Va bene … -  … gli gettò le braccia al collo e poi, lo abbracciò forte con tutta sé stessa! … sotto lo sguardo felice e sorpreso degli amici e di tutti quei fortunati che avevano potuto assistere a quella bella scena e li avevano segretamente e sinceramente augurato ogni bene!

 

 

Happy Birthday
to our beloved,
Joe Shimamura!

E …
buon primo anno con noi,
unnie Giusy!

 

1 Orange Caramel, 12/03/2014, Catallena. Pledis Entertainment, Korea.
2 Rixton, 14/03/2014, Me & My Broken Heart. Interscope Records, U.S. .
3 Kahi, 10/10/2013, It’s me. Pledis Entertainment, Korea.
4 Rixton, 14/03/2014, Me & My Broken Heart. Interscope Records, U.S. .
5 Gino Paoli, 1988, Il Cielo in una stanza. CGD, Italia.

© 16/05/ 2014

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